"Brian, sei tu? L'imitazione della vecchietta che sbaglia numero ormai non mi incanta più!"...
Kevin era abituato agli scherzi telefonici del cugino nonché collega di lavoro Brian Littrell. Erano partiti insieme dal Kentucky molti anni prima per provare a sfondare nel mondo della musica sostenendo un provino per una nota casa discografica in cerca di nuovi talenti. Fortunatamente le cose erano andare bene e, insieme ad altri tre ragazzi, avevano messo su i "Backstreet boys", band pop che ormai da anni faceva stragi di cuori e di successi in tutto il mondo. Com'era possibile che quella Melissa non lo avesse riconosciuto...
"Kev, sei proprio noioso! Fatti una risata ogni tanto che non fa mica male, sai?"
Disse Brian ridacchiando mentre il cugino alzava gli occhi al cielo, era sempre il solito!
"Beh, caro cugino... Come mai ho l'onore di ricevere questa chiamata?"
"Stamattina mi hanno contattato dalla Music Press, vorrebbero che gli rilasciassimo un'intervista per il prossimo numero della loro rivista. Nick, Howie ed Alex sono d'accordo, tu che ne pensi Kev?"
Silenzio... La Music Press? Melissa...
"Vecchio, sei morto? Pianeta terra chiama il signor Richardson! Non mi sembrava una proposta così indecente..."
Kevin sobbalzó, come se si fosse risvegliato improvvisamente da un sogno e tentó di salvare la conversazione seppellendo i propri pensieri nell'angolino più remoto del proprio cervello.
"Ah certo certo Bri! Scusami ma stavo dando l'acqua alle piante ed ero un po' distratto... Alex stamattina è uscito presto e se n'è dimenticato... Per me va benone!"
Dall'altro capo del telefono si sentì una risata collettiva, Brian era con gli altri ragazzi e lo aveva messo in vivavoce, bastardo!
"Kev, stamattina le ho innaffiate eccone le piante, non mentire!"
Alex riusciva a malapena a parlare, ridevano tutti come matti, che figura!
"Ok, mi arrendo! È successa una cosa stamattina ma ve ne parlerò di persona. Ora pensiamo alle cose serie... Quando sarebbe questa intervista?"
"Domani alle 11"
Dissero in coro i ragazzi sghignazzando ancora ed infastidendo ulteriormente kevin, quei quattro erano davvero insopportabili a volte!
"Allora stasera siete invitati da noi ragazzi, così Kev ci racconta tutto, vero amico?"
Prendere casa con Alex era stato un grande sbaglio, almeno gli altri avevano pensato bene di vivere ognuno per conto proprio, pensó kevin mentre tentava di mantenere un tono pacato.
"Certo ma alla cena ci pensi tu Aj, d'accordo? Ora devo andare, ciao."
Quando Kevin era nervoso chiamava sempre Alex "Aj" forse perchè sapeva che quall'abbreviazione non gli piaceva più molto. Si prese il viso tra le mani e sospiró... Com'era
possibile che una ragazza vista per una manciata di minuti gli creasse così tanto subbuglio interiore? In fondo le donne non gli mancavano; la popolarità in questo lo aveva aiutato molto... Eppure...
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Un romantico pasticcio
FanfictionPuò un Lunedì qualsiasi trasformarsi nel Lunedì che cambiarà per sempre la nostra vita? Melissa lo scoprirà presto...