10.

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-Shh, Newt non fare rumore, i miei stanno dormendo.- sussuró Thomas al biondino che lo seguiva.
Aprí la porta d'ingresso e procedette lungo il corridoio buio.
Un rumore spiccó tra il silenzio e Thomas trattenne il fiato sperando che non fossero i suoi.
-Ops, scusa Tommy ma non si vede un accidente.- si giustificó Newt.
-Newt, vaffanculo, ho perso sei anni di vita! Ora sta' attento, ci sono le scale, se cadi io corro in camera e te la vedi tu con mamma e papá.- lo mise in guardia Thomas.
-Ha ha, si molto divertente, mi stai dando dell'imbranat..-
La frase si interruppe e Thomas si voltó indietro per assicurarsi che l'amico stesse bene.
-Si, esatto Newt, sei un imbranato. Ora alzati prima che i miei arrivino.- ridacchió Thomas aiutando il biondino a rimettersi in piedi e in tutta fretta raggiunsero la sua camera.
-Vuoi una mia maglia o dormi così?- chiese Thomas premuroso.
-Oh tranquillo, non serve, sto bene cosí.- disse Newt infilandosi sotto le coperte.
Thomas si cambió in fretta e andó ad accoccolarsi sotto le coperte, tra le braccia di Newt.
Il biondino gli lasció un bacio sulla fronte, augurandogli la buonanotte.

Thomas si sveglió lentamente e tastó l'altra parte del letto.
Newt non c'era.
-Era solo un sogno.- mormoró un po' deluso.
Non era solito sognare molto, di solito erano piú gli incubi che i sogni che faceva ma quel sogno gli miglioró la giornata.
Ricordava ancora cosa era successo qualche giorno prima, quando erano insieme nello sgabuzzino e lui aveva provato a baciarlo. Da quel momento non si erano piú parlati.
Guardó l'ora dal telefono, erano le 7:35 e lui era maledettamente in ritardo cosí si mise i primi vestiti che pescó dall'armadio e si avvió a passo spedito verso l'istituto.

Quando finalmente arrivó in classe la campanella non era ancora suonata e prese velocemente posto in uno dei banchi vuoti nella prima fila.
Si voltó indietro e vide che gli occhi stupendi di Newt erano posati sulla sua figura. Thomas si sentí un po' a disagio e quindi si sistemó meglio sulla sedia, pronto per assistere alla lezione.
Dopo qualche minuto sul banco di Thomas atterró un aereoplanino di carta, un po'scarabocchiato, che stuzzicó la curiositá di Thomas.
Se lo rigiró tra le mani e lo aprí lentamente leggendo le parole che stavano scritte sopra a quel piccolo pezzo di carta.

-Ore 11:00 bagno degli uomini, dobbiamo parlare.-
Guardó prima a destra e poi a sinistra, tutti quei volti sembravano cosí innocenti e invece qualcuno tra loro aveva scritto quel biglietto e voleva parlargli.
Era un ragazzo che non si tirava indietro e se voleva scoprire chi fosse l'autore di quel biglietto sarebbe dovuto andare, cosí quando la campanella delle 11 suonó Thomas raccimoló le sue cose e andó al luogo stabilito.

Quando entró notó subito la testa bionda e gli occhi marroni che lo guardavano.
-Newt volevi parlarmi? Ho fatto qualcosa?- chiese Thomas lievemente preoccupato per il fatto che il ragazzo non staccasse gli occhi da lui nemmeno per un secondo.
-Volevo parlarti di quello che stava per succedere qualche giorno fa..- disse Newt avanzando di qualche passo.
Thomas sapeva benissimo a cosa si riferiva, il bacio.
Thomas annuí lievemente e lo lasció parlare.
-Non so se tu lo sai, ma io sto con Jack e nonostante questo mi é dispiaciuto tantissimo che non sia successo. Ecco vedi Thomas, quando hai iniziato ad avvicinarti il mio cuore batteva fortissimo e non vedevo l'ora che succedesse, poi come al solito é arrivato Minho ed é successo l'esatto contrario di ció che io avevo desiderato.- Abbassó lievemente lo sguardo e fece un sorriso, forse si sentiva in imbarazzo.
-Newt, non so cosa mi sia passato per la testa in quel momento, ma tu stai con Jack e di questo me ne faró una ragione, non voglio rovinare il vostro rapporto.- disse Thomas con convinzione. Certo, gli faceva male, davvero male arrendersi senza nemmeno combattere ma non poteva distruggere una relazione per un suo capriccio.
Newt si avvicinó si scatto e tentó di baciarlo, ma Thomas lo respinse.
-Newt, non puoi farlo.- lo fermó Thomas.
-Thomas, tu mi piaci.- disse d'un fiato Newt.
Thomas rimase spiazzato da quella frase. Era un momento stupendo eppure qualcosa non funzionava.
-Newt, anche a me piaci, ma pensaci. Pensa alla tua storia con Jack. Pensaci un po' su e sappimi dire.-
Thomas concluse il discorso e se ne andó, lasciando Newt da solo a sistemare ció che dentro di lui stava accadendo.

*SpazioMe*
Heiii!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate per gli eventuali errori di scrittura ma non ho ricontrollato.
Volevo dirvi che ci metteró un po' piú di tempo a postare perché sto andando malissimo a scuola e devo iniziare a studiare seriamente.
Detto questo, ci sentiamo al prossimo capitolo!
-Noemi

Remember||NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora