Non si bacia mai al primo appuntamento.

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Cassandra Elbourne cercava ormai da due giorni di evitare Sirius Black. Il motivo era semplice: ció che aveva visto nella foresta.
Non ne voleva assolutamente far parola con Sirius,  secondo lei infatti, per quest' ultimo, malgrado sapesse dell'indole sinistra del fratello , sarebbe stato un duro colpo.
Per lei stessa lo sarebbe stato.
Non avrebbe mai immaginato che Regulus Black, suo amico, sarebbe diventato un Mangiamorte, un seguace di Voldemort.
Il solo nome di quell'uomo le faceva venire la pelle d'oca.
Voldemort, un mago oscuro e molto potente, aveva secondo lei idee malsane e malate. Condivideva appieno, anche se ora non più con tanta sicurezza e convinzione, l'avversione verso i Mezzosangue ma non le piaceva l'idea di ucciderli. Cassandra pensava infatti che i Sangue sporco andassero soltanto cacciati, esclusi dal mondo Magico e non uccisi, magari cruciati ma comunque  non uccisi.
Dopo tutto erano pur sempre degli esseri viventi.
"Cassandra" la voce era quella di Regulus Black. Le vennero i brividi e si girò guardando il minore dei fratelli Black.
Si accose allora della somiglianza impressionante di Regulus a Sirius.
"Regulus" disse Cassandra atona a mo' di saluto.
"Puoi seguirmi Cass? " chiese Regulus porgendo alla ragazza la mano, per aiutarla ad alzarsi dalla poltrona.
Lei l'afferrò e uscirono dalla Sala comune dei Serpeverde insieme.
Camminarono fino alla Sala Grande e allora Regulus si decise ad aprir  bocca.
"Sai Cass, tu vieni dal Nobislissimo Casato Elbourne e il tuo sangue è puri-" ad interrompere le parole di Regulus fu il fratello maggiore.
"Regulus, fratellino,-sputò quelle parole con disprezzo- cosa fai? Importuni la mia ragazza?" Sirius si avvicinò a Cassandra cingendole le spalle.
"Me ne stavo andando propio ora. Cassandra." lanciò un' ultima occhiata a Cassandra e poi si girò in direzione dei dormitori Serpeverde.
"Lo odio." le parole di Sirius erano roche e Cassandra si girò per guardarlonegli occhi grigi.
"Ma li voglio tanto bene e spero sul serio che capisca come va il mondo. La mia pazza  famiglia li ha insegnato cose malsane per sedici anni ed ora che non sono più il benvenuto a casa ho paura che li possa succedere qualcosa" ammise Sirius scostando lo sguardo da quello di Cassandra. La ragazza allora, vedendolo così, involontariamente, lo abbracciò. Sirius in un primo momento rimase rigido ma poi si decise a ricambiare l'abbraccio.
"Così io sarei la tua ragazza Black?" Cercò di risollevare il morale a Sirius e riuscì ad ottenere un sorriso da quest'ultimo.
"Era solo una balla Elbourne,  non montarti la testa"  spinse giocosamente Elbourne.
"Prendimi se ci riesci" la ragazza lo spinse e lui ci mise un po' a realizzare le sue parole poi con un sorrisetto Malandrino sul volto inziò a correre.

"Allora" la situazione era imbarazzante per Lily. Si sentiva piuttosto incoerente ad aver accettato l'invito di Potter, ma non poteva di certo negare che il ragazzo non le era indifferente come una volta e non poteva negare di essersi divertita mentre parlava con lui.
"Allora" ripetè James Potter a sua volta imbarazzato. Camminavano da ormai una manciata di minuti per le strade di Hogsmead e nessuno dei due aveva spiccicato parola da quando erano usciti dai Tre Manici di Scopa. Era un situazione piuttosto imbarazzante per ambedue le parti.
"Mi piace la neve" disse senza senso James guardando i fiocchi di neve scendere dal cielo posandosi sulla strada. Era incredibile, che anche se fosse metà novembre , stesse già nevicando.
Lily guardò il ragazzo spaesata per poi sorridere al tentativo di quest'ultimo di fare conversazione.
"Piace tanto anche a me....sai ti donerebbe molto Potter " disse Lily abbassandosi per raccogliere un po' di neve e formare una palla con essa.
James capendo le intenzioni della ragazza indietreggiò alzando le mani.
"Evans posa quella neve lent-" James non poté finire la frase perchè si ritrovò ad avere il viso coperto dalla neve.
"Non dovevi Evans, non dovevi" la ragazza ridacchiò e subito li lanciò un'altra palla di neve, questa volta però sul petto. Vedendo Lily ridere James non potè trattenersi e scoppiò anche lui in una fragorosa risata.
James si avvicinò alla ragazza rossa con estrema lentezza e una volta vicino a lei la prese a mo' di sposa, cogliendola di sorpresa.
"Potter ti conviene rimmettermi giù " si lamentò Lily e James le sorrise.
"Altrimenti Evans? Che succede?" li chiese ironico il ragazzo facendo indispettire Lily.
"Questo Potter" Lily iniziò a fare il solletico a James facendoli cadere entrambi a terra e rotolare.
I ragazzi si fermarono quando tornarono su una superficie piana. Lily guardó James negli occhi incantandosi, poi come se scossa si alzò dal corpo di James, porgendoli la mano per aiutarlo a rimettersi in piedi.
"Non mi ero accorta di essere così vicina alla Stamberga, sai la trovo affascinante" disse Lily indicando quella casa da brivido. James alle sue parole non seppe che rispondere e si limitò ad annuire.
"Credo che dobbiamo tornare al Castello Lily" disse dopo un po' di tempo James guardando il sole tramontare.
"Oh vero, andiamo" James le afferrò la mano e le guance di Lily diventarono simili ai suoi capelli.
In men che non si dica furono alle porte di Hogwarts e poi nella Sala Comune dei Griffondoro.
Gli occhi dei ragazzi si rincontrarono, ma il contatto visivo si interruppe subito perche Lily, distratta, era inciampata su i suoi stessi piedi. Fortunatamente i riflessi pronti di James le avevano evitato una rovinosa caduta.
Le loro labbra a quel punto erano a pochi centimetri l'una dall'altra e propio quando si stavano per incontrare Lily si tirò indietro e James la guardò stranito, mentre lei sorrideva.
"È nell' A-B-C (si dice così vero?) degli appuntamenti Potter, non si bacia mai al primo " il ragazzo a quel punto ricambiò il sorriso divertito, poi notò negli occhi di Lily un luccichio.
"Non la trovi bellissima James?" il ragazzo si voltò per vedere ciò che aveva incantato la ragazza. Il suo viso sbiancò d'un tratto e senza dare spiegazioni a Lily uscì correndo dalla Sala Comune.
Si era dimenticato che oggi c'era la luna piena.

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Spazio me.
Perdonate il ritardo ragazze/i.
Sono tipo stata troppo impegnata a far nulla in questi giorni, davvero non avevo alcuna voglia di fare qualunque altra cosa non fosse oziare sul mio letto.
Spero che vi sia piaciuto.
                               XoxoS.

We bet you fall in love Sirius?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora