Non crede sia ora di capirlo?

4.1K 248 6
                                    

Sogno.
Cassandra camminava per i corridoi di Hogwarts ,pronta a lasciare i suoi libri, nella sua camera, prima che vi facesse ritorno Bellatrix.
"Sta ' più attenta!" Esclamò Cassandra inviperita quando Nott le venne contro facendola cadere.
Ancora si chiedeva cose avesse quella ragazza in più di lei. Tanto per cominciare Nott era stupida, più stupida di un troll e ,loro ,si che erano stupidi. Aveva una chioma di capelli biondi ed un paio di caldissimi occhi nocciola ,okay, ma era pur sempre un oca giuliva senza un minimo di pudore e di sale in zucca. Ora peró le importava poco o niente di quella pseudo relazione instauratasi fra il suo ex e la Nott.
"Oh dio poveri noi! La serpe è arrabbiata, scappate tutti sta per mordere!" Stuzzicò Nott sorridente, Cassandra si buttò una mano sulla fronte.
"Piccolo genio, sai che anche tu fai parte di noi Serpeverde?" Le chiese sarcastica la rossa mentre si rialzava da terra.
"Ah-ah...sei solo invidiosa" Affermò Nott rimettendosi in piedi. Cassandra era più bassa di Nott di quasi cinque centimetri, ad occhio e croce ,eppure, si vedeva che la ragazza bionda ,era molto intimidita da lei e, cercava ,di stare ad una certa distanza.
"Invidiosa?...Io?....Di te per giunta?" Rise la Elbourne burlandosi della Nott ,che sembrò ,parecchio, indispettita dalle sue parole.
"Hai capito bene" Confermò le sue precedenti parole con un ghigno che avrebbe dovuto far indietreggiare Cassandra ,ma, che riuscì ,solo ,a farle alzare gli occhi al cielo.
Cassandra iniziava a sentirsi frustrata ed arrabbiata.
"E di cosa per l'amor di Salazar?" Domandò Cassandra aspra.
"Del mio ragazzo....sei invidiosa perché lui ora sta con me e non ti vuole più, serpe, lui sta con me perché io li piaccio più di te e tu sei soltanto una stupida , per giunta brutta e stupida" Ed a quel punto Cassandra non ci vede più. Qualcosa in lei scattò, come una molla, e in men che non si dica la Nott era di ghiaccio, letteralmente. Era ancora arrabbiata quando sentii delle voci e abbassò con un rapido gesto le mani. In quell' istante Alexandra Nott sentì un dolore indescrivibile che sembrava non finire mai. Al contrario di quando direbbe Alexandra passarono frammenti di secondo.  Casa basta guardò ciò che aveva combinato con terrore ed orrore di sè.
Il corpo di Nott era in mille pezzi e la testa ancora intatta era ad un passo dai suoi piedi.
Fine sogno.

Cassandra si svegliò spaventata constatando che era vicino a lago Nero. Quando il suo sguardo si alzò sull'albero a cui era poggiata si maledì da sola. Questo infatti era totalmente ricoperto da uno spessissimo strato di ghiaccio. E se qualcuno l'avesse vista?
Quell'albero non giocava affatto a suo favore, da poco erano arrivati degli ispettori in cerca di indizi sulla morte misteriosa della sorella di Nott, e, ghiacciare cose a caso, non era di certo l'ideale.
"Non trovi anche tu che l'arte del ghiaccio sia incantevole, Signorina Elbourne? " Cassandra conosceva quella voce, l'aveva sentita parecchie volte, ma giusto per confermare la sua ipotesì alzó lo sguardo. Ed eccolo lì, dinnanzi a lei, Albus Silente, preside della scuola di Hogwarts, che guardava, affascinato, l'albero che Cassandra aveva da poco gelato. A quest'ultima venne un groppo alla gola.
"No Signore" Rispose incerta. Non avrebbe mai ammesso, a nessuno, dell'enorme attrazione che provava per il ghiaccio. Era parte del suo segreto e come tale, andava mantenuto.
"Mia cara mi trovo in disappunto, è talmente fascinoso. Mai visto ghiaccio più puro e bello di questo, posso?" Disse Silente spostando finalmente la vista dall' arbusto di ghiaccio, e Cassandra desiderò non l'avesse mai fatto. Gli occhi di Silente scrutavano silenziosamente Cassandra e ad un tratto ella si sentì vulnerabile, cosa che non le piacque affatto. Non le andava poi così tanto a genio che la gente la capisse nè tantomeno che la guardasse tentando di decifrarla.
"Posso quindi?" Ridomandò il vecchio preside e Cassandra annuì lentamente girandosi e riportó lo sguardo sul lago Nero.
"Meravigloso, davvero meraviglioso mia cara" Esclamò con tono pacato il professore ma Cassandra non li prestava attenzione. Pensava piuttosto a cosa avrebbe detto Sirius una volta scoperto il suo segreto. Si sarebbe arrabbiato? L'avrebbe etichettata come un essere contro natura? O sarebbe stato comprensivo come Remus lo era stato? Erano questi i quesiti che continuava a porsi.
"Oh mia cara non darti pena, il Signor Black la ama, le ho mai detto che l'amore vince su ogni cosa?" Silente sembrò leggere nella mente della rossa. Lei scosse la testa con le lacrime agli occhi.
"Signorina Elborne non crede sia ora di capirlo?" Domandò Silente e Cassandra tirò su con il naso. Corruciando la fronte, non capiva cosa Silente voleva intendere con la sua domanda.
"Capire cosa professore?" Chiese a sua volta Cassandra.
"Il tuo potere, non è ovvio mia cara?"

****
Spazio me.
Oddio ho aggiornato e non sono ancora passare due settimane, faccio progressi, non credete?
Che ne pensate di quello che ha detto Silente? Devo ammettere che quell'uomo è terribilmente inquietante e mi ricorda un po' uno di quei nonni saggi che ti danno consigli. Ed oddio sto straparlando. Scusate gli eventuali errori.
Spero che vi sia piaciuto.
XoxoS.

We bet you fall in love Sirius?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora