Capitolo 17.

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Quando mi sveglio, sento un senso di vuoto vicino a me. Apro gli occhi, e capisco subito il perché. Lorenzo non è più vicino a me.
Scendo dal letto, e vado al piano di sotto, dove trovo Lorenzo in cucina, intento a preparare la colazione.
Mi appoggio allo stipite della porta, mentre lo guardo cucinare, lasciando che un sorriso si espande sul mio viso.
Ancora non riesco a credere che sia tutto vero. Che lui sia veramente il mio ragazzo.
Avanzo di qualche passo dentro la cucina, facendo girare Lorenzo verso di me.
Quando mi vede, sorride e si avvicina a me per baciarmi.
"Buongiorno principessa." Dice per poi baciarmi.
Non potrei mai ricevere un buongiorno migliore di questo.
Sorrido e gli stampo un tenero bacio sulle labbra.
"Buongiorno a te. Cos'è questo profumino?" Chiesa inalando profondamente il buonissimo profumo.
"Pancake. Dato che ieri non gli hai più mangiati, ho pensato di preparartene alcuni."
Sorrido ancora più forte e gli salto addosso, incrociando le gambe intorno al suo busto, e le mani dietro il suo collo, per poi baciarlo.
"Dovrei prepararti più spesso i pancake." Dice sorpreso dalle mie azioni.
Ridacchio e annuisco.
"Adoro i pancake."
"Io adoro te." Dice mentre mi guarda negli occhi, avvicinandosi sempre di più a me.
Chiudo gli occhi e sento le sue labbra sulle mie. Sono così morbide e soffici.
Ci baciamo per diversi minuti, senza staccarci. Quando ci stacchiamo, siamo tutti e due senza fiatone, con le pupille dilatate.
"Wow." Dice lui respirando affannosamente.
"Wow." Rispondo anche io.
Già. Wow. Questo bacio non è stato come i soliti baci che ci siamo dati fino ad ora. Questo era più intenso, più profondo. Così profondo da farmi venire i brividi. È la prima volta che mi sento così. E mi piace, ma mi spaventa allo stesso tempo.
Dopo avermi lasciato un altro bacetto sulle labbra, mi fa scendere da sopra di lui.
"Vieni. Andiamo a mangiare sennò si raffreddano."
Annuisco, e lo seguo verso il tavolo, mentre mi tiene la mano.
Mi siedo sulla sedia accanto alla sua, ed iniziamo a mangiare.
Sono buonissimi. Direi i più buoni che abbia mai mangiato.
Mi godo pezzo per pezzo quel ben di Dio che mi ritrovo davanti, mentre guardo la TV attaccata alla parete.
Mentre mangiamo, nessuno dei due dice niente, ma non è quel silenzio imbarazzante. Ma Quel silenzio tranquillo, che ti fa capire tante cose.
Una volta finito, prendo i piatti e vado verso il lavandino a lavarli.
"Faccio io." Dice lui.
"No, faccio io. Tu hai già fatto tanto, questo è il minimo che posso fare."
"Per te farei di tutto, piccola." Dice mentre mi cinge la vita con le braccia, e mi lascia un piccolo bacio sulla testa.
Finito di lavare i piatti, torno in camera da letto, dove trovo Lorenzo davanti al PC.
Quando mi vede, mi sorride e mi fa segno di avvicinarmi.
Quando sono vicino a lui, mi prende la vita e mi fa sedere sopra le sue gambe, facendomi sorridere e arrossire allo stesso momento.
Appoggio la schiena al suo petto, e guardo il PC.
Sta caricando il video che ha registrato ieri.
Finito di caricare, sento il mio cellulare vibrare.
Ieri sera, prima di mettermi a letto, ho appoggiato il telefono vicino al suo PC.
Sblocco il schermo, e vedo la notifica di YouTube. Favij ha appena caricato un nuovo video.
Blocco subito il schermo, mentre le mie guance diventano bordeaux, sentendo Lorenzo ridere dietro di me.
"Che ridi?" Faccio l'offesa mettendo il broncio, e scendendo da sopra di lui, dandogli la schiena.
"Niente. Solo che sei bellissima quando arrossisci."
A queste parole arrossisco anche più di prima.
"E in più, non mi hai mai detto che sei una fan di Favij." Dice con una punta di tristezza nella voce, e penso di capire in perché.
Mi giro verso di lui, e lo guardo negli occhi.
"Pensavo che David te l'avesse detto. Ed in più, sì, ero e sono ancora una fan di Favij. Ma non pensare che sto con te per questo. Come ho già detto, la prima volta che ti ho incontrato, io voglio conoscere e stare insieme a Lorenzo, non a Favij. Per me, Favij e Lorenzo sono due persone diverse. Con la stessa faccia e stessa voce, ma diverse. Favij è sempre sicuro di sé, divertente, e amichevole. Lorenzo, invece, è un ragazzo timido, caga sotto, dolce, affettuoso, e bravissimo a cucinare i pancake. Ed io è con Lorenzo che voglio stare, non con Favij."
Finito il mio discorso, lo vedo alzarsi e venire verso di me con gli occhi lucidi, mentre mi sorride. Mi abbraccia subito, stringendomi forte a te.
"Grazie." Dice quasi sussurando.
Ricambio l'abbraccio. "Non devi ringraziarmi, è ciò che sento."
Ci stacchiamo e lui mi bacia subito, facendomi indietreggiare all'indietro, fino a sbattere contro il margine del letto, cadendoci sopra, con Lorenzo sopra di me, senza interrompere il bacio, che diventa sempre più passionale. Lui mi afferra il bordo della maglia, tirandolo sù, fino a levarmela, facendomi rimanere in reggiseno.
Gli afferro la maglia, e la tolgo da sopra la testa, per poi buttarla sul pavimento accanto alla mia.
Mentre sta per togliermi anche i pantaloni, veniamo interrotti dal telefono che inizia a squillare.
Ci stacchiamo senza fiato l'uno dall'altra, prima di alzarmi per andare a rispondere al telefono.
"Pronto?"
"Rora, dove sei? Non hai dormito a casa sta notte." Dice David preoccupato.
"Sì, scusa, ho dormito da Lorenzo. Non volevo stare con mamma."
Lo sento sospirare prima di rispondere.
"Va bene, comunque ti ho chiamato per dirti che se n'è andata. Ora puoi anche tornare a casa. Sono le 12."
Guardo lo schermo del telefono, e vedo che in effetti ha ragione.
"Va bene. Ora vengo. A fra poco."
"Ciao." Dice e riattacca.
"Devi andare?" Chiede a Lorenzo mettendo il broncio, il che mi fa sorridere. È così carino con i capelli arruffati, le labbra rosse e gonfie, e senza maglietta.
Solo allora mi ricordo di essere anche io senza maglietta. Mi piego velocemente riprendendo la maglia per mettermela, mentre le mie guance diventano rosse.
"Sì. Mamma de n'è andata, e David è preoccupato. E poi sono le 12." Dico sbuffando. Non voglio andarmene. Voglio passare altro tempo insieme a lui.
"Va bene." Dice alzandosi per poi venire verso di me. Mi da un piccolo bacio sulle labbra, e si rimette la maglietta, anche lui leggermente imbarazzato.
Prendo i vestiti di ieri, e vado verso il bagno per cambiarmi.
Una volta finito, torno in camera, trovando Lorenzo anche lui cambiato.
"Pronta? Ti accompagno a casa."
Annuisco per poi mettermi le scarpe e la giacca. Usciamo di casa, e ci dirigiamo verso la mia.
La strada è stata breve. Troppo breve. Arrivati davanti casa mia, lui mi lascia un bacio sulle labbra, e poi uno sulla fronte.
"A dopo piccola."
"A dopo." Sorrido prima di dargli un altro bacio, per poi entrare in casa.
Entrata, mi tolgo la giacca e la metto sull'attaccapanni, prima di entrare in salone.
Quando entro in salone, ciò che vedo mi lascia con la bocca aperta. Oddio. Non ci posso credere.

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Ecco qui il capitolo 17.
Secondo voi cos'è che ha visto Rora? O meglio, chi ha visto?
Scusate tanto se questi giorni non ho aggiornato, ma sono stata con la febbre alta, e sono finita anche all'ospedale. Ma ora che sto meglio, prometto che aggiornerò più spesso. Alla prossima.❤❤

Favij?No. Lorenzo Ostuni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora