Una giornata fantastica

36 1 1
                                    

Cari capricorno, oggi ottima intesa con uno scorpione ma un ariete sta sempre dietro l'angolo. Attenti alle vostre mosse.

Non voglio più distaccarmi da lui. Non voglio che mia madre interrompa questo momento un po' imbarazzato e appassionato. Non voglio rispondere. Le uniche cose che voglio sentire sono i respiri affannati di Berti dai troppi baci e le sue mani fredde sulla mia schiena. Voglio sentirmi suo ma mia madre non fa altro che interrompere questo momento.

Tra un bacio e l'altro...
B:"Non rispondi...?"
E:"Non voglio..."
B:"Devi..."
E:"Per oggi voglio stare solo con te. Sono tuo, lei può aspettare..."

Finalmente spengo il telfono.
E:"Ora possimo fare tutto quello che vuoi..."
B:"Posiamo gli zaini, prendiamo i miei più piccoli e facciamo un giro. Che te ne pare?"
E:"Ottima idea! Andiamo in camera tua"

Certe volte lo invidio, ha sempre la stanza sistemata. I letto senza mai nemmeno una piega, la scrivania ben organizzatacon il porta penne sempre sulla destra, dei libri scolastici pronti per iniziare a studiare sulla sinistra e il materiale da disegno in uno zaino sotto la scrivania. Il cestino era sempre vuoto. L'armadio era profumatissimo. Ogni tanto capita di scambiarci i vestiti e quel profumo ogni volta mi fa impazzire. So anche com é organizzato ognuno dei suoi cassetti. Quel posto lo conoscevo meglio della mia stanza.

B:"Ecco, ho preso gli zaini e il portafoglio è pieno. Andiamo a farci un giro al centro commerciale?"
E:"Ehm... si.. okay"
B:"Se non ti va basta dirlo"
E:"No, tutto okay. Ma cosa hai messo negli zaini?"
B:"Le solite cose... : portafogli (con documenti e soldi), acqua, una felpa, un ombrello, fazzoletti, un assorbente "
E:"Ma perché mai un assorbente?"
B:"Non si sa mai... qualche ragazza passa, ha il ciclo, non ne ha..."
E:"Toglili"
B:"Okay... calmati"
E:"Comunque faremo meglio a portarci solo uno zaino con tutta questa roba. Andiamo con il tuo motorino"
B:"Hai ragione"

Berti svuotó lo zaino con un po' di imbarazzo e posó gli assorbenti nel bagno. Lo zaino che ci portammo fu quello bianco e nero della comix. Aveva la fantasia con delle corde marinaresce intrecciate che creavano una sorta di caos.
Fatto questo ci diressimo fuori, scesimo le scale e arrivammo al motorino. Per la curiosità di sapere che ore erano, accesi il telefono. Come sfondo del mio display avevo una foto di me e Berti abbacciati che sorridevamo all'obbiettivo della fotocamera. La foto l'aveva fatta Lori, un nosro compagno di classe l'anno scorso a Ganzirri.
Certo che i capelli lunghi in quel modo gli stavano davvero bene però da quando se li é tagliati quasi tutte le ragazze gli girano intorno. ODDIO...
Le chiamate e i messaggi che mi ha inviato mia madre erano troppi e il telefono si sarà bloccato per circa sei minuti interi, se non di più.
B:"Lo sapevo che dovevi rispondere"
E:"Tranquillo, ha capito che ero a scuola e ha smesso di chiamarmi"
B:"Sei sicuro?"
E:"Vedi? Ha scritto che si era dimenticata che oggi dovevamo andare a scuola"
B:"Ah... ora che mi hai fatto vedere..."
E:"Allora mi dai il casco?"
B:"Tieni"
E:"Grazie"
Subito dopo siamo saliti. Guidava lui ed io avevo lo zainetto. Avevamo i caschi arancione fluo, esattamente quello dell'evidenziatore. Lo tenevo stretto. Quello era l'unico momento in cui potevo tenerlo stretto. Non ti lascerò mai . Voleva andare al centro e alla fine siamo andati a Ganzirri, dall'altra parte della città. Siamo arrivati intorno a mezzogiorno. La giornata era stupenda.

B:"Guarda! C'é un gabbiano che sta per tuff... peccato, non l'hai visto... hahahahaha!"
E:"Non c'é niente da ridere... uffa..."
B:"Però almeno ci sono quelle paperelle più in là"
E:"Sono davvero carine..."

Ad un certo punto mi mette le mani ai fianchi mentre ammiriamo quel bellissimo lago, anche se sporco per via di maleducati che buttano l'immondizia, sempre bello rimane. I raggi del sole venivano riflessi dall'acqua e non avendo gli occhiali da sole avevamo un pò di difficoltà nel guardarlo. Ma la mano non si é mica spostata! Anzi mi teneva più stretto.

Lo ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora