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Mancavano 5 minuti all'uscita e pioveva piú forte della mattina stessa.
Cosí io, Giada e Dyl prendemmo i nostri ombrelli e ci preparammo ad uscire come i nostri compagni.

Il suono della campanella fece fiondare automaticamente tutti fuori. Noi uscimmo dalla porta posteriore mentre altri nostri compagni,tra cui Stefano,Vale e Paolo,dalla porta principale piú avanti.

Aprimmo gli ombrelli subito fuori,come la maggior parte degli studenti. Altri,senza ombrello,correvano in cerca di un riparo o stavano sotto l'ombrello di un amico.

A causa della pioggia il fiume che abbiamo vicino alla scuola si era alzato. C'é un piccolo percorso da fare per arrivare alla strada dove si passa proprio sopra il fiume,separati dal vuoto da una ringhiera. In quel tratto di marciapiede mi venne la geniale idea di guardare giú. E io ho le vertigini. E..bene..immaginate..

Appena mi sporsi un pò per guardare,mi sembrava che tutto si muovesse. Persi l'equilibrio e per un momento avei l'impressione di cadere nel fiume. Ma per fortuna qualcuno mi prese mettendo il suo braccio attorno alla mia vita e prendendo l'ombrello con l'altra.

Era Stefano.

Mi disse:'Devi stare piú attenta,non ci sarò sempre io a salvarti'.

Gli risposi:'Grazie..posso fare qualcosa per..per ringraziarti?'

'Ehm prima cosa camminiamo che se no il pullman parte.Potresti portarmi sotto il tuo ombrello fino al mio pullman già che ci sei'

Annuii. Lui prese l'ombrello dalle mie mani e lo mise un pò piú in alto per proteggersi anche lui dalla pioggia.

Mi aveva salvato la vita. E non sapevo come ringraziarlo. Se non ci fosse stato lui sarei caduta nel fiume , e forse non sarei piú tornata.

Fatto sta che Dyl e Giada erano già quasi arrivati alla stazione dei pullman e non avevano visto nulla di ciò che era successo e io non gli avrei detto niente.

Che amici eh? Stavo per morire e non si sono neanche accorti che non ero con loro.

Menomale che c'era Stefano.

La pioggia di JaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora