Two

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POV ALE

Erano successe così tante cose, forse troppe...nel giro di pochi anni la mia vita era cambiata del tutto. Vivevo con il mio Niall e con i miei migliori amici. Mancava poco alla desideratissima laurea in medicina, erano passati pochi mesi dal matrimonio della mia migliore amica con Harry, qualche mese più tardi El avrebbe dato alla luce il primo baby direction e sicuramente a breve sarebbe arrivato un piccolo Styles. Oh il mio primo nipotino! e poi c'eravamo noi, io e Niall, avevamo deciso di lanciarci anche noi nel frenetico mondo del matrimonio. Finalmente sarei diventata la signora Horan. Non avevo mai smesso di essere felice da quando ero con Niall. Era il mio ragazzo, il mio fratellone, il mio migliore amico, il mio orsacchiotto...era tutto per me. Non credevo che a lui interessasse l'idea di sposarmi, non così presto almeno. Ma come al suo solito aveva saputo stupirmi. Eravamo nel nostro posticino segreto, quel posticino solo nostro, nascosto dai ragazzi e da tutto il resto. Mi piaceva andare lì, pensare, accoccolarmi al mio Niall a guardare le stelle. La prima volta mi ci aveva portata per darmi il primo nostro bacio. Lì abbiamo fatto l'amore per la prima volta e in tutti i momenti speciali per noi. Lì avevamo passato ore ed ore a parlare,ridere..e lì mi aveva portato anche quel giorno che ora posso definire il più emozionante della mia vita. Arrivati al "posticino" mi aveva regalato un libro sulle costellazioni. Mi sorrideva come un bambino che aveva mangiato di nascosto la nutella. Io non capivo e continuavo a sfogliare quelle immagini che descrivevano disegni di stelle stupendi. Mi aveva abbracciata poggiando il mento sulla mia spalla, mi aveva preso la mano e mi guidava ad indicare le costellazioni che c'erano sul libro. Voltai pagina e trovai una costellazione a forma di cuore. Aspettavo che mi indicasse anche quella quando mi fece voltare e mi porse una di quelle "lanterne che volano" su cui c'era scritto "marry me, please"...iniziai a piangere come mai nella mia vita. Avrei voluto dire si ma non avevo neanche più voce. Feci si con la testa, lui mi baciò, prese la lanterna, la accese e la lanciò al cielo. Mi guardò e disse :"ecco, questa è la prima stella della nostra costellazione". La guardammo mentre raggiungeva le stelle, abbracciati stretti come se stare così vicini avesse mandato più su la lanterna. Mi accorsi che mi stava guardando e che aveva gli occhi pieni di lacrime. Allora gli presi la mano e lo portai a sedere. Gli asciugai le lacrime e senza dagli il tempo di dire nulla lo baciai. Fu il bacio piú tenero della nostra storia. Mi guardava senza dire nulla, riusciva solo a commuoversi e faceva commuovere anche me. Morivo dalla voglia di tornare a casa e raccontare tutto a giulia, ma in quel momento volevo solo lui, il mio Niall, mio per sempre ormai. Facemmo l'amore in silenzio. Lui piangeva e io lo consolavo dandogli me stessa. Si lasció guidare da me e dai miei respiri...da me che sarei stata per sempre sua..

Passammo lì la notte piú tenera e romantica, pensai di amarlo oltre ogni limite. Mi chiese di non dire nulla agli altri perchè voleva vivere quel momento solo con me e con nessun altro, solo io e lui a sognare la nostra vita insieme. Non potevo resistere, volevo dirlo a giulia ma sapevo che lei ed Harry erano una cosa sola, soprattutto dopo aver deciso di sposarsi, e di sicuro le sarebbe scappato qualcosa con lui che di sicuro avrebbe detto qualcosina a Louis che sicuramente si sarebbe fatto scappare qualcosa con..insomma, erano cinque e farlo sapere a tutti era piú che facile, quindi decisi di mantenere, anche se con immensa fatica, il segreto con Giulia..e poi lei era in pieno fervore per le sue nozze e non avevo piú tempo per parlarle come una volta, solo io e lei, per ore. Avevo preparato le sue nozze con una gioia e una sensazione indescrivibile sapendo che qualche mese dopo sarei stata al suo posto. Ogni volta che qualcuno degli altri parlava delle nozze di Harry e Giulia, io e Niall ci scambiavamo baci e occhiolini e non so come gli altri abbiano fatto a non accorgersi di nulla. Finchè il giorno del matrimonio, il primo direction wedding, Niall mi scambió uno di quegli occhiolini e disse agli altri che ci saremmo sposati. Giulia ed Harry partirono per il viaggio di nozze e tornarono a fine estate. Noi nel frattempo avevamo raggiunto la mia famiglia in puglia. Annunciammo le nozze e dopo due settimane ripartimmo, riposati e carichi per organizzare, o meglio, per andare dietro ai nostri amici che cercavano di organizzare il nostro matrimonio. Quando Giulia tornó riprendemmo da dove ci eravamo lasciate mesi prima, al contrario peró. Quella volta la sposa ero io. Giulia ed El mi portavano da una parte all'altra della cittá alla ricerca di vestito, scarpe, bomboniere, confetti, ristoranti, menu, prove trucco, scelte di colori, invitati, disposizione ai tavoli, torta..la lavagnetta del frigorifero di casa era stracolma di appunti, commissioni, impegni, spese..per farla breve in casa c'era un casino. Io e Niall ci vedevamo sempre meno, i nostri amici ci rapivano dalla mattina alla sera e quando tornavamo a casa avevamo solo la forza di dormire. I giorni volavano, passarono i mesi come fossero ore e i preparativi erano a ottimo punto. Avevamo un gruppo di organizzatori al nostro seguito infallibile e sapevamo di poterci rilassare tanto i nostri amici stavano pensando a tutto. Niall continuava a portarmi nel nostro posticino per avere qualche ora solo per noi e ogni tanto passavamo lì anche la notte finchè qualcuno degli altri ci chiamava urlando di tornare subitissimissimo dicendo che c'erano migliaia cose da fare e che avremmo potuto fare i piccioncini per tutta la vita. Fu un continuo correre fino a quel giorno lì..la vigilia del MIO MATRIMONIO. Dalla mattina fu una giornata strapiena di cose da fare anche se più tranquilla delle precedenti. Le mie amiche mi accompagnarono a fare l'ultima prova dell'abito per poi portarlo a casa. Entrammo nell'atelier e la proprietaria con un enorme sorriso esclamò:" ma buongiorno signore! Finalmente il grande giorno sta arrivando!! Prego entrate e accomodatevi." ci fece sedere ad aspettare qualche minuto che per me fu tragico. Sudavo, tremavo, mi mancava il respiro, non riuscivo a non avere paura, credevo di svenire. Giulia se ne accorse, mi prese per un braccio e mi portó fuori. Ci sedemmo sui gradini all'esterno del negozio e mi disse: << Di solito sei tu quella che consola e fa i discorsi..ora come faccio?! >> 

Noi siamo infinitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora