Capitolo 25: Nuove rivelazioni

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"Logan, non mi aspettavo di vederti". Sento la voce venirmi meno e la gola chiudersi. Non posso credere che sia venuto qui per vedere me. I suoi occhi sono diversi da come me li ricordavo. Sono spenti, hanno perso quella scintilla maliziosa e quella fame di vita che li rendeva unici.

"Possiamo parlare?". Mi chiede speranzoso porgendomi il mazzo di fiori. Ha l'aria affranta e sembra esausto.

Prendo le rose che mi sta porgendo, tenendole in braccio come se custodissi un bambino. Tra me e me, so che non dovrei essere felice di questo gesto. Le azioni plateali sono sempre state il suo forte per ottenere quello che voleva. Forse non dovrei fidarmi, dovrei odiarlo e non dargli nemmeno la possibilità di parlare, ma non è la mia testa a decidere con lui, non lo è mai stata.

"Si, vieni, andiamo dentro".

Ci dirigiamo in silenzio verso l'interno. Logan rimane un passo dietro di me e mi segue lungo il grosso salone. Ci sediamo sugli stessi divani che occupavo poco prima in compagnia di mia madre.

Siamo uno di fronte all'altro. Logan è diverso dall'ultima volta che è stato qui. Ha un paio di jeans e una t-shirt con sopra un semplicissimo maglione grigio a girocollo. Ha i capelli morbidi ma è molto teso.

Tiene premute forte le labbra. So che lo fa quando è concentrato su qualcosa. Passavo ore intere a spiarlo mentre lavorava con la sua musica. Era bellissimo, ascoltava qualcosa nelle cuffie e poi suonava la chitarra, tenendo le labbra premute proprio come sta facendo ora.

 Non devo permettere alla mia mente di tuffarsi nei ricordi.  Ma Mi manchi stronzo.

"Che cosa sei venuto a fare qui?". Provo a mostrarmi fredda, ma non riesco a trattarlo con sufficienza. Vorrei farlo, ma non ci riesco.

"Kate, so che ho agito come un codardo. So di sembrare una pessima persona. E so che sarà difficile che tu mi creda. Ma ti giuro che le cose che mi hai sentito dire non le pensavo davvero. Te ne avrei parlato appena avessi potuto".

Parla lentamente e potrei giurare che sia sincero, ma ho sempre pensato di conoscerlo bene, e mi ha ferito. So che cosa sa fare con le parole e devo stare attenta a quello che mi dice.

"Ho smesso di crederti da quando mi hai ceduta per soldi e gloria. Sei praticamente sparito per tre giorni, senza una spiegazione. Sai come mi sono sentita quando ho visto la tua foto sul giornale? Ero preoccupata per te, e avevo così tanta fiducia in te, da piombare in tuta a casa di tua madre! E, come se non bastasse, in questa incredibile occasione, ti ho sentito acconsentire ad una matrimonio farsa". Prendo una pausa e sposto lo sguardo verso il pavimento. "Non mi hai mai cercata. Ho permesso che tutto il mio mondo fossi tu e tu mi hai lasciata. Mi sono sentita morire, Logan. Non avevo mai provato tanto dolore in tutta la mia vita".

Cerco di ricacciare indietro le lacrime, ma sento gli occhi bruciare e la vista offuscata.

Logan, si muove sul divano, agitato. Allunga un braccio per toccarmi ma poi ci ripensa e stringe la mano a  pugno, con forza. "Kate, ti prego guardami". Mi sta supplicando con la voce rotta.

Alzo la testa, e mi rendo conto che sta piangendo, come me. Non lo avevo mai visto piangere, nemmeno una volta.

"So quello che sembra, ok? Mi odio per quello che ti ho fatto. Ma l'ho fatto anche a me stesso perchè ti giuro Kate che non c'è stato un solo giorno in cui non ti abbia pensato. Ma sono stato travolto dagli eventi e non trovavo un modo per tirarmene fuori. Sapevo che stavo rischiando di rovinare la vita ad entrambi ma avevo bisogno di tempo per trovare una scappatoia".

"E l'hai trovata? Una scappatoia? Robert mi ha detto che tra due mesi ti sposi". Sbotto, inacidita. Questa è la cosa che mi turba di più. Per me è il punto centrale di tutta la storia. Ci sono un sacco di cose che vorrei sapere e altrettante che vorrei recriminargli, ma il fatto che presto sarà il marito di un'altra, mi tortura. Mi sento consumare dalla gelosia da settimane.

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