III

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-Haz, non è la prima volta che lo vedi in biancheria, datti un contegno!- sibila Niall al suo migliore amico. Il riccio però non lo ascolta, troppo impegnato a cercare di non sbavare appena Louis, sul palco, da le spalle al pubblico per tornare dietro le quinte. E' in momenti come questi che si chiede dove trovi la forza di volontà per non prendere il piccolo Louis, sbatterlo al muro e baciarlo finchè non ha più fiato. Non sapeva avrebbe sfilato in biancheria o si sarebbe preparato psicologicamente. Nessuno degli altri modelli lo colpisce come il suo Louis perché, dannazione, lui è perfetto! Dopo altre tre apparizioni del ragazzo dagli occhi blu, dove ogni volta Niall e Liam dovevano chiudergli la bocca per non fargli fare la figura del cretino, finalmente la sfilata finisce e lui può tirare un sospiro di sollievo, ma sa che è una pace temporanea. Appena lo vedrà al party dovrà di nuovo trattenersi. Si allontanano lentamente, seguendo il flusso di persone che attraversano l'uscita e si dirigono all'auto di Liam, una Lamborghini grigio scuro che passa abbastanza inosservata grazie alle altre auto che circolano in questo parcheggio. Partono prima di quasi tutti gli altri, ma ben presto si trovano bloccati nel traffico causato da un pesante incidente. Un camion ha travolto due auto, i vigili del fuoco spengono le fiamme scaturite dallo scoppio dei motori e c'è caos ovunque. Il locale dista più o meno quindici minuti a traffico scorrevole, ma in queste condizioni ci metteranno un'ora o più per arrivare. I ragazzi si guardano tra di loro, sconfitti, finchè il riccio non spalanca gli occhi e un pensiero gli balena in mente. Nicholas Grimshaw. Nicholas Grimshaw sarà al party insieme a Louis.

Louis si annoia abbastanza. E' a questa festa da mezz'ora, ha bevuto soltanto un drink, partecipato a conversazioni noiose con altrattante persone noiose. I suoi amici sono bloccati nel traffico, Liam l'ha avvertito con un sms raccomandandogli di far attenzione (cosa potrà mai succedere lui non se ne capacita) e ora sta intrattenendo una conversazione su non ricorda nemmeno lui cosa con la bellissima Eleonor Calder, modella di punta di Vogue. Passano così altri dieci minuti, quando poi una voce familiare e troppo vicina al suo orecchio lo saluta.

-Ciao Louis!- la voce di Nick lo fa rabbrividire, il suo fiato caldo nell'orecchio non è una cosa piacevole, ma si sforza di sorridere.

-Ciao Nick, ti diverti?- chiede per educazione. L'altro annuisce e con una scusa abbastanza banale lo trascina via dalle grinfie di Eleonor.

-Ti vedevo abbastanza in difficoltà e conoscendoti, saresti stato troppo dolce per dire a quella ragazza di tenere la bocca chiusa- dice senza preamboli e facendo segno ad un cameriere di fermarsi per prendere due flûte di champagne. Louis accetta quella che il ragazzo gli porge con un sorriso, ma ancora non ha aperto bocca. Si sente stranamente a disagio e non vede l'ora che arrivino i suoi amici, ma proprio non riesce ad impedire a Nick di trascinarlo verso l'esterno dove è situata una piscina con delle sdraio. Sono praticamente soli, l'aria è stranamente fresca e gli si forma la pelle d'oca sulle braccia. Lascia il bicchiere mezzo pieno su un ripiano di marmo e si avvicina alla piscina lasciando che lo sguardo corra a soffermarsi sulle bellezze di quel posto. Sente il calore di Nick dietro la schiena, ma non si volta. Questo gli si affianca e gli porge di nuovo il calice che aveva precedentemente posato. Rifiuta gentilmente, ma Nick insiste.

-Andiamo, dobbiamo brindare! Sei stato favoloso durante la sfilata! Hai sentito che applauso appena sei uscito?- chiede porgendogli di nuovo il bicchiere che stavolta accetta –Brindo a te Louis, uno dei modelli più famosi della nazione!-

I bicchieri tintinnano leggermente e Louis prende un sorso dal suo calice. Il ragazzo continua a parlare, ma il più piccolo non lo sta realmente ascoltando, si limita ad annuire e sorseggiare ogni tanto lo champagne che stranamente gli sta facendo uno strano affetto. Sente le ginocchia deboli e una sensazione di calore alla pancia. La pelle è stranamente sensibile, come se sentisse ogni alito di vento, ogni filamento di tessuto e i capezzoli cominciano quasi a dolere. Ingoia a vuoto, la bocca improvvisamente secca mentre si siede lentamente a terra.

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