7-Inciampando.

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Sto per arrivare al 18esimo.
È il compleanno di Matteo.
Io ci vado perchè è un mio vecchio amico, ma per il resto conosco solo Alex e Alberico, che poi non mi cagheranno tutta la sera.
Alex è suo cugino e Alberico...beh ci è andato a scuola insieme.
Chi non è stato in classe con lui?
È stato bocciato 3 volte, cambiando ogni volta scuola.
Alla nostra scuola è stato per 2 anni, lo considera un record. :')
Chissà se Jane lo sa..
Appena arrivo suono alla porta, fatta di un vetro che pare uno specchio, e mi sistemo il vestito.
Se ci fosse stato mio padre mi avrebbe gia detto "dove vai vestita così?".
In effetti il vestito rosso è un po corto, ma accettabile.
Almeno per una 15enne.
Mi apre Matteo.
Lo saluto: è elegante come sempre.
Entro e mi metto seduta.
Sono le 23 e sono gia tutti ubriachi..
Mi sto un po annoiando, insomma sono tutti amici qui, e io sono da sola.
Mentre mi accendo una sigaretta mi sento un peso sul piede.
Alzo gli occhi e vedo qualcuno che inciampa sul mio piede, poi cade.
"Oddio scusaa"dico.
"No no, sono io il cretino che non guarda dove cammina".
Si alza e mi guarda.
Oh dio.
Ha gli occhi di un marrone chiarissimo, i capelli castani.
Quant'è bello.
"Comunque io sono David" mi dice.
Io gli sorrido.
Lo fisso.
Fisso i suoi occhi.
Sono bellissimi.
Lui è bellissimo.
.
.
"E tu seii..."
Io lo guardo ancora poi realizzo di essere stata molto tempo a guardarlo.
Troppo.
"Oh scusa, mi chiamo Giorgia"
Figura di merda: fatta.
Mi sorride.
Oddio ha sorriso.
Che cazzo di sorriso che ha.
Se ne va ridendo.
Ore 02:10
Me ne torno a casa, tanto non c'e nessuno con cui parlare.
Mi fumo una Camel mentre mi incammino.
"Però, simpatico quello."dico fra me e me.
"Cazzo se era figo.
Chissà di dove è.
Devo avere il suo numero.
David.
David.
David.
Bel nome."
E torno a casa con quel nome in testa...

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