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-Thomas!- lo chiamó Teresa -Thomas, ti prego, torna indietro!-
Niente da fare, Thomas non si voltava. Il ragazzo corse giú per le scale, sgusció tra la gente e raggiunse in un attimo l'auto parcheggiata.
Teresa batté insistentemente sul finestrino ma il ragazzo fece retromarcia e se ne andó.
Le lacrime gli annebbiavano un po' la vista, ma non importava, voleva solo andare a casa.
Accelleró di piú, sempre di piú e in pochi minuti raggiunse casa. Chiuse la portiera della macchina sbattendola talmente forte che le luci delle finestre dei vicini si accesero, probabilmente qualcuno si era svegliato di soprassalto per colpa sua, ma non gli importava.
Raggiunse la camera in preda ai singhiozzi, si sentiva terribilmente debole.
Alzó le coperte e si infiló sotto ad esse vestito com'era e con le lacrime che scendevano a piú non posso, infine si addormentó in sonni tormentati da incubi.

***
-Thomas alzati, forza.- disse sua madre dolcemente e, quando Thomas si mise a sedere sul letto, rimase leggermente scossa quando vide le condizioni del figlio.
-Che é successo?- chiese con preoccupazione; ma prima che il ragazzo potesse risponderle lei lo aveva giá abbracciato.
-É successa una cosa che mai mi sarei aspettato, mamma.- disse mentre cercava di trattenere le lacrime.
-Dai, scendi a fare colazione e raccontami tutto.-
Thomas si cambió in fretta e scese le scale di corsa, quella mattina aveva piuttosto fame.
Anne, come suo solito, quando aveva la mattinata libera da impegni e lavoro si metteva ai fornelli e cucinava ogni tipo di leccornia le passasse per la mente in porzioni esagerate.
I due si sedettero al tavolo uno di fronte all'altra davanti a due piatti pieni di cibo.
Thomas parlava, gesticolava, gridava e Anne semplicemente lo ascoltava, mangiando, di tanto in tanto, un boccone.
Era questa la qualitá piú bella di Anne: suo figlio aveva un problema, lei lo ascoltava e poi gli metteva la soluzione su un piatto d'argento.
Ma quella mattina era diverso, la soluzione non le veniva.
-L'unica cosa che puoi fare é andare a parlargli.- disse guardando il figlio dritto neglio occhi.
-Parlagli e avrai le risposte alle tue domande.-
Thomas non ne era sicuro, era troppo giú di morale e non aveva voglia di litigare o di tornare di nuovo a piangere come una bambinetta.
-Aspetteró domani. Fuori scuola.- disse deciso.
Purtroppo peró qualcosa andó storto e rovinó i suoi piani.
Era una visita inaspettata.
Alle 14.40 precise il campanello della casa di Thomas suonó due volte, riempiendo, con il suo suono stridulo, il silenzio che si era formato con il passare dei minuti.
Thomas si alzó svogliatamente dal divano e,  senza disturbare la madre che stava dormendo, andó ad aprire alla porta.
Si ritrovó cosí davanti a un Newt visibilmente imbarazzato e dispiaciuto.
-Ciao.- disse Thomas in tono fermo. Non era arrabbiato, stava solo cercando di mantenere la calma, non voleva che le emozioni prendessero il sopravvento.
-Ciao.- replicó Newt -Posso entrare?-
Thomas si spostó dalla porta e lasció che il biondino entrasse in casa.
-Suppongo che dobbiamo parlare, giusto?- disse Thomas. Stava facendo il duro, ne era consapevole, ma in quel momento non sapeva cos'altro fare.
Newt annuí con la testa.
Salirono le scale e si sedettero sul letto di Thomas ma nessuno dei due aveva il coraggio di cominciare a parlare.
Alla fine Newt si decise.
-Penso di doverti delle scuse e so giá che non basteranno solo quelle, la tua fiducia nei miei confronti é svanita e lo so, vorrei provare a rimediare ma non so come fare.- disse d'un fiato.
-Voglio sapere quello che é successo, Newt.-
Newt annuí di nuovo, non faceva altro che annuire, come se andasse tutto bene e questo, a Thomas, faceva andare fuori di testa.
-Smettila di annuire e inzia a parlare.- il suo tono di voce sempre piú alto.
E cosí Newt inizió.
-Ti avevo appena perso tra la folla, mi ero allontanato un attimo per prendere da bere e quando sono tornato al posto in cui ti avevo lasciato tu non c'eri piú.
Ho iniziato a cercarti, chiamando il tuo nome, ma tu non rispondevi, sono entrato in ogni stanza e ti ho pure scambiato per una persona che non conoscevo.
Sono uscito in giardino, avevo pensato che un po' d'aria mi avrebbe messo a posto le idee ed é stato lí che ho trovato Jack. É venuto a chiedermi se mi stavo divertendo e se andava tutto bene, ma in quel momento non andava tutto bene, perché tu non eri lí con me, Thomas.-
Thomas era calmo, ascoltava in silenzio e per un attimo prese la mano di Newt, la strinse forte e poi la lasció di nuovo.
-Jack, quindi, si offrí di aiutarmi a trovarti e, mentre ti cercavamo, mi diede da bere un bicchiere di un miscuglio che secondo lui era "talmente buono da far perdere la testa". Ed é quello che é successo a me, Thomas.
Ho perso la testa, c'era sicuramente della droga lí dentro, sono stato uno stupido a fidarmi di lui, non dovevo farlo.-
Le lacrime presero a scendere dal volto di Newt e Thomas non poté resistere, doveva fare qualcosa, doveva consolarlo, non sopportava vedere Newt in quel modo.
Si avvicinó di piú al biondo e lo prese tra le braccia stringendolo fortissimo.
Newt non faceva altro che ripetere -Sono uno stupido, Tommy, non dovevo farlo. Sono uno stupido, sono uno stupido.-
I loro occhi, anche se pieni di lacrime, si incontrarono per un momento, entrambi cosí intensi e cosí tristi.
Newt si sporse sempre di piú nel tentativo di baciare Thomas, ma il moro si spostó di scatto, non voleva baciarlo.
-Non pensare che ti abbia giá perdonato, Newt. Nonostante il mio amore e tutto sono ancora arrabbiato. E ci vorrá del tempo. Quindi ora, perfavore, torna a casa.-
Newt, piuttosto deluso, si alzó dal letto e imboccó le scale.
Thomas dopo un momento di riflessione si alzó e corse giú per aprire la porta al ragazzo.
-Stammi bene, Newt.- disse aprendogli la porta.
-Ci vediamo, Tommy.- rispose il biondino asciugandosi le lacrime.
Era cosí debole agli occhi di Thomas.
In un momento di debolezza, Thomas lo prese tra le braccia, lo strinse forte e gli bació la fronte.
-Si sistemerá tutto, Newt, sta' tranquillo. Ci vorrá solo del tempo.-

SPAZIOME!
Ciao a tutti!!
Inizio con l' augurarvi un buon 2017, tanti auguriii!!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!!
A presto!
Noemi

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 01, 2017 ⏰

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