VI

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Riguardo lo schizzo finito.

Linee pulite.

Il colore che prevale è il nero.

Ma in mezzo a tutta quell'oscurità spicca del verde.
Osservo un ultima volta in disegno prima di chiamare il professore.
Lui arriva e controlla il mio disegno
"Wow, bel lavoro Kaya, continua così e potresti partecipare alla gara d'arte della città e vincere il premio in denaro!" si complimenta
Ma io ho smesso di ascoltarlo dal momento in cui ha parlato di partecipare ad una gara.
I miei lavori parlano di me e non permetterei mai a nessuno di giudicarli mediocri in confronto ad altri o addirittura insensati.
Perché la mia vita è un po come i miei disegni, un senso non ce l'ha.
***
03.30
Eccolo di nuovo.
Quell'incubo che da tre anni mi perseguita la notte non lasciandomi dormire.
Facendomi riaffiorare ricordi e rivivere una notte da dimenticare, ma non una notte qualsiasi, quella notte, la notte in cui cambiò tutto.

Mi alzo dal letto mi infilo le converse rovinate poste alla fine del letto, afferro il pacchetto di sigarette ed esco dalla stanza. 

Raggiungo la cucina comune che si trova nel mio piano. Apro lo sportello con sopra il mio nome e tiro fuori un bicchiere, apro poi il rubinetto e faccio scorrere dell'acqua nel bicchiere per poi prenderne un paio di sorsi. 

Prendo respiri profondi per scacciare dalla mia mente quelle immagini e termino l'acqua.

Raccatto il pacchetto di sigarette che ho abbandonato sul tavolo ed esco fuori dall'edificio.

Il vento freddo della notte mi colpisce il viso, ma non mi importa, accendo la sigaretta e ne prendo un lungo tiro.

La nicotina scorre dentro di me e in qualche modo riesco a rilassarmi, chiudo gli occhi e appoggio la testa contro la parete dietro di me.

Il momento di tranquillità viene interrotto dal rumore delle foglie che vengono pestate, apro gli occhi e guardo da dove proviene il rumore e, con mia sorpresa, trovo il ragazzo dai capelli verdi osservarmi, anche lui appoggiato al muro con una sigaretta tra le labbra.

Mi guarda con uno sguardo perso ed in quel momento capisco che in qualche modo c'è un qualcosa che ci accomuna.








N/A: da quanto è che non aggiorno più o meno? Un anno? Ebbene si, faccio schifo come autrice, non tenterò nemmeno di giustificarmi, ho provato un paio di volte a scrivere questo capitolo ma niente, on avevo idee, non sapevo più come continuare, per un po' ho pensato di eliminare tutto.

Quest'anno scolastico è passato in fretta e non ho avuto nemmeno il tempo di rendermene conto che era già finito ed io era da un anno che non aggiornavo questa storia.

Mi vergogno di presentarmi ora, con un capitolo scadente.

Ci ho provato, sul serio, a scrivere questo capitolo con un senso logico e senza errori ma non so se sono riuscita nel mio intento.

Spero riuscirete a perdonarmi, spero di riuscire a  pubblicare presto un altro capitolo prima della mia partenza, dato che vado a fare le ferie e a lavorare, cercherò di portarmi un po' avanti e scrivere qualche capitolo da pubblicare quando sarò via.

See you soon XX

··Cold Hands··Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora