PROLOGO.

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La maggior parte delle volte ti aspetti tutto e nulla. La vita, il destino arriva e ti porta via con sè trascinandoti verso ció che è giá stato deciso.
Come un agnello che viene azzannato e portato via dal lupo e sa già come andrà a finire ció.
Noi non sappiamo nulla.
Lei odiava questa cosa.
Odiava il fatto di non poter controllare ció che le succedeva intorno e far andare le cose come voleva lei e come era giusto che dovessero andare.
Odiava la natura perchè essa ha vita propria e lei non poteva immaginarne il prossimo passo, ma al tempo stesso ne era innamorata della perfezione e spontaineità.
E visto che non poteva controllare gli altri si creava mondi tutti suoi dove decideva lei come dovessero andare le cose e ne diventava la protagonista.
Fantasticava su cose che probabilmente non sarebbero mai potute accadere ma a lei andava bene così.
Eppure la realtà era assai diversa dalle sue fantasticherie e dopo i sogni era sempre ora di svegliarsi.
Lei si era preparata a tutto. O almeno cosi pensava.
Aveva eretto un muro intorno a sé e piangeva la notte non per i ragazzi, bensí per cose molto piú serie e digrazie che sarebbero potute accadere da un momento all'altro. Si era preparata tutto.
Aveva pensato a tutto.
Ma non aveva vissuto tutto.
E ció che sarebbe successo la preoccupava terribilmente.

Lucy//.TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora