Quella notte, Matteo non riuscì a dormire. E se il giudice non avesse accolto la sua richiesta d'adozione? Non se lo sarebbe mai perdonato.
Bevve quattro caffè amari per non sentire la stanchezza, e due tazze thé con il latte per rilassarsi e lasciar scorrere le ore.
Guardò tre film demenziali su La 5
- in ordine: Amore 14, Tre Metri Sopra il Cielo e Ho Voglia Di Te - e si pose delle domande esistenziali come: "che ne sto facendo della mia vita?"Guardò Le Banane In Pigiama su Rai Yoyo e si chiese se fosse il caso di far scoprire a Dylan quel mistico aggeggio con il nome di 'televisione'.
E quando finalmente trovò un programma...di dubbio gusto, ma più carino delle Banane In Pigiama, il campanello di casa sua suonò.
Spense la tv, perché chiunque si stesse attaccando al campanello non meritava di guardare un documentario sulla riproduzione dei fenicotteri. Per carità, niente contro i fenicotteri.
« Julia? » Matteo spalancò la porta per assicurarsi che la sua amica fosse veramente sulla soglia di casa sua ad un quarto alle sei « che ci fai qui? »
« Non devi andare oggi in tribunale? » nella testa della ragazza balenò l'idea di aver sbagliato giorno « è oggi, vero? Non ho sbagliato? »
« No, non hai sbagliato, è oggi. Entra, fuori si congela » fece cenno all'amica di entrare in casa e si chiuse la porta alle spalle.
Julia si avviò in cucina, e alla vista di tazzine del caffè sparpagliate un po' per tutto il tavolino, si rimboccò le maniche e si munì di spugna e detersivo.
« Non devi... » anche se a Matteo faceva piacere; meno lavoro per lui.
« Tranquillo, mi fa piacere. Odio stare ferma e non fare nulla » aprì il rubinetto dell'acqua calda e si affrettò a posare le tazzine nel lavandino. « che stavi guardando? »
« Ohm... » Pensa Matteo, pensa. Il nome di un qualcosa di interessante, non il documentario sui coleotteri. No, fenicotteri. Va beh, è uguale « La Grande Bellezza »
« Da quando fanno La Grande Bellezza la mattina presto? » lo schernì lei, versando il detersivo sulla spugna.
« Okay, stavo guardando i fenicotteri e la loro passione per la riproduzione » Matteo riaccese la televisione, perché tanto ormai non c'era più niente da nascondere « ma guardalo! Che è quella gamba?! »
« Matteo... » Julia posò l'ultima tazzina sullo scola lavandino « credevo usassi quel tono di voce solo durante le partite della Roma »
« È così » precisò lui « ma questi cipperi di fenicotteri mi fanno salire il sangue al cervello »
« Cipperi? »
« Storia lunga »
« Capito »
« Se tutto va bene oggi... »
« Perché non dovrebbe andar bene? L'importante è che non ci sia Sabrina, perché altrimenti scappo dal tribunale urlando "ciaone" »
« ...se tutto va bene, voglio invitare gli zii di Dylan al ristorante a festeggiare. I miei saranno presenti, ma ho un po' paura di come reagiranno »
« E come dovrebbero reagire? » Julia si sedette sulla sedia più vicina a lei, dando le spalle alla finestra. Matteo le si accomodò davanti « ormai è tuo. A meno che tu non sia un drogato o un pedofilo, Dylan è tuo »
Matteo la guardò negli occhi, cercò di leggere il suo pensiero e passò in rassegna le proprie emozioni per poi trarre un respiro profondo. « Julia, devo chiederti una cosa »
« Dimmi »
« Lo dirò in fretta, perché non mi piace tergiversare, quindi perché non ti trasferisci qui? » il biondo fece una pausa per riflettere sulle sue parole e schiarirsi la voce « intendo...a te piace tanto Dylan, e a lui piaci tu. A me piaci, a te piaccio, quindi non vedo punti contrari »
« No, Matteo, che? Non puoi chiedermi di trasferirmi a casa tua da un momento all'altro! »
« Ci sto pensando da un po' in realtà...sai che bello vivere insieme? Sarà un po' come i weekend delle superiori, solo più week e meno end con un bambino di mezzo »
« Non... » Julia chiuse gli occhi e strinse i denti, per non perdere il controllo « ...non puoi paragonare i tempi delle superiori ad una possibile convivenza! Cosa succederà quando tu e Sabrina vi vedrete nella "nostra" casa? E se mai io avessi un uomo? No, Matteo, la tua proposta è assurda »
« Sai che Mateusz e David si sposano? Vogliono trasferirsi nella casa qua accanto » indicò il muro alla sua destra « non ti piacerebbe vivere accanto ai tuoi migliori amici? »
« Tuoi migliori amici, semmai »
« Alle superiori... »
« Basta con queste superiori! »
« ... »
« ... »
« ... »
« Non provare a baciarmi »
« E perché no? »
« Perché la Seconda Guerra Mondiale non è terminata con un bacio »
« Ottima osservazione »
« ... »
« Però io ti voglio baciare lo stesso »
« ... »
« ... »
« Non posso trasferirmi qui... »
« Certo che puoi »
« No, non posso »
« Sì »
« No »
« Devo baciarti ancora? »
« No »
« Io penso di sì »
« ... »
« ... »
« ... »
« ... »
« Ci provo. Ma se va male me ne vado. E quando ci sono io a casa niente donne. E... »
« E? »
Dylan sorrise. « Vi stavate baciando? Perché? Vi amate? »
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Dylan [IN REVISIONE]
RomanceLuigi Rufini è un agente di polizia in pensione, che per trent'anni ha amato il suo lavoro come pochi. Ha dimenticato la maggior parte dei suoi casi, ma non potrà mai dimenticare il primo, un omicidio plurimo in una villetta nella periferia di Torin...