"Edo, ora calmati e dimmi cosa cazzo sta succedendo, dove siete?Cos'ha Fabio?" chiesi con tono preoccupato, "Faccio prima a dirti cosa non ha" rispose il mio amico sottolineando particolarmente il "non", facendomi capire parecchie cose ma anche niente allo stesso tempo.Mi innervosiva il suo tono, non lo avevo mai sentito così,eppure erano molti anni che lo conoscevo, ne avevamo passate di tutti i colori, eppure questa volta era diverso. Lui era diverso. I miei pensieri vennero interrotti da Davide che mi urlò con tono agitato di chiedere all'altra squadra se avevano trovato delle armi, eseguì, in quel momento sentì la voce di Fede prendere il sopravvento dall'altra parte della radio: "Abbiamo solo l'arma di Edoardo, Stefano ed io siamo a secco. Dovete portarci qualcosa e anche alla svelta: sto sentendo troppe parole in tedesco dall'altra parte della stanza e non vorrei mai imparare la loro lingua di merda in questa situazione di merda". Nicholas mi strappò la radiolina di mano e disse a Fede di stare tranquillo che il tedesco non lo avrebbe mai imparato, perchè a malapena sapeva l'italiano e che stavamo arrivando con l'artiglieria. Svuotammo più in fretta che potemmo la rastrelliera dove erano situate le armi, e le accumulano dentro una cassa vuota a destra della rastrelliera. Davide e Nicholas la presero ognuno per un lato e cominciammo a muoverci, mentre li coprivo.
"Edo, abbiamo le armi che ci servono dicci dove vi trovate e vi veniamo a prendere" dissi con tono deciso, "Secondo piano,terza porta sulla destra, non potete sbagliare è l'unica con un cadavere nazista davanti"rispose lui; Davide mi guardò sorridendo e tra i denti per lo sforzo disse "Meglio di un cazzo di navigatore satellitare il nostro amico". Ci dirigemmo cautamente verso la fine del corridoio, dove, svoltando a sinistra trovammo due soldati nemici intenti a chiamare i rinforzi: senza pensarci misi fine ai loro piani, piantando loro due pallottole in testa. Trovammo le scale per salire al piano comunicatoci da Edo e ci dirigemmo verso il cadavere che se ne stava spensierato davanti alla porta. La aprimmo ma davanti a noi c'erano solo teli bianchi macchiati di sangue, "Edo siamo noi, dove sei?" chiese Nicholas, "Da questa parte" rispose con voce tremolante, spostammo la tenda e quello che ci si presentò davanti giustificava la conversazione strana avuta con Edo qualche minuto prima. Davanti a noi vi era il nostro amico e compagno sdraiato su un lettino, aperto a metà con una dozzina di tubi installati dentro i suoi organi. Ma ancora cosciente. Mi sembrava un incubo.
Santo era vivo ma a malapena riusciva a parlare. "Spara" mi disse con voce flebile, "perfevore"
-"No, ti portiamo fuori da qui"
-"Non c'è più speranza per me salvatevi almeno voi"
-"No Fabio"
-"Devi farlo, ti prego, non ce la faccio più"
Aveva ragione, era ridotto ad un ammasso di carne tenuto insieme da tubi.
-"Va bene amico mio, è stato un onore, ci vediamo dall'altra parte" dissi non riuscendo a trattenere le lacrime.
Tutti gli diedero l'ultimo saluto.Tirai fuori la pistola. Un colpo.
Avevo ancora il rimbombo del proiettile nelle orecchie quando sentimmo delle voci venire da fuori.
"Sono qui, ci avete portato le armi?" Chiese Edoardo a Davide,
-"si" rispose lui indicando la cassa che nel mentre aveva appoggiato vicino al lettino dove vi era il cadavere del nostro compagno. Da li in poi fummo tutti armati, i cani non avevano scampo.
Ci dividemmo per le due entrate della stanza' tra da una parte e tre dall'altra.
"Töte sie alle!"
-"Si contateci pure!" urlò Edo dall'altra parte della porta
-"Che hanno detto?" chiese Ste
-"Solo di ucciderci tutti,nulla di preoccupante" gli rispose Edo
Uno dei crucchi fece il grande errore di aprire la porta per sbirciare dentro ma Fede tempestivo sparó immediatamente, perforando la porta e colpendolo in pieno petto.
Anche altri provarono ad entrare ma fecero una brutta fine. Il problema è che erano un po troppi e prima o poi non avremmo più retto. Ma incredibilmente dopo un po sentimmo delle voci fuori dalla porta, come se qualcuno stesse dando degli ordini, a quanto pare di ritirata visto che chiaramente se ne stavano andando via stando ai rumori degli stivali che si allontanavano dal muro dall'altra parte. "Ma che succede?" chiese Davi ancora dietro al riparo, "A quanto pare si stanno ritirando, ma perché?" gli risposi, "non ne ho la più pallida idea, forse hanno in mente qualcosa dobbiamo andarcene di qui" intervení Edo.
Nel mentre ci alzammo tutti e Fede si avviò verso la porta per sbirciare dall'altra parte tramite la serratura, "Vuoto!"."E adesso?" Chiese Nick mentre era sopra il cadavere del soldato ucciso da Fede poco prima a cercare nelle tasche del povero malcapitato delle sigarette "Adesso usciamo da qui" rispose Davi.
"Ragazzi venite qua" ci chiamò Ste, lo raggiungemmo soltanto Edo ed io. "Qualche novità?" chiese Edo, "Ho trovato questo addosso ad uno degli scienziati" disse passandoci un blocchetto di fogli. Lo sfogliai per qualche minuto, erano schemi per un qualche trattamento su esseri umani, lo scopo ci era ignoto.
"Questo dovrebbe essere ciò che ci serve per completare la missione" disse Fede che nel mentre si era avvicinato a me. "Abbiamo perso un uomo nella nostra prima missione ufficiale, io direi più che abbiamo portato a termine la missione ma a caro prezzo" suggerì Ste con tono di voce molto calmo.
"Adesso comunque contatto la Resistenza, chissà dove sono Whisky 2 e 3, non si sono uniti alla festa. Secondo voi è successo qualcosa?" Chiese Edo smanettando nel mentre con la radio, "Se non si sono fatti vivi un motivo ci deve essere, comunque vedremo al punto di randez-vous" rispose Nick che nel mentre si era avvicinato al cadavere del nostro amico per stringergli la mano. "Nick non lo farai resuscitare" cercò di farlo tornare da noi Fede, "Ma non possiamo neanche lasciarlo qui" ribatté lui, "Ma dobbiamo" si intromise Edo
-"Cosa stai dicendo?" Lo guardava sbigottito Nick
-"ho detto che dobbiamo lasciarlo qui" ripeté il Capitano
-"non ci penso neanche".
-"è un ordine"
-"sai cosa me ne faccio dei tuoi ordini?"
Non andava bene, la situazione si stava facendo sempre più tesa.Edo stava per perdere la pazienza mentre l'altro continuava ad inveirgli contro, entro poco Nick si sarebbe ritrovato un occhio nero e il naso rotto se Davi non fosse intervenuto in tempo per far ragionare il nostro amico infuriato. "Non capisci Nick? Se noi morissimo oggi, allora la morte di Fabio sarebbe stata inutile. Se lo portassimo con noi sicuramente un altro di noi rimarrebbe ucciso! È questo che vuoi?" Sbottò Davi quasi come volesse liberarsi di un peso.
Il contestato stette in silenzio, aveva capito. Tra qualche ora avrebbe chiesto scusa a Edo.
Passarono quindici minuti ed eravamo a pochi metri dal punto di randez-vous. Tutto procedeva ottimamente, nessuna sorpresina di alcun genere, un po' strano dato che sino a qualche ora prima stavamo esplodendo proiettili in faccia a delle persone. Adesso niente. Avevamo ucciso tutti? Impossibile. Sì erano ritirati? Probabile. Ma perché lasciarci senza problemi il file? Ignoravo la risposta. Fatto sta che non volava una mosca. Strano.
"Ecco il punto di randez-vous, non vedo nessuno!" Ci fece notare Fede.
"Ma non mi dire!" Rispondendo noi altri all'unisono. Scoppiammo a ridere. Cercavamo di smorzare un po' la tensione all'interno del gruppo, ridere era già una buona cosa.
"Ragazzi veramente, dove sono la 2 e la 3?"chiese Ste. "Lo sapessimo ve lo avremmo già detto" gli risposi guardandomi intorno per scorgere eventuali movimenti tra la vegetazione.
Fede si bloccò di colpo "Avete sentito?"
Ci appoggiamo tutti in cerchio con un ginocchio per terra e le armi spianate.
Dalla vegetazione uscirono due ragazzi con le vesti della Resistenza. Erano feriti, ma se la cavavano. Nulla di troppo serio.
"E voi che ci fate qui?" Ci chiese uno dei due sbigottito. "Siamo scappati da quella struttura maledetta e ci stiamo dirigendo al randez-vous, voi soldati?" rispose Edo con un'altra domanda. "Anche noi capitano, ma siamo gli ultimi rimasti...ci hanno massacrato. Quelle cazzo di cose sono un casino da abbattere. Voi quante ne avete fatte fuori, Capitano Tresoldi?"
-"A che vi riferite soldati?"
- " A quelle cose che sembrano zombie ma sono piene di tubi e tutte quelle diavolerie li"
-"Allora solo uno"
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E.C.A: Le decisioni che segnano il tuo destino
AcciónNon ci ricordiamo il nostro passato, la nostra vita, i nostri amori, le nostre abitudini ma soprattutto la nostra umanità. Sappiamo solo che vogliamo costruirci un futuro. Ammesso che ce ne sia uno.