Una madre onnipresente

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"Enzo é sotto la doccia , sua madre sta per arrivare, sono vestito e pieno di erba e terriccio e non so come giustificarmi. Che cazzo faccio?"
La maniglia si stava aprendo. Non fece nemmeno in tempo che si precipitò sulla porta per tenerla chiusa. Sua madre esclamó: "Vincenzo non tenere chusa la porta! Stai sprecando acqua inutilmente! E muoviti a scendere che oggi ti ho preparato la colazione!"
B:"Signora... veramente sarei Berti... eh eh..."
M:"Puoi anche chiamarmi Camilla non sono cosí vecchia!"
B:"Signo... Camilla, Enzo sta facendo la doccia..."
C:"Ma almeno mi fai entrare nella stanza?"
B:"NO!"
C:"Che ti prende? Perché non dovrei?"
B:"Perché....perché... "
C:"Perché...?"
B:"SONO NUDO"
C:"COSA?!"
B:"Si signora mi stavo cambiando, avevi indossato il pigiama di Enzo ed ora mi metto i miei vestiti"
C:"mmm...Vabé... se volete fare colazione scendete sotto..."
B:"Grazie Camilla"
C:"Figurati"
Fiuu! Per un pelo! Ora devo solamente farmi una doccia e poi faccio un giro con lui. E magari vedo se é omofobo. Ma dubito che lui, un ragazzo dolce e fragile possa odiare il proprio migliore amico.
Enzo é uscito dalla doccia con l'asciugamano attaccato alla vita... È così sexy! Ma che sto pensando?! É il mio migliore amico! Comunque si... lo é... il suo fisico é quello che amo di più: Spalle strette, molto magro e anche piatto ma i jeans, come li porta mi fa impazzire!
E:"Perché mi fissi spesso? É da ieri che lo fai! Me lo spieghi?"
B:"N-no... non ho niente. Giuro!"
E:"Se tu non avessi niente non avresti giurato e..."
B:"E... COSA?! MI STAI FACENDO INNERVOSIRE!
E:"So che provi qualcosa per me..."
B:"Si.. provo qualcosa per te..."
Enzo si avvicinò piano dove era seduto Berti. Mise la mano sinistra sopra la sua gamba e con la destra gli prese delicatamente il viso e avvicinò le labbra all'orecchio.
E:"E allora cosa provi per me?"
B:"Un qualcosa... di grande!" oddio ed ora che gli dico?
E:"Mi stai mettendo sulle spine. Dimmelo..."
B:La sua voce non era mai stata così sensuale! Nemmeno quando eravamo in vacanza e facevamo a gara a chi rimorchia più ragazze Che gli dico? " E quella cosa si chiama... SCHIFO! HAHAHAHAHAHA" Idiota che sono...
Enzo si allontana velocemente e un pó seccato. Cambia umore molto velocemente, porge i vestiti a Berti e gli dice di andare sotto la doccia.
E:Ma sul serio speravo che lui provasse davvero un sentimento d'amore per me? Cosa mi sta capitando? Davvero non lo so...
Berti si tolse i vestiti, prima la maglietta, poi le scarpe, i jeans, i fantasmini e arrivó a doversi togliere i boxer. Subito dopo entrò Enzo di colpo. Erano diventati tutti e due rossi. Enzo era ancora con la tovaglia legata. Vincenzo chiuse gli occhi e Berti distolse lo sguardo e lasció la presa dei boxer.
E:"Mia madre mi ha detto che la colazione é pronta..." che scusa idiota, lo sapeva già! Hanno fatto tutto quel frastuono!
B:"Lo so già, tua madre ha cercato di entrare nella stanza con la forza..."
E:"Non l'avevo sentita..."
B:"Mi sembra strano ma eri sotto la doccia quindi..." ed ora mi fai fare la doccia? Mi sento in imbarazzo. Almeno potevi vestirti!
E:"Io ora vado a vestirmi"
B:"Okay ed io faccio la doccia. Mi vesto direttamente qui"
Finalmente Vincenzo uscì e si chiuse la porta alle spalle.

Enzo non dovresti fare cosí anche se il tuo atteggiamento é comprensibile. So che ti piace Berti ma fallo almeno nella maniera giusta!
La madre di Enzo lo pensava sempre. Sapeva tutto. Lui era bravo a nascondere le cose ma sua madre era una vera detective. Madre o detective non cambia di molto. Per fortuna della dormira fuori casa non se ne era proprio accorta.

Alberto uscí dalla doccia, si vestì ed uscí dal bagno. Enzo ha il bagno personale perché non aveva un padre e ha due sorelline piú piccole gemelle. L'unico "uomo" doveva avere una sua privacy. Che fortuna! Io invece devo condividere il bagno con mio padre e siccome va in bagno spesso -troppo spesso- mi tocca stare due secondi. Potevo dividere il bagno con mio fratello. Ma siccome hanno fatto quella sfida a chi teneva il bagno piú pulito, mi tocca dividerlo con lui. Che genitori...
Enzo era vestito e aveva preparato gli zaini per poter andare a scuola. Berti si mise le scarpe e scesero.
La madre servì la colazione. Mangiarono in gran fretta. Lei non cucinava tanto bene quindi si ingozzavano per sentire il minor tempo possibile i suoi piatti. Per questo Vincenzo ha dovuto imparare a cucinare ed era anche bravo. Ovviamente non lo dicevano perché lei si offendeva facilmente e ci tenevano a lei. Entrambi avevano due madri. Peró loro non si conoscevano e non volevano nemmeno conoscersi. Dissero che ora sarebbero andati a scuola con il motorino di Berti, con cui era venuto e andarono a casa sua per lasciare i libri. Casa sua si trovava a Tremestieri e non distava da Zafferia (dove abita Enzo). I genitori conoscevano il rispettivo amico ma non sapevano nulla a parte che erano migliori amici e bravi ragazzi. La casa di Alberto era un appartamento e la palazzina era di colore giallo. Un colore che lui odiava ma almeno non si perdeva mai. Il portone bianco conduceva ad una scala con la ringhiera nera. In tutto c'erano cinque piani. E guarda caso, casa sua era all'ultimo. Ringrarono ancora una volta l'inventore di questo grandioso ed utile oggetto: Archimede di Siracusa (Siracusa 287 a.C.-212 a.C.). Arrivano d'avanti alla porta. Non c'era nessuno. Berti aprì la porta e il gatto di razza europea arancione si impuntò per vedere chi fosse entrato. Enzo si avvicinò e lo accarezzò sulla testa e la reazione del gatto fu di fare le fusa. Quando si avvicinò Alberto, il gatto gli soffiò contro.
B:"Certo che sei uno stronzo ingrato! Non solo io ti metto da mangiare, ti do una parte del mio cibo, ti metto sempre l'acqua fresca, ti pulisco la lettiera e ti spazzolo, non vuoi nemmeno che io mi avvici a te! Sei proprio stronzo!"
E:"Dai calmati, é solo un gatto e i gatti sono così"
B:"Si però vorrei più attenzione da parte sua..."
Vincenzo gli saltó al collo e vicinissimo alle sue labbra disse:"Tranquillo ci sono qua io che posso coccolarti in qualunque momento..."
B:non ci credo... di nuovo quella voce... "Bhè... allora..."
Enzo senza nemmeno pensarci due volte, si fece prendere da quel momento e lo bació. Berti era un pó stupito e si allontanó poco dopo.
Cosa ha fatto?! Mi ha appena baciato? Sul serio lui mi ama?
E:"Scusa non dovevo..." Erano entrambi dei pomodori da primo premio
B:"MA TU NON ERI OMOFOBO?!"
E:"Ti ricordi quando sei arrivato in seconda media?"
B:"Ma che c'entra? Comunque si"
E:"Ecco ero sempre da solo e senza amici"
B:"Il dunque é...?"
E:"Che mi avevano emarginato perché hanno scoperto che sono omosessuale"
B:"E ancora non mi spiego come facevi ogni volta a rimorchiare più ragazze di me..."
E:"Il trucco é essere realmente disinteressati"
B:"Svelato l'arcano mistero"
E:"Già..."
B:"Quindi non sei omofobo...?"
E:"Se sono omosessuale é ovvio che non sono omofobo"
B:"Questa é la giornata delle rivelazioni: io sono bisessuale!" Nemmeno il tempo di finire la frase che lui mi si buttò al collo e mi baciò. Non sembrava il tipo di persona che si butta. Ha programmato tutto, lo fa sempre. Del resto é nella sua natura...
Le sue labbra morbide sfioravano le mie un pó screpolate. Le sue mani mi sfioravano leggermente con un pó di timidezza ma a me piace lo stesso. Lo amo. Nulla potrebbe rovinare questo momento meraviglioso... come non detto.
Squilla il telefono di Enzo: sua madre.

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