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Sono sul letto della mia camera del dormitorio a fissare il soffitto cercando di prendere sonno ma l'unica cosa che penso è a quella scarica di energia che c'è stata tra me e Tristan, chissà se l'ha percepita anche lui, ma forse sono io che sono semplicemente un idiota che sta facendo troppo caso ad una cosa insignificante come questa.. Anche se devo ammettere che è davvero bello anche più di Jess, ha qualcosa che mi affascina, i suoi occhi non traspirano sentimenti, ma sento che dietro quell'aria da duro si cela qualcos'altro, lo so per certo, sono stata nella stessa situazione e posso dire di esserci ancora, ma lui, lui non è come gli altri, lui ha qualcosa di diverso.. Quando eravamo all'ospedale e mi ha guardata dritta negli occhi ho sentito di poterci sprofondare, come in un abisso.
E poi hai visto come ti ha afferrata per dirti quelle semplici parole ma di grand'effetto?
Oh sì, è lì che mi sono sentita strana, per un momento ho pensato di poter essere sua.
Io invece gli sarei saltata addosso per strappargli tutti i vestiti!
Ma zitta tu.
Perché vorresti dire che non ti ha nemmeno sfiorato l'idea?
Sparisci, sto cercando di prendere sonno.
Si certo, pensando a.. Aa.. Come si chiamava scusa?
Tristan, pff ma per piacere non è vero.
Noo, infatti non ti ricordi nemmeno come si chiama quello schianto di ragazzo!
Zitta e dormi!

Mi manca Melissa.. Questa stanza risulta molto più vuota, si lei non stava molto tempo qui, ma mi faceva sentire meno sola vedere tutte le sue cose, ora invece si è trasferita momentaneamente da Christofer e Jess, finché lei e Christofer non trovano un appartamento adatto a loro due.
Chissà come sarà la nuova compagna di stanza, spero sia tranquilla e che non porti molti ragazzi in camera, anche questo mi mette un po' di ansia, spero sia gentile e solare, ma non invadente.
Sarà strano, molto.
Da quello che so dovrebbe arrivare tra circa una settimana.

Un suono assordante mi sveglia, allungo il braccio e cerco di vedere l'ora 7:45. Cosa?! Sarò in ritardo se non mi muovo. Tra 45 minuti mi aspetta la prima lezione, e udite udite ho letteratura, la odio.
Corro in bagno a lavarmi i denti, gli occhi, mi trucco un po', prendo un paio di jeans a vita alta, una maglietta che mi fa vedere un po' la mia pancia piatta, vans e corro veloce a prendere un taxi. Dovrò comprarmi una macchina, e dato che ho perso il pullman mi devo arrangiare.
Dopo un eternità si ferma un taxi e io dico al tassista di portarmi alla St. John's University il più in fretta possibile e fortunatamente arrivo giusto in tempo.
La lezione di letteratura non finisce mai, ma fortunatamente le altre tre ore proseguono molto velocemente e in men che non si dica è arrivata l'ora di pranzo perciò io e Mel ci dirigiamo a mensa e ci sediamo al solito tavolo con Christofer e Jess a pranzare, quando intravedo lui.. I nostri sguardi si incrociano e io abbasso subito gli occhi imbarazzata.. <<Spenc mi hai sentito?>> mi chiede Jess, <<Come scusa?>> non ho ancora chiarito con lui e non ne ho la minima voglia adesso, <<Andiamo a parlare fuori, ti prego>>
<<Senti Jess ora non posso proprio devo scappare>> dico afferrando la borsa correndo via come una furia, e improvvisante inciampo e cado addosso a Tristan.
Letteralmente sopra di lui.
Sono rossa per l'imbarazzo e sento tutti gli occhi puntati su di me, occhi che mi trafiggono la pelle e mi fanno raggelare il sangue, cerco di riprendermi in fretta e con il tono più aspro che ho sputo<<Fai più attenzione quando cammini!>> cerco di rialzarmi il più velocemente possibile e corro via come una furia senza nemmeno dargli il tempo di rispondere.
Sono arrivata in classe con dieci minuti di anticipo e con il fiato corto a causa della corsa. Io mi posiziono ai soliti due banchi vuoti, e man mano entrano tutti gli alunni al corso di filosofia. Entra anche la professoressa Natasha Johnson, puntuale come sempre.
Inizia la lezione quando si apre improvvisamente la porta e io non posso credere che lui è qui a questo corso. Come? Da quando? Perché?
<<Scusi il ritardo>> <<Spero non si ripeta più, ora si vada a sedere>> gli risponde la professoressa con il tono professionale, ma si vede che anche a lei fa un certo effetto!
Lui si guarda un po' in torno e anche io lo faccio, quando poi improvvisamente realizzo che è l'unico banco vuoto mi sento avvampare e quando lo nota anche lui fa un'espressione indecifrabile mentre io lo guardo supplicando di non venirsi a sedere qui con me.
E dove dovrebbe sedersi scusa se l'unico posto vuoto è questo?
Non so, per terra forse?!
Ma vacci tu a sederti per terra.
Lo prenderò in considerazione, molte grazie per il suggerimento.
Oh ma non c'è di che
Era ironico..
Beh il mio no.
Ma da che parte stai tu?
Mi sembra chiaro no?
Dalla parte di quel bel ragazzo che sta per sedere acconto a te
Cosa? Come? Quando?
Riprenditi per favore che mi sembri solo una ritardata mentale ultimamente
Senti da che pulpito!
<<Ragazzi oggi inizieremo a trattare di..>> oggi non sono in vena di sentire la professoressa, potrei provarci ma tanto sono più che sicura che non ci riuscirei lo stesso con questo bel fusto accanto a me.
La vibrazione del mio telefono interrompe i mei pensieri..
"Per quanto tempo ancora hai intenzione di evitarmi?" È un messaggio di Jess e appena lo leggo sbuffò sonoramente.
"Non ti sto evitando." Gli rispondo
"Ma se sei letteralmente scappata!
Senti ti prego Spenc, mia piccola dolce Spenc, perdonami. Okay sono stato un fottutissimo stronzo lo so ma ho detto tutto ciò in preda alla rabbia, tu mi hai  ferito."
Sorrido leggendo quelle dolci parole ma poi mi arrabbio nuovamente leggendo il seguito.
"Senti Jess tu non capisci proprio di essere in torto eh?! Mi hai detto cose che non mi sarei mai voluta sentire da te, e poi non è colpa mia, fatti due domande riguardo al motivo per cui ho subito creduto a ciò che mi hai detto!"
La sua risposta è quasi immediata.
"Ah quindi da me no ma se te le dicesse Tristan andrebbe bene giusto?"
Rimango quasi impietrita nel leggere il messaggio, mi guardo in torno come per assicurarmi che nessuno abbia letto il messaggio ma con mia grande sorpresa trovo lo sguardo di Tristan su di me. E non lo distoglie in alcun modo, mentre io sentendomi in imbarazzo lo riabbasso subito verso il cellulare e rispondo a Jess
"Di cosa stai parlando?"
<<Perché sei scappata così a mensa?>> la sua voce mi fa avvampare
<<Io.. Io non sono scappata>> cerco di dire la prima cosa che mi viene in mente.
<<Beh mi ti sei praticamente buttata addosso per poi rivolgerti a me male nonostante fossi tu ad esserti avventata su di me, senza neanche preoccuparti di come stessi.>> dice con tono deciso e provocatorio.
Ma dove vuole arrivare?
Sto per ribattere ma la vibrazione del mio telefono mi precede mandandomi in tilt.
"Ho notato come l'hai guardato, oppure oggi a pranzo come sei letteralmente scappata quando sei inciampata su di lui, lo noto come ti mette in soggezione. Non sono cieco sai?"
Sento una risata roca in sottofondo, alzo lo sguardo e vedo che Tristan sta ridendo.
<<Perché stai ridendo?>> <<Dovresti vedere la tua faccia in questo momento>> e continua a ridere, poi d'un tratto si ferma e mi fissa, dritta negli occhi, non uno sguardo quasi inquietante.
<<Cos'hai da guardare?>> evita la mia domanda e con il tono più serio, deciso e aspro mi dice <<Con chi stai massaggiando?!>>

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