Capitolo 6

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LUKE'S POV
Avevo paura che mi lasciasse in tredici un'altra volta,ero quasi tentato di salire in macchina e andarmene via,quando sentí una leggero schiaffo sulla mia spalla,era lei,era dannatamente lei..la ragazza irritante,sgarbata,maleducata che avrei dovuto conquistare per una stupida scommessa fatta con il mio migliore amico
-Dai Hemmings corri o Herbert ci sgrida-disse Beatrice incominciando a correre,anche se avevo un'instinto di andare lí e farla cadere a terra mi limitai e le corrersi dietro e a constatai che era incredibilmente veloce..certo,non era neanche molto alta e poteva infilarsi tra la gente e correre facilmente..arrivammo di fronte ad una bellissima Mercedes nera lucida.Quasi mi venne un colpo,rimasi un secondo a bocca aperta..non avevo mai visto una macchina così lussuosa.Un'uomo alto con dei grandi baffoni si avvicinò a me e mi tese la mano
-Buongiorno signor Hemmings,prego si accomodi-disse cortese Herbert aprendomi lo sportello dell'auto,quella giornata si stava facendo davvero interessante.
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-Ecco signorina siamo arrivati a St.George-disse la voce impostata e correttamente inglese dell'autista
-Herbert prendi le cose nel cofano-ordinò severa la ragazza,quasi fosse una reginetta di palazzo
-Subito-rispose con tono sottomesso il povero maggiordomo dagli occhi blu che senza fiatare eseguí gli ordini della ragazza odiosamente snob.La vidi entrare in quel vialetto buio,avevo ancora un mare di dubbi su quel posto..ma scacciai qualche pensiero maligno e mi affacciai alla finestra.Dopo una decina di minuti tornó con un piccolo sorriso davvero difficile da decifrare
-Herbert,sei un grande portaci a casa-ordinó la piccola Hitler mentre sbuffavo guardando fuori dal finestrino il paesaggio che incominciava a muoversi.
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Arrivammo davanti ad un'enorme villa,un grandissimo giardino colorato anticipava l'ingresso alla casa..era una casa estremamente raffinata,con delle travi all'ingresso di marmo scolpiti e le pareti color crema,davvero troppo imponente per 3 mocciosette e i domestici..ammirando piano piano mi ritrovai di fronte una grande porta color mogano
-Helena siamo noi-urló Beatrice davvero poco garbatamente e una graziosa signora ci spalancò un bel sorriso
-Prego accomodatevi ragazzi-disse la donna non curante dei modi della viziatella in felpa grigia,continuando a mantenere un sorriso gradevole.
La cosa che notai subito fu lo sfarzo della casa,era bella delicata e fine..insomma tutto l'opposto di casa mia,non che non mi piacesse,ma non ero abituato a tutto questo lusso.L'entrata della casa era piuttosto curata,vi era un divanetto classico ed un tavolino di vetro con tante cianfrusaglie.Ma ad interrompere le mie osservazioni furono delle vocine acute che probabilmente risuonavano dal piano di sopra..
-Bea é tornataa-due bambine biondine scesero velocissimente dalle scale e si precipitarono tra le braccia della ragazza.Qualcosa di inaspettato mi sorprese,il suo sguardo..non aveva più il viso da regina dei ghiacci ma più da regina del sole..che paragone idiota,ma era l'unico che in quel momento mi venne in mente guardando la scena, a Beatrice brillavano gli occhi e aveva un'espressione dolcissima che non le avevo ancora visto.A questo punto era ancora tutto da vedere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 12, 2015 ⏰

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