Nemica e voce interna

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-Alice⬆-
Quando scesero di sotto il campanello suonò e il riccio andò ad aprire seguito da Virgo e Bet.
Quando aprí la porta, Virgo stava per diventare come prima: era la ragazza troia di stamattina, ma si era cambiata: aveva una canottiera a striscia nere e rosse, una minigonna che lasciava spazio all'immaginazione e degli stivali con tacco a spillo rigorosamente neri e i capelli rossi raccolti in una coda alta.
"Harry tesoro!" Gli saltò addosso e il poveretto ( n.a.: si fa per dire, lui non è povero ) la prese per puro caso. "Cosa ci fai qui Alice? (si legge Alis)" Se non fosse per la Modest, lui l'avrebbe già lasciata. "Che c'è Harry, non posso venire a trovare il mio ragazzo?" Eh già, la troia era la ragazza di Harry. Sottolineò la parola ragazzo e guardò con un sorrisetto Virgo. "Cara Virgo, Harry è mio. Harry, sai cosa ha fatto la figlia di Satana oggi?- Harry strinse i pugni e la guardò male. Virgo sperava non dicesse niente- Mi ha fatta sbattere contro il muro della classe senza toccarmi, solo puntandomi un dito contro! È un pericolo! Ma non capisci che devi sbarazzartene subito?"

Lei è una tua nemica, uccidila. Una voce parlò nella testa di Virgo. Chi sei? Chiese.

Lei è una tua nemica, uccidila.
"Ma non lo capisci che ci e ti farà del male? E inoltre e anche troia, oggi già ci provava con McCarty!" Virgo si sentiva ribollire il sangue nelle vene, i suoi occhi erano completamente azzurri, l'occhio destro le faceva male.

Virgo calmati, è solo una troia. Cercò di calmarsi.
"Smettila di dire stronzate!- Harry urlò-Lei non è cosí!" "Ma cosa dici? Adesso ti metti dalla parte di Satana Baby?" Si sentirono dei passi allontanarsi, salire le scale e una porta chiudersi a chiave.

Calmati, sta succedendo di nuovo.

Lei è una tua nemica, uccidila. Ancora quella voce. Virgo si tirò i capelli frustrata e iniziò a dire BASTA sempre piú forte finchè non iniziò a piangere mentre la voce ripeteva sempre la stessa cosa. Sentí dei passi pesanti. Harry. Non poteva vederla in quelle condizioni e scappò dalla finestra del bagno volando. Sto volando? Lei non sapeva che poteva volare.

Volò in un prato nella periferia piú distante da Londra dove scorreva un ruscello e vi si affacciò specchiandosi: i capelli erano normali, ma gli occhi erano ancora azzurri e continuava a far male quello destro, ma non vedeva niente. E aveva due ali grigio scure. Che le stava succedendo?

Harry intanto, sbatté fuori di casa Alice e salí le scale al piano di sopra fino ad arrivare davanti alla porta del bagno che era chiusa. Provò a bussare e, non ricevendo risposta, sfondò la porta e vide solo la finestra aperta. "Ha volato" la voce di Bet era incredula. "Cosa?" "Lui l'ha fatta volare. Giuro che se trovo quella lì la uccido" e non scherzava. Harry si appoggiò al lavandino con le mani guardando in basso.
"Alice è stronza, manipolatrice e tante altre cose poco carine, e se non fosse per la Modest l'avrei lasciata su un ciglio della strada a fare quello che sa fare bene: la troia"
Lui e Virgo la pensano allo stesso modo, e da adesso anche io.

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Come ritorno a casa? Ora sono completamente normale, ma l'occhio destro brucia troppo, ma non vedo cosa lo faccia bruciare.

Dopo aver cantato tutte le canzoni possibili e immaginabili, i suoi occhi erano rosso normale, ma l'occhio e la voce persistevano ancora.
Perché non l'hai uccisa?

Non posso, non voglio uccidere la gente.

Sarà il tuo destino. La voce rise, una risata che fece gelare il sangue alla ragazza.

Basta...voglio andare via di qua e tornare da Harry

Allora fatti predere dalla collela e vola.

No! Va via. Non ricevette piú risposta. Ormai era quasi notte e lei e la volta celeste di notte erano migiori amiche. Virgo aveva notato che dalla finestra della sua camera la luna era sopra la casa perpendicolarmente.

Camminò per almeno un'ora e mezza e finalmente arrivo davanti al cancello con le lacrime agli occhi per la felicità. Suonò al citofono e subito una voce rispose. "Chi è?" era Harry. La sua voce era trise e arrabbiata.
"Sono Ví"

Ad Harry bastarono quelle parole per correre fuori, aprire il cancello e stritolare Virgo in un super abbraccio. Virgo bagnò la maglietta ad Harry e lui la strinse piú forte a sè. "Stai bene?" Lei annuí. "Vieni, andiamo dentro."

Virgo||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora