Non mi importa.

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"Lily!" James ripetè il nome della ragazza per l'ennesima volta. In quel momento lei si voltó verso quello che
,probabilmente ,era il suo ex ragazzo.
"Cosa vuoi da me Potter?" Chiese seccata Lily, non le andava affatto di parlare con James.
Non aveva alcuna voglia di parlare con la gente in generale, apparte Alice e Marlene s'intende. Neanche con loro due, però, poteva sfogarsi, dopotutto,  non poteva andare in giro a sbandierare il fatto che Cassandra Elbourne fosse un'assassina.
"Siamo tornati a chiamarci per cognome Evans?" Domandò James con un sopracciglio alzato ,mentre Lily alzava gli occhi al cielo e reprimeva un sorriso, divertita.
James ovviamente se ne accorse ed a sua volta sollevo dolcemente  gli angoli dlela bocca.
Quest'ultima per un momento dimenticò la delusione nei confronti di James, ma essa ritornò dopo pochissimo ad animare il suo cuore.
"Io- devi starmi lontano James. Voi, tu mi hai mentito." Bisbigliò Lily e James tutto d'un tratto si rattristò.
"Lily, io non ne sapevo niente, bè del segreto di Cassandra s'intende." Parlò James con voce supplicante e piena di dolore.
"E di Remus?" Sibilò la ragazza con gli occhi velati di lacrime.
"Lily io non avevo e non ho alcun diritto di raccontare nulla su di lui a nessuno, neanche a te, non è in mio potere. Sta' a lui decidere con cui confidarsi , ma non prendertela per qusto Lily, per lui la sua condizione non è affatto facile. Si sente un mostro." Rispose cautamente James, quasi avesse paura che, Lily, esplodesse da un momento all'altro. La ragazza si limitò ad abbassare lo sguardo consapevole che le parole di James non facessero una piaga. Il ragazzo le accarezzò la guancia teneramente e sospirò.
"Ho capito;  hai bisogno di spazio e tempo" Detto ciò James ritrasse la mano di scatto, come se si fosse appena scottato, e si girò.
"Ciao Lils" Sussurrò  e nel cuore di Lily, a quelle parole si aprì una voragine.
"Aspetta James!Io ti amo, non mi importa nulla di Remus e neanche di Cassandra!" Urlò la ragazza e la camminata di lui si arrestò.

"Ancora" Ripetè Cassandra e in un attimo tutto attorno a lei si ghiacciò e piccoli fiocchi di neve cominciarono a scendere. Ormai non faceva altro, si allenava, si allenava sempre, costantemente non le importava nulla. Non le importava della stanchezza né del fatto che sentisse di poter crollare da un momento all' altro.
Se lo era promesso. Si era ripromessa di controllarlo, di non dargli più alcun potere nella sua vita. Ed era arrabbiata, arrabbiata con se stessa perché era soltanto colpa sua se aveva perso Sirius era colpa sua, sua e di nessun altro. Non poteva incolpare Lily dopotutto Cassandra sapeva che prima o poi Sirius l'avrebbe scoperto, era soltanto questione di tempo.
"Riportalo a te ora" Parlò con voce alta Silente e Cassandra ubbedì. In un attimo
il ghiaccio si ritirò e tutto tornò come prima,Cassandra aveva il giatone e a mala pena si reggeva in piedi. Silente si avvicinò alla ragazza e le poggiò una mano sulla spalla.
"Dovresti riposarti Cassandra, sono giorni che non fai altro che allenarti, non puoi continuare così. " Le consigliò saggiamente il professore scuotendo la testa in disappunto verso il 'nuovo regime' che si era autoimposta.
"Devo controllarlo" Fù la risposta secca di Cassandra, il suo tono non ammetteva repliche di alcun tipo. Il direttore di Hogwarts sospirò abbattuto.
"Devo andare Cassandra ma ricordati si non essere troppo  dura con te stessa,  sei solo una ragazza, sei umana , come tutti gli altri" Così dicendo Silente uscì dalla stanza; fù solo allora che Cassandra lo notò.
Era maestoso e sembrava molto antico, quasi come se non appartenesse a quell'epoca.  Si chiese come mai non lo avesse notato prima data la sua bellezza.
In cima vi era inciso Emarb eutel amosi vout linon ortsom. (Per chi non lo sapesse la scritta si legge al contrario: 'Mostro non il tuo viso ma le tue brame')
Si avvicinò piano e quando si specchiò dovette sbattere gli occhi più volte.
Dentro lo specchio appariva lei con un vestito bianco da sposa ed al suo fianco vi era Sirius, più bello che mai, con uno smoking ed una bellissima bambina dai capelli fuoco e gli occhi color ghiaccio.  Toccò lo specchio cautamente quasi temesse si potesse rompere e sospirò pesantemente, consapevole di aver trovato lo specchio delle Brame.

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Spazio me.
Scusate per il ritardo ma almeno ho pubblicato entro questa settimana. Manca poco alla fine e la storia inizia già a mancarmi. Un capitolo e l'epilogo e poi basta, finito, non mi sembra ancora vero.
Spero che vi sia piaciuto.
XoxoS.

We bet you fall in love Sirius?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora