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Niall e Liam arrivano proprio nel momento in cui entrambi sono appena usciti dalla doccia. Si sbrigano a mettersi dei vestiti e scendono di corsa le scale ridacchiando come ragazzini. Vanno ad aprire insieme, mano nella mano e lo sguardo dei loro migliori amici passa dalle loro mani intrecciate ai loro sorrisi ebeti finchè non scoppiano a ridere. Entrano in casa, Niall abbraccia con trasporto il più piccolo mentre Liam si congratula con Harry dandogli poderose pacche sulle spalle, poi si scambiano i ruoli. Raggiungono la cucina e il liscio comincia a preparare caffè per tutti. All'inizio era leggermente imbarazzato nel vedere i suoi amici pensando alle condizioni in cui l'avevano visto la sera prima, poi si è reso conto che non era colpa sua e che loro non l'avrebbero giudicato a prescindere. Va in salotto con un vassoio pieno di biscotti e su cui sono poggiate quattro tazze di caffè, posa tutto sul tavolino e va a sedersi sulle gambe del riccio.

-Credevamo che questo giorno non arrivasse mai! Dio, siete così carini insieme! Anzi, solo Louis è carino, Hazza sembra il solito figlio di puttana, ma è tutto così bello! Non sono carini Lee?- Niall e il suo sproloquio fanno ridere tutti, ma alla fine il moro gli da ragione.

-Ce ne avete messo di tempo, ma finalmente ve ne siete resi conto! Siete perfetti insieme, davvero!-

I due giovani si guardano negli occhi e arrossiscono, ma nessuno può fermare il sorriso felice che compare sulle loro labbra. Passano il pomeriggio chiacchierando ed evitando accuratamente l'accaduto della sera prima e quando Niall e Liam si congedano i due ragazzi si dedicano alle coccole sul divano. In quel momento niente potrebbe essere più perfetto. Si addormentato lì, stremati dalla maratona di sesso compiuta la mattina stessa e non si svegliano prima della mattina dopo. E' sempre il più grande a svegliarsi per primo, il suo orologio biologico ormai riconosce le ore quindi alle sette in punto i suoi occhi si aprono senza fatica. Con cautela prende tra le braccia il suo piccolo e lo poggia in una posizione comoda sul divano, non vuole farlo dormire su lenzuola completamente ricoperte di sudore e sperma. Va al piano di sopra intenzionato a fare una doccia e lascia che l'acqua calda scenda e riempia di vapore l'immenso bagno prima di lasciarsi andare all'interno. Il getto forte dell'acqua gli impedisce di sentire i passi che il più piccolo compie e si rende conto della sua presenza soltanto quando questo apre la porta della doccia permettendo ad aria fredda di entrare all'interno. Il piano doccia è immenso, il piccolo fa cinque passi prima di arrivare alle spalle del maggiore, avvolgere le sue piccole braccia intorno alla sua vita e premergli un bacio tra le scapole. Le sue piccole mani accarezzano piano il torace muscoloso e la pancia piatta dell'altro. Le dita tracciano i segni degli addominali che si contraggono al passaggio e sorride contro la sua schiena mentre il respiro di Harry diventa più pesante man mano che le sue dita si avvicinano all'erezione quasi del tutto sveglia. Col il palmo della mano sfiora ripetutamente la sua punta facendolo sospirare di piacere e aspettativa, quando decide che è abbastanza la prende nel palmo della mano che quasi non la contiene. Comincia con movimenti lenti volti a torturare il maggiore che ha le mani poggiate al muro di fronte, la testa china e quando decide che l'erezione è pronta abbastanza si ferma e gli si posiziona di fronte. Si lascia cadere sulle ginocchia guardandolo in quegli occhi verdi nei quali balena un lampo di sorpresa e malizia. L'erezione è ad un passo dalle sue labbra e non vede l'ora di scoprire che sapore abbia quella parte del suo corpo. Un guizzo della sua lingua sul glande arrossato scatena mille brividi in Harry, insieme ad un gemito di godimento da parte del ragazzo in ginocchio. Senza preavviso ingloba la punta e succhia piano roteando la lingua, tirando fuori un imprecazione al riccio che gli mette una mano tra i capelli. Lo aiuta a tenere il ritmo e quando sente il calore della bocca del minore su tutta la sua lunghezza, insieme alle sue piccole mani che gli stringono le palle, gli occhi gli si rovesciano all'indietro. Dopo qualche attimo si decide ad ingoiare a vuoto e abbassa lo sguardo, pentendosene un secondo dopo. Louis lo sta guardando con i suoi zaffiri lucidi di piacere e sforzo, le guance rosse e le labbra che scorrono senza tregua sul suo cazzo. Rimane incantato dai suoi zigomi e dal modo in cui le guance si muovono quando succhia e la sua mano va involontariamente ad aumentare il ritmo mentre lo tiene per i capelli.

-Cazzo bambino, la tua bocca è fatta per questo...- mormora con voce spezzata. Per tutta risposta il ragazzo incava di più le guance e succhia più forte. –Si piccolo così, come sei bravo... Sei un bravo bambino solo per me, prendilo tutto!-

Mentre parla vede la mano di Louis andare al suo membro e cominciare a toccarlo velocemente, questa è la sua fine. Lo stomaco gli si contrae e –Louis lasciami, voglio venire sul tuo splendido viso innocente...-

Bastano queste parole a convincere il ragazzo che lo lascia andare con un sonoro pop. Non ferma la mano sul suo membro e guarda incantato il polso di Harry che si muove a scatti intento a masturbarsi. Lo guarda di nuovo, tira fuori la lingua e la appoggia giusto sotto la sua punta permettendo al ragazzo di schizzare su di essa e su tutto il suo viso. Il –Louis!- strozzato del riccio è abbastanza per farlo riversare nella sua mano mentre ingoia il liquido del riccio che gli è colato sulla lingua. Respirano entrambi con affanno, ma Louis non si tira indietro quando, dopo aver raccolto con la cappella gli schizzi di sperma rimasti sulle sue guance, Harry gli ordina di aprire la bocca e pulirlo. Una volta finito, con le gambe ancora tremanti, si alza e gli getta le braccia al collo. Si lascia baciare con trasporto, un bacio interrotto da sorrisi che non vogliono saperne di spegnersi e parole che non riescono ad uscire complete dalle loro bocche, ma sanno che tutto andrà per il verso giusto e questo, per il momento, gli va più che bene. 


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