Capitolo 3

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[pubblico il prossimo a qualche stellina e commento,giusto per vedere se é di vostro gradimento]

Nina

Diciamolo, sono una sognatrice.
Sogno in grande, perchè a me le favole sono sempre piaciute.
Ho passato la mia intera infanzia nelle biblioteche, facendomi leggere da Talia, la mia baby sitter, tutti i libri di favole presenti in quella piccole e minute 'case di libri', come usavo chiamarle allora.
Quando i miei genitori erano impegnati nei loro affari, la costringevo a portarmi lí, e la straziavo chiedendole di leggermi storie per ore e ore.
Adoravo perdermi in un mondo immaginario, con cavalieri e principi, sperando che mi portassero via da quello stile di vita perentorio che a me non piaceva per niente, senza nessun rapporto tra me e i miei genitori.
Speravo che arrivasse all'improvviso una fata madrina, e cambiasse tutto, che facesse diventare il mio mondo un regno di amore e affetto, invece l'unica cosa che ho trovato é stato ghiaccio e gelo.
Intanto che ascoltavo le storie, le immagini mentali prendevano vita sul foglio bianco davanti a me, riempito piano piano di tutti i colori presenti nell'astuccio.
Non ho mai abbandonato la mia passione per la letteratura e l'arte e ancora adesso, a volte mi immedesimo nel sognatore delle 'Le notti bianche' di Dostoevskij.
'Io non so tacere quando il cuore me ne parla (...) E non faccio che sognare ogni giorno che alla fine, una buona volta, incontrerò qualcuno.'
Penso a quelle parole di quel romanzo breve ma intenso, osservando quella rosa, insieme al bigliettino, sentendo il mio cuore battere, come se d'improvviso avesse ripreso vita.
In quel momento, raccogliendola, la sognatrice dentro di me faceva i saltelli di gioia, mentre immaginava che questo sarebbe stato il gesto che mi avrebbe portato alla felicità, all'amore che raccontavano le mie favole.

La rosa, interamente bianca, è la piú bella che io abbia mai visto.
Sorridente, la avvicino al petto, annusandola.
"Sei di buon umore oggi." dice Lucas guardandomi.
Non lo biasimo, un secondo prima stavo sprizzando felicità da tutti i pori.
Lo guardo e lo vedo in lontananza lavorare al campo, intento a pulirsi lo sporco che ha sul viso con il braccio.
"Tanto! Buona giornata! " gli rispondo urlando di rimando, facendo un enorme sorriso, salutandolo poi con la mano prima di entrare in macchina.
Da quando sono diventata cosí confidente con lui?
Sarà per il buon umore, ma me ne rendo conto solo dopo aver chiuso la portiera dell'auto e prima che possa pensarci troppo su, invio un messaggio a Seth dandogli il buongiorno e dicendogli che lo amo.
Nonostante fossimo così lontani, non smette mai di sorprendermi.
La rosa di oggi è stata veramente una bella sorpresa, che non mi sarei mai aspettata.
Credevo che noi non potessimo durare, dato che lui é pieno di ragazze ai suoi piedi, e non ci vediamo neanche spesso; probabilmente mi sbagliavo.

***
Piú tardi quando torno dal centro città, ancora con la rosa in mano, decido di andare da Lucas per ringraziarlo ulteriolmente per ieri sera, e cercare magari di avere un rapporto il più possibile amichevole con lui dato che dovremmo sopportarci per i prossimi mesi a venire.
Giro un po' attorno alla casa ma di lui nessuna traccia, e mentre sto per tornare indietro, mi fermo all' improvviso sui miei stessi passi.
Da una finestra spalancata intravedo qualcosa che non avrei mai immaginato di vedere.
Mi sporgo per vedere se lui fosse lí, ma dato che non c'era, presa dalla curiosità scavalco ed entro nell'appartamento.

Osservo tutto attorno a me, mentre lo stupore inizia a farsi chiaramente vedere sul mio viso.
Non riesco a credere ai miei occhi.
Tutte le pareti, sono interamente dipinte con vernice o bombolette spray, di scritte, oggetti, paesaggi, persone.
Tutta la sua vita ed esperienza racchiusa in queste mura.
"È bellissimo, qui." penso ancora incredula, mentre i miei piedi si muovono da soli, avvicinandosi alla sua arte in modo da poterla osservare più da vicino.
Tutto, è disegnato nei minimi particolari: le linee tracciate con perfezione, mentre tutti i disegni sembrano essere collegati tra loro.
Un disegno, molto particolare, attira la mia attenzione.
Un angelo, legato con corde di spine taglienti che partono dal terreno e gli bloccano polsi e caviglie, impedendogli di prendere il volo.
È così bello che mi avvicino per osservarlo meglio, ma quando sto per toccare i tratti di quell'arte meravigliosa, triste, ma allo stesso tempo sorprendente, sento il rumore di una chiave che gira nella serratura, e lo scricchiolio della porta che si apre, sbattendo poco dopo nel muro.
"Che cazzo stai facendo qui dentro?"

N./A.
Scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, ma dovevo schiarirmi un po' le idee su come procedere con la storia. Ho cambiato alcune cose nei capitoli precedenti e nulla, ho scritto questo e il prossimo capitolo insieme, quindi tra pochi giorni pubblicheró anche quello. Per qualsiasi cosa, non esitate a scrivermi, alla prossima ♡

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13, 2018 ⏰

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