Capitolo 9.

609 16 0
                                    

Presi un coltellino dalla cucina, e iniziai a salire le scale seguita da Lorenzo che si nascondeva dietro le mie spalle. Alzai gli occhi al cielo. Che Checca. Arrivata davanti alla porta, abbassai la maniglia, puntando il coltellino in avanti con le mani tremanti dalla paura.
"Chi c'è la?" Chiesi con finta sicurezza di me stessa.
Girai la stanza per vedere se c'è qualcuno, mentre Lorenzo mi osservava da dietro la porta. Ho già detto che è una Checca? Una volta sicura che non c'è nessuno, mi avicino alla porta per uscire, ma mentre sto per uscire, sento qualcosa muoversi. Mi giro di colpo, e non trovando ancora nessuno, inizio a panicarmi, accorgendomi che il rumore proviene da sotto il letto. Mi avicino al letto abbassandomi per guardare sotto. Vedendo cosa si nasconde sotto, scoppio a ridere come una pazza.
"Cosa c'è? Perché ridi? Per caso ti hanno drogata? Stai bene?" Chiese un Lorenzo preoccupato.
"No scemo, ecco il nostro vandalo." Mi giro verso di lui con in braccio un cagnolino.
Lorenzo sospirò sollevato, e corse incontro al cagnolino. "Oddio ma sei csrinissimoooooo." Urlò lui con la sua voce da Checca, prendendolo in braccio per fargli le coccole.
"Dev'essere il cane del vicino, andiamo a riporto a casa."
"No dai, ancora un po di coccole, è troppo carino." Disse lui sorgendo il labbro inferiore come a dire "perfavoooreeee"
Alzai gli occhi al cielo incrociando le braccia.
" E va bene, solo 10 minuti."
"Siiii" rispose lui felice iniziando a coccolare il cagnolino che ricambiava con teneri bacini. Sono così carini.
Rimasi a guardarli giocare, sorridendo come un'ebete.
Lorenzo mi guardò e mi fece segno di avocinarmi.
Mi avicinai sedendosi vicino a lui, che mi passò il cagnolino, il quale iniziò a leccarmi facendomi il solletico, il che mi fece ridere come una bambina. A ciò si aggiunse anche Lorenzo iniziando a farmi il solletico ai fianchi, facendomi cadere all'indietro sul letto, e lasciare il cagnolino sul letto mentre le mie risate diventavano sempre più forti.
"Basta ahahahahahahahaha n-non c'è la faccio più ahahahahaha."
"Prima devi dire la parola magica" replicò lui.
"Ti prego ahahahahahahaha."
"Brava bambina." Smise di farmi il solletico, rimanendo il quella posizione a guardarci negli occhi per un pò, per poi avvicinarsi sempre di più alle mie labbra, fino a sfiorare con le sue. Chiusi lo spazio fra di noi iniziando a baciarlo con gli occhi chiusi e le mani attorno al suo collo, accarezzandoli i capelli. Le sue labbra erano morbidissime, con un sapore buonissimo di Fanta(ovviamente scrocchiata da me al MC) e di Lorenzo, il mio attuale gusto preferito. Era divino e non volevo più staccarmi da lui. Non avevo più bisogno ne di aria ne di nulla, solo di lui. Purtroppo il bacio fu interrotto dal cagnolino che iniziò ad abbaiare e saltarci addosso.
"Uh.. ehm.. sì... ecco.." iniziò a ride Lorenzo balbettando e grattandosi la nuca.
Mi avvicinai alle sue labbra per dargli un bacio veloce ma dolce. "Sì, pure a me è piaciuto, ma ora dobbiamo a portare il cagnolino."
"Sì.." rispose lui sorridendo e tutto rosso in viso. Quanto può essere carino? Contro la nostra volontà ci alziamo dal letto e ci dirigiamo verso la porta con il cagnolino nella mano di Lorenzo lasciando l'altra libera , che prese la mia stringendola, il che mi fece sorridere e allo stesso tempo arrossire leggermente.

Favij?No. Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora