CHAPTER 3.

21 2 0
                                    

CHAPTER 3.

Irene iniziò a correre dopo quell'affermazione, non poteva essere che qualcuno la conoscesse. Sperava che nessuno la stava seguendo, si girò un attimo e non trovò nessuno; sospirò pesantemente e si sedette nel retro del college dove c'era un giardino pieno di fiori: dai tulipani,alle rose e per finire ai gigli. Raccolse le rose rosse -le sue preferite- e né annusò, amava i fiori le ricordava la villa e la sua casa. Sentiva un po' la mancanza dei suoi genitori ma non lo ammetterà mai; si sdraiò sull'erba e guardó il cielo che era azzurro con qualche nuvole sparse nel cielo. Natalia, iniziò a cercare la sua amica, non riusciva a trovarla perché voleva parlare con lei e capire che cosa stava succedendo; arrivò nel retro del college e iniziò a cercarla, la trovò sdraiata sul prato mentre teneva la testa tra le sue mani, si avvicinò lentamente alla ragazza e si inchinò verso di lei;

"Ehi che succede?" la ragazza alzò lo sguardo verso di lei

"Niente, niente" disse guardando tutto tranne che la bionda.

"Se c'é qualcosa che non va dimmelo io sono qua pronta ad ascoltarti" la mora annuisce e si sente cosi male per aver mentito alla sua nuova e unica amica. Natalia, invece, sospirò e guardò il cielo.

"Sai non é bello sapere che dall'altra parte del mondo ci potrebbero essere i tuoi veri genitori"iniziò Natalia, Irene rimase confusa a quello che stava dicendo e la guardò mentre una lacrima scese lentamente lungo il volto di ella.

"Cioé?" disse confusa

"Beh, io sono italoamericana e i miei genitori hanno abbandonato me e Matthew nella strada. Sono stata male perché nessuno di loro ci ha cercato."disse tra le lacrime, Irene, la abbracciò anche se lei non poteva capire quello che stava provando la bionda ma,comunque, si sentiva in dovere di abbracciarla e di farle capire che lei non se ne sarebbe mai andata.

"É brutto vivere senza un genitore" continuò

"Io non so cosa si prova ma deve essere davvero brutto."disse

"Ma...ora devi stare tranquilla ci sono io."un sorriso si impossessò nelle labbra di Natalia, felice di aver trovato un'amica come Irene. Ella, vedendo che l'aveva fatta sorridere iniziò a sentirsi in colpa perché le stava mentendo e non avrebbe dovuto farlo.

"Andiamo in discoteca?"
----
Questo é il capitolo 3 speriamo vi piaccia. Perdonateci se é corto. Votate e commentate per sapere cosa vi piace o cosa non vi piace.
Alla prossima.
J.D.N.

"CHANGES LIFE"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora