Fortunatamente la piccola Adele era molto brava a scuola,era una delle più brave nella sua classe, nessuno sapeva che era stata adottata,tranne la sua migliore amica.
Adele era legata solo a lei in classe, la reputava una buona amica e compagna di banco, non come le altre bambine che l'avevano esclusa dal primo giorno dell'anno scolastico.
A lei non importava perché non le interessavano molto le bambole o i giochi che comunemente facevano le bambine della sua età, semplicemente amava leggere e viaggiare con la mente,a volte pensava che la mamma fosse in viaggio nel cielo insieme agli altri componenti della famiglia, oppure che giravano in tondo con le stelle. La sua amica ogni tanto doveva scuoterla per farla tornare al mondo reale, ma tanto sapevano benissimo entrambe che Adele non avrebbe mai smesso di sognare.
Ma con i tempi che correvano, avrebbe imparato a vivere nella vita reale e non nella fantasia che,in un certo senso, era per lei fonte di sicurezza.Dopo la scuola, aiutava il signor Bruschetta al negozio,c'era bisogno di qualcuno che tenesse il negozio pulito ed in ordine e la moglie era già impegnata con le faccende domestiche,quindi non poteva aiutare anche al negozio e cosi dopo la scuola, Adele si accingeva ad arrivare al piccolo negozio situato sulla strada principale.
Appena entrò,la porta fece suonare il campanello posto al di sopra di essa e poco dopo si sentì il signor Bruschetta che disse "Adele,sei di nuovo in ritardo! Forza sbrigati a mettere in ordine tutte quelle stoffe e quelle scatole!" Adele,in silenzio,iniziò a svolgere ciò che il patrigno le aveva detto,ma era stanca e non poteva fare tutto in fretta.
Anche se non si ribellava,aveva una rabbia dentro che neanche lei sapeva come riusciva a controllarla,a volte, durante la notte,piangeva perché pensava a tutto il male che le facevano i suoi "familiari", ammesso che potessero chiamarsi cosi!
Era solo una bambina,non aveva fatto nulla di male a questo mondo,eppure le erano capitate le disgrazie peggiori: una famiglia che l'aveva adottata solo perché non voleva spendere soldi per una cameriera,una famiglia morta a causa di un incendio,essere costretta dalla vita e dal resto a diventare matura prima del dovuto.
Ma in cuor suo,sperava che un giorno sarebbe potuta essere libera e padrona di chi essere o cosa volesse fare.
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"Una vita da nascondere"
RandomItalia,anni '50, anni divisa tra la fine delle guerra e l'inizio del boom economico. Questa è la storia di come una donna che ,tra le mille difficoltà e i mille dispiaceri,riesca ad affrontare di petto tutto quello che le capita, camminando a test...