Le scrivo o me ne sbatto?

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Arrivai a casa, ancora scosso dalla botta subita. Sentivo già le grida di mio padre che, nonostante la mia discreta altezza e la mia età, mi facevano sentire piccolo piccolo. Spensi la macchina, facendo attenzione a non aprire lo sportello sul ciclista di turno dei famigerati film comici. Di soppiatto, manco stessi andando a compiere qualche atto illegale, scesi dall'auto. Persino gli alberi avevano la faccia di mio padre e...

<<Buongiorno Luca!>>

AAAAAAAAAA CHE CAZZ...<<Ah, signor Vaiola, salve...ehm..scusi l'urlo ma..niente, lasci stare..buongiorno>> "Mi stai pure sul cazzo perchè non posso manco suonare la chitarra ad un volume decente e che mi faccia scaricare"

Un poco perplesso, il signor Vaiola, mi rispose con un cenno ed uno sguardo del tipo "Ti romperò quell'affare del diavolo"

e puntualmente risposi con un "E' più probabile che schiatti prima di mettere le mani sulla mia chitarra"

Dopo questo intenso scambio di sguardi, degno di un film romantico, mi avviai sulle scale che sembrarono infinite. Eccomi arrivato davanti alla porta blindata. A molti poteva sembrare la porta dell'armadio delle cronache di Narnia, io speravo invece di aprire la porta e oltrepassare la Frontiera del Turkmenistan. Bussai alla porta eh...<<CIAO PAPA'>> il padre di Luca non ebbe il tempo di rispondere con un tono perplesso che sbaaam, luca lo abbracciò fortissimo. <<Luca, potresti allentare la presa? Mi stai stringendo talmente tanto che potrei denunciarti per tentato omicidio>> una volta allentata la presa ed essersi ricomposto, continuò dicendo

<<Ma..Luca..mhh..la macchina è stata usata per un demolition derby, per caso?>> Luca, si fece piccolo piccolo e rispose <<..mhhh...no, perchè..>>

<<LUCA...cosa hai fatto alla macchina?>> 

<<Niente pà..lo giuro su ...ehm..non so veramente...posso giurare su Tommaso?>>

Tommaso, il fratello più piccolo di Luca, si girò e disse <<Al posto che giurare sui tuoi parenti, faresti meglio ad imparare a guidare, coglione. Ti ho visto al semaforo mentre andavo a piedi da Pier>>

La faccia del papà di Luca ricordava un peperoncino messicano, un po' meno baffuto ma molto incazzato per non aver passato la frontiera.

<<Pà..ti giuro che non è nien>>

<<COSA HAI FATTO?!>>

<<Niente! Cioè, qualcosa di piccolo! Cioè, un graffietto è anche tenerello!!>>

<<Tenerello, un graffietto? Ma cosa stai dicendo? Stai diventando imbecille ed ancora non ti ho tirato una sberla...iniziamo bene. Ma il tuo corpo, oltre a bruciare gli zuccheri, brucia anche i neuroni?>>

<<Si, talvolta si mettono anche a fare il falò con i marshmallow!..Comunque, papà..una deficiente non ha visto che stavo cambiando corsia per via del traffico e le ho leggermente devastato la ruota..>>

<<La ruota?? Distruggi una ruota e pensi che la macchina possa uscirne con un graffietto? Complimenti per l'accurata analisi delle proporzioni dei danni!

<<No, pà..era una bicicletta e l'ho anche abbastanza rotta..mi sa che dovrei pagarle i danni>>

<<Io non ti pago i danni e la mia mercedes non la prendi più..>>

<<Grazie pà, ti voglio bene anche io. E comunque, Tommaso, il coglione non ti scarrozza più quando devi uscire il sabato sera. Ti attacchi al cazzo ed i tuoi amici vai a trovarli a piedi!

<<Stronzo!>> disse Tommaso

<<Mamma come pullula di amore questa famiglia. Meglio salvarmi il numero del 113 che qui prima o poi rischio che mi ammazzino!>> Concluse Luca ridendo

Può, una ruota, cambiarti la vita?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora