Capitolo 5

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Era mattina,io ero steso sul letto a guardare il soffitto e cercare di ripensare alle parole di Okami. Uccidono le persone che i poliziotti non puniscono per i loro reati.....da questo punto di vista non so se dargli ragione o no...però...effettivamente.....fanno la cosa giusta....

Sento la porta aprirsi e non ho il coraggio di guardare,quindi continuo a fissare il soffitto. Sento la ragazza sedersi accanto a me,sul bordo del letto,allora chiudo gli occhi per evitare di guardarla negli occhi,fino a quando non sento una mano delicata a calda accarezzarmi la guancia,quel contatto mi fece sobbalzare leggermente.

O: Scusa per ieri....non volevo trattarti così...è che...ero un po arrabbiata....
V: Si...me ne sono accorto....ma non importa.....tutto sommato la mia domanda era inappropriata....

Aprii gli occhi e la guardai. Mi stava sorridendo e poi mi abbracciò,io arrossii un po ma ricambia l'abbraccio un po timoroso

O: Non preoccuparti,ti lascerò andare domani,ma promettimi di non dire mai a nessuno quello che è successo dentro queste mura,ok?
V: Va bene...
O: In oltre....posso chiederti un altra cosa?
V: Certo
O: Tu sei praticamente paralizzato dalla vita in giù giusto?Posso saperne il motivo?Sempre se non ti crea disturbo
V: No,non importa. Qualche anno fa io e mio fratello stavamo giocando a calcio come farebbero due allegri bambini,ma ad un certo punto la palla si bloccò sul ramo di un albero,allora Victor,il mio fratellino,si arrampicò sull'albero,ma il ramo su cui aveva appoggiato la mano si ruppe e lo vidi cadere. Mi precipitai sotto di lui per prenderlo al volo,ma mi cadde addosso procurandomi gravi danni alla spina dorsale risolvibili solo con una costosa operazione...*piange*...quel giorno ho temuto di perdere la persona più importante della mia vita..

Stavo piangendo come un bambino a cui hanno rubato i dolcetti. Okami mi abbracciò dolcemente

O: Mi dispiace molto Vlad.....

Mi misi a piangere sulla sua spalla

O: Ora ti acconto la mia storia. Io ero una ragazza come tutte le altre,andavo in terza media quando un giorno,appena tornata a casa da scuola trovo la mia famiglia...morta...tutti sul divano...mio fratello minore e i miei genitori...avevano tutti la gola sgozzata..quando mi girai era troppo tardi,quell'assassino mi aveva già accoltellata....ora sono viva perché il mio capo,lo slender,mi ha fatta rivivere come demone assassina. Ma non mi dispiaccio di questo

Restai scioccato da quella dichiarazione,non aveva emozioni mentre lo diceva,e ciò mi ha creato un brivido lungo la schiena.

Siamo diversi...ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora