Meglio che non torni a casa, và

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<<

Everybody wants to go to Heaven
But nobody wants to die
I can't fear death, no longer
I've died a thousand times

>>

Un faro mi illuminò fortissimo, manco fossi l'arcangelo Gabriele

Presi fiato ed urlai

<<Throw me to the flames
Watch me burn!
Set my world ablaze
Watch me burn!>>

La folla intorno urlava come non mai. Ero lì, sul palco con Oliver Sykes. Le luci, il fumo ed il sudore erano forte. Mi ritrovai una Esp Ltd 1000 Deluxe e quasi ancora non ci credevo. Era come se fossi il secondo cantante dei bring me the horizon ed, ancora una volta, capì che dovevo godermi ancora il sogno perchè sarebbe durato sicuramente poco, visto la CASUALITA' nello svegliarmi proprio sul più bello.

Bip bip bip

<<Santa sveglia, proprio ora..no..dio santo..>> Ancora una volta, Luca si era andato a coricare con il suo fedelissimo mp4 pronto ad accompagnarlo verso una notte tranquilla ma come al solito, si era addormentato con il metal nell'orecchie (Fenomeno da studiare scientificamente, non credo possa essere possibile).

"Non mi alzo..oggi c'ho sonno. Questo piumone è un bunker, nessuno mi caccia fuori da qui"

<<LUCAAAAA>> Gridò una voce maschile dalla cucina, evidentemente alterata per via dell'orario <<TI SBRIGHIIII??!! DEVI ANDARE A SCUOLA!>>

"Dio, che palle...cazzo, sono le 7:30" <<ARRIVOOOO>>

Con i capelli scompigliati, lo sguardo ancora addormentato, Luca si avvicinò allo stereo ed inserì "Teenagers" Dei my chemical romance, per poi andare a lavarsi. Prese un maglione, un paio di jeans ed il parka.

<<Luca, la colazione...>> disse il padre di Luca

<<Mi servirebbe la macchina, pà...no, grazie, non ho fame>>

<<Scusa, e la tua cosa sarebbe? Un triciclo?>>

<<Papà, la mia panda è un meraviglioso carro armato gommato ma..sai com'è Vale..devo andare con lei a pranzo "Dio, che palle" al cinese e vorrei fare una figura carina. Pà, lo sai che la mia panda è talmente oscena che si sta sgretolando la portiera..>>

Marco, il padre di Luca, ci pensò un po' su, anche se sapeva già la risposta

<<Guarda...io ti do le chiavi ma, se trovo solo un e dico UN graffio, ti taglio i viveri, andando a verificare che tu non riesca a mangiare manco alla mensa dei poveri, capito?>>

<<Si, pà, va bene ma non c'è bisogno di minacciarmi. Sappiamo che tutti che sono paragonabile a Michael>>

<<Si, appunto, diventerai come Michael..Jackson..e lui è morto. Capito? Ti voglio bene figliolo, mi raccomando la scuola>>

<<Tranquillo pà, a dopo>>

Luca diede un bacio a sua madre, comparsa sulla soglia della cucina ancora in vestaglia da notte, che gli fece una carezza e scomparì chiudendosi la porta alle sue spalle.

Scese le scale dell'enorme condominio e, proprio davanti al portone, con il tettuccio cabrio, color rosso fuoco e con i fari allo xenon, faceva capolino la mercedes del padre.

"Mamma se mi incidento oggi, farei meglio a sparire dalla circolazione. Anzi, fammi andare a controllare il costo dei biglietti per il Messico, non si sa mai. Inoltre, non potrei manco ancora guidarla per via della cilindrata..ma ehi, perchè mai dovrebbero fermare un barbuto 18 enne alla guida di un mercedes?"

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