Capitolo 2

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Grace decide di continuare a leggere la storia della bella e la bestia in camera sua.
Sale le scale,apre la porta della sua camera e la chiude dietro di sè.
Prende il libro dalla libreria e si siede sul letto.

Belle e Tremotino erano nella carrozza di quest'ultimo e si stavano dirigendo verso il suo  castello.
La ragazza guardava il paesaggio che la circondava e pensava alla sua famiglia e ai suoi amici che non avrebbe mai più rivisto.
Arrivati a palazzo,Tremotino le fece segno di seguirla dentro,attraversarono un enorme salone e Belle chiese -Do..dove mi state portando?-
-chiamiamola la tua camera- rispose semplicemente l'uomo.
Arrivarono nei sotterranei,Tremotino aprì una porta e Belle esclamò - la mia camera?-
-Suona meglio di sotterraneo - disse Tremotino spingendo la ragazza all'interno e poi richiudendo la porta.
-Aprite! Non potete lasciarmi qui mi sentite!- urlò Belle da dentro,battendo contro la porta. Tremotino se ne andò con la sua classica risatina.
Belle si guardò intorno in quella piccola stanza c'erano solo una specie di giaciglio che sarebbe dovuto essere un letto,un piccolo tavolino e un armadio in legno tutto rovinato.
Le venne subito nostalgia di casa sua,il caminetto acceso nel salone,l'acqua calda dove fare il bagno,la sua amata biblioteca,le lacrime cominciarono a scorrerle lungo il viso,si gettò sul letto con il volto tra la mani e cominciò a  piangere. Fu interrotta dalla porta che si apriva,alzò lo sguardo e vide Tremotino che la guardava in modo strano a parer suo,non era uno sguardo cattivo o altro sembrava quasi dispiaciuto.
-Asciugati le lacrime e vieni in salone che ti spiego le tue mansioni- le disse per poi uscire di nuovo,la ragazza si alzò in piedi,si sciaquò il viso con la poca acqua gelida che si trovava in un catino sopra la mensola.
Uscì e si diresse verso il salone dove Tremotino la stava aspettando seduto sull'enorme divano rosso. La stanza era molto grande e spaziosa,c'era un bel caminetto acceso poi un divano con delle poltrone vicino e anche un lucido  tavolo lungo in legno scuro con molte sedie attorno. Il salone e tutto il castello era  caratterizzato da enormi finestre coperte da grosse tende scure che arrivavano fino al pavimento.
-Mi servirai i pasti,pulirai il castello oscuro,mi porterai la paglia fresca quando sarò all'arcolaio e laverai le mie vesti- le elencò Tremotino
-Come desiderate- rispose Belle.

Alcuni giorni dopo

Belle stava piangendo nel sotterraneo  sentendo la mancanza di casa ma venne  interrotta da Tremotino che entrò e esclamò - quando hai deciso di venire a lavorare per me non pesavo che la tua famiglia ti sarebbe mancata così tanto -
la ragazza si alzò,gli si avvicinò e disse - mi sono sacrificata per loro è ovvio che mi manchino,voi bestia non potete capire-
-certo certo ma i piagnistei devono finire! Piangi ogni notte per me diventa impossibile filare! Ecco prendi- rispose facendo apparire con una nuvola viola un cuscino beige dai bordi d'orati.
-Per me?- chiese Belle
-non sono così mostruoso non credi?-
-grazie così magari potrò dormire un poco-
-no no non è per dormire è per soffocare i singhiozzi così io posso lavorare ! -le disse l'uomo.
Vennero interrotti da un rumore di vetri che si infrangono,corsero subito a vedere e trovarono un uomo con in mano un arco e una faretra sulla spalla che rubava una bacchetta magica,Tremotino allora esclamò - sei sicuro di volerlo fare?-
-piuttosto sicuro - rispose l'uomo
-se non sai usare quell'arco per te si metterebbe male-
-correrò il rischio- disse l'uomo riponendo la bacchetta nella faretra.
-Sai cosa può farti quest'arco,non sbaglia mai il bersaglio - continuò l'uomo
-devi prima prendermi- biascicò Tremotino scomparendo e ricomparendo varie volte in punti diversi, alla fine l'uomo scoccò una freccia che colpì Tremotino in pieno,Belle corse in avanti spaventata,l'uomo fece per uscire ma Tremotino riapparì davanti a lui togliendo la feccia restandone indenne
-Ma non lo sai?La magia ha sempre un prezzo e nel tuo caso sono io- disse infine Tremotino.

Tremotino aveva rinchiuso l'uomo per poi torturarlo,lo legò con delle catene nelle segrete  e uscì.
Belle allora chiese a Tremotino - tutto questo solo perché ha cercato di rubare una bacchetta magica? -
-No perché ha cercato di rubarla a me,il Signore Oscuro. Chi fa una cosa del genere viene torturato,lo sanno tutti- rispose Tremotino
-Davvero?No non lo sanno tutti-
-allora lo sapranno quando troveranno il corpo- disse uscendo.
Belle allora corse nelle segrete e liberò l'uomo
- andate,sbrigatevi tornerà presto-
-ma lui...lui ti ucciderà a meno...a meno che ora non scappi con me- le disse l'uomo preoccupato per la sorte di quella giovane ragazza
-non posso scappare,ho fatto un accordo con lui per proteggere la mia famiglia e il mio regno se ora scappassi probabilmente io sopravviverei ma loro di certo no-
-allora ti auguro buona fortuna-
-grazie ora andate- disse lei indicando l'uscita e l'uomo scappò.
Tremotino tornò e quando video che l'uomo era scappato urlò -Belle! Belle! Il ladro dov'è?-
-Andato. L'ho lasciato andare- rispose lei che stava leggendo l'unico libro che si era portata da casa.
-Cosa?-urlò Tremotino
-era un ladro!- continuò
-questo non vi dà il diritto di ucciderlo-
-mi dà tutto il diritto invece !- tuonò lui.
-Oh fammi indovinare tu credi che sia un eroe vero?Rubare da me per qualche nobile causa!No tu leggi troppi libri mia cara- disse facendo sparire il libro della ragazza.
-Ecco così smetterai di riempirti la testa con delle sciocchezze! - tuonò
-Non l'ho di certo liberato per quello che ho letto nei miei libri,ho visto del buono in lui, quell'uomo voleva solamente salvarsi la pelle- rispose Belle
-ma lui è scappato con molto più della sua vita- affermò Tremotino indicando il porta bacchetta vuoto.
-Ci deve essere una spiegazione,noi non sappiamo a cosa gli serviva-
-le persone che rubano la magia non hanno mai buone intenzioni! - replicò lui
-no no non si può sapere cosa c'è nel cuore di una persona finché non la si conosce veramente- disse Belle.

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