Un'incontro inaspettato

C A P I T O L O 15

||punto di vista di Katy||
Ieri pomeriggio ho visto una scena che avrei preferito non vedere. Nate teneva per mano Sarah, quella puttana. Non ho voluto dire nulla a Sophia, deve essere lui a raccontargli tutto.

||Sarah||
Nate mi ha baciata e io ovviamente ho ricambiato. Spero che non finisca qua è che quella Sophia di Levi per sempre cazzo. Non la sopporto ahhaha.

||Sophia||
Scrivo a Nate. Non risponde. Sono le 10,00 e il messaggio é delle 09,45. Visualizza. Non risponde. Cambia la foto del profilo che aveva con me e ne mette una sua. Il suo stato è "S💖". Non se preoccuparmi o no. Però non mi piace che non risponde. In preda al panico e alle lacrime noto che ha tolto dai social tutte le nostre foto. Che cazzo succede. Mi do un pizzicotto per assicurarsi che non sia un sogno, anche se lo vorrei. Lo chiamo. Non risponde. Sono ancora in pigiama e non ho nemmeno fatto colazione. Apro l'armadio e indosso dei vestiti a caso,mi lavo i denti e lego i capelli in una cosa alta. Non mi trucco nemmeno, non ne ho voglia.
Cammino, passi lenti e pesanti. Casa sua sembra allontanarsi sempre di più e quasi ho voglia di tornare indietro. No, non posso...non questa volta!
Raggiungo casa sua. Deglutisco e suono il citofono. Vedo che si sporge alla finestra per vedere chi é e non si muove. Rimane li, immobile a guardare.
Scavalco il cancello e busso alla porta. Scende e mi grida da dentro che non lo farà. Urlo, grido, sto per sfondare la porta quando finalmente mi apre. Ho gli occhi inniettati di sangue e lacrime. Chiedo spiegazioni e lui si limita ad un "tra noi é finita!". Chiedo spiegazioni, un perché a tutto ciò; ma niente, non dice niente.
A quel punto me ne vado. Faccio fatica a camminare dritto ho la vista sfocata dalle lacrime. Ho paura di essere investita. Mi fermo. Mi accascio a terra e piango. Piango come se non ci fosse un domani. Urlo, urlo di rabbia di tristezza e di odio. É possibile amare una persona e dopo pochi minuti odiarla? Si é possibile mi ripeto in testa. Andava così bene tra noi. Tutto era perfetto, avevamo appena festeggiato due anni insieme. La canzone, la collana. La collana! La strappi dal mio collo e il mio primo istinto é quella di lanciarla ma la mia mano si ferma quasi come se non volesse far scacciare quel ricordo, come se fosse troppo importante. La metto un tasca e mi racchiudo continuando a piangere. Ad un certo punto due braccia mi tirano su. É Aaron. Mi guarda e mi abbraccia come se avesse capito tutto. Mi fa sedere in braccio a lui e mi ascolta. Mi tiene stretta a lui in un abbraccio che mi conforta. Mi accompagna a casa lo ringrazio mi metto sotto le coperte. É ancora presto per dormire sono sole le 16,30 del pomeriggio. Me ne frego, sto per addormentar mi quando mia madre mi chiama dal piano inferiore.