1 Capitolo

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Oggi è il primo giorno delle superiori, sono spaventata vorrei tanto conoscere giá qualcuno, ma no la mia sfortuna mi porta a non conoscere nessuno.

Ah scusatemi, non mi sono neancora presentata. Mi chiamo Emily Bel, ho 15 anni e vivo in uno stupido paesino della Francia, sono stata bocciata un'anno perché non avevo voglia di studiare e perché volevo stare più vicina a una persona a cui ho voluto sempre bene: mia nonna che è morta. Ho un ragazzo Tom di 17 anni, che amo e stiamo insieme da un mese, ah e ho una sorella di nome Layla
che ha 13 anni.

Mia mamma stamattina mi ha svegliato per portarmi a scuola, ho indossato un normalissimo paio di Jeans nere con una maglia bianca a maniche corte e abbinate le mie amatissime All Star bianche alte.
<Dai Emily, non essere agitata, farai nuove amicizie> dice mia mamma per rassicurami, ma io invece mi agito ancora di più. Appena arrivate davanti scuola, scendo dalla macchina salutando mia mamma con la mano e dirigendomi verso l'entrata della scuola, frequento una scuola grafica; all'entrata ci sono tutti i ragazzi più grandi che osservano noi primini che cerchiamo di entrare, mi guardo un po' intorno per valutare con che potrei fare amicizia e vedo ragazzi di prima che cercano di atteggiarsi come quelli più grandi senza sucesso, ragazze che sembrano che si siano messe adosso l'intera Kiko e altre che non li farebbe male un pó di trucco, ragazze che sembra che stiano facendo una sfilata di moda e ragazze che se c'è una folata di vento le porta via.
Arrivo davanti all'entrata della mia classe la 1G dove c'è una professoressa che ci accoglie gentilmente ad entrare in classe e a prendere posto nei banchi, io mi metto nel primo banco vicino alla cattedra, mi si siede affianco una ragazza bassetta con dei capelli ricci <Ciao, mi chiamo Giada, te?> mi fa lei sorridendomi <Ciao, io Emily>.
<Buongiorno ragazzi, io sono la professoressa King e insegno disegno grafico> <Buongiorno> diciamo in coro noi ragazzi. Mentre la proff sta spiegando quello che si fará durante l'anno scolastico e di comeci dobbiamo comportare durante le sue ore, io sono nel mio mondo a pensare che con queata Giada potrei riuscire a farci amicizia.
Il resto delle ore è passato abbastanza velocemente, abbiamo fatto le solite presentazioni del primo giorno di scuola e poi la proff ha iniziato a chiederci da dove venivamo, dove abitiamo e quanti anni abbiamo, in poche parole le solite procedure, dopo queste cose ho un pò parlato con Giada e sembra simpatica.
Il ritorno è la cosa peggiore perché devo andare in feramata del tram e aspettare finchè non arriva e quando arriva inizia la guerra, c'è giá troppa gente sopra e ne deve salire altra, quindi bisogna spostarsi dentro a quell'abitacolo con i gomiti spingendo la gente rischiandoli di farli male, è assurda come cosa e pensare che devo sopportarla per tutto l'anno scolastico più gli altri due anni. Si ho solo tre anni di scuola, per fortuna!

Vita di un'addolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora