Mi scuso fortemente per il ritardo. Avrei dovuto pubblicare questo capitolo la settimana scorsa ma per via di vari oproblemi personali non ho potuto. Mi dispiace. Questo è per l'appunto il capitolo di sabato scorso, domani o dopodomani pubblicherò quello di questa settimana. Mi scuso ancora per il disagio.
Il Greenwich Village era un quartiere particolarmente tranquillo se non ci abitasse lei. O per lo meno se avesse evitato di far tutto quel casino con le varie donne che si portava in casa. Molte volte ricevette varie denunce per disturbo alla quiete pubblica ma fondamentalmente non le fregava niente. Ma quella notte fu tranquilla e senza nessun genere di rumore molesto in sottofondo. Si poteva anche pensare si fosse trasferita da un'altra parte, invece era solamente stanca, presa dalla ragazza dagli occhi color ghiaccio e non le passava nemmeno per la testa potersi portare un'altra di quelle ochette a casa. Aspettava. Aspettava una sua visita da un momento all'altro. Le aveva lascio l'indirizzo mentre scendeva giù da quella finestra. La finestra da cui proveniva quella soave musica che l'aveva colpita dritta al cuore e portata nell'oasi privata di quel angelo dalle ali spezzate. Perchè per lei era questo. Era semplicemente un angelo. E allora aspettava. L'attesa si fece pesante quando passò ben una settimana. In quella settimana il quartiere continuava a vivere nella sua così attesa quiete. L'angelo che tanto bramava non arrivò nemmeno nei giorni seguenti. E allora decise che l'unico modo per rivederla era ritornare sotto quella finestra. Riascoltare quella dolce melodia che la portava in posti lontani. In posti dove esistevano solo ricordi felici. Ricordi di una infanzia innocente e spensierata. Ricordi di casa. Ecco, questa era la parola esatta. Casa. Quella donna le dava la sensazione di essere a casa anche nel posto più sperduto che si potesse trovare su questa terra.
Si ritrovò li ma non trovo nessun senso di casa, nessuna melodia e nessun angelo biondo. La casa era spenta, buia. Con la delusione in corpo che cominciava a trasformarsi in rabbia verso se stessa, se ne andò. Probabilmente a prendere un'altra denuncia per disturbo della quiete pubblica.
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Come se fosse vero.
RomanceDue ragazze diverse tra loro. Due storie, due mondi. Tutto si intreccia, tutto si unisce nella complementarità del diverso.