Capitolo 39.(Pentagrams)

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Mi accorsi di essere svenuta solo al mio risveglio. Quell'incubo nella cantina continuava a tormentarmi, peccato che non fosse un incubo, ma la realtà.

In quel momento, la polizia, l'FBI ed i forestieri stavano controllando il salone.

Il nastro giallo della polizia era ovunque.

C'erano persone sparpagliate in ogni dove; alla ricerca di impronte digitali, intente a scattare foto, interrogare e parlare.

Era tutto così affollato e mi sentivo in trappola.

Non vedevo i ragazzi in mezzo a tutta quella gente, ma riuscivo a distinguere le loro voci.

D'un tratto trovai Calum. Si trovava in piedi sull'uscio della porta della cantina, che era aperta.

Aveva una maschera sul viso, come tutte le altre persone che entravano ed uscivano di lì.

Mi alzai, camminando verso di lui ed abbracciandolo.

I suoi capelli erano bagnati, ed aveva un buon odore.

Aveva fatto una doccia?

No ma dico.
Era quello il momento di farsi una doccia?

Guardai infondo alle scale della cantina. Un sacco di persone si trovavano lì giù.

Vidi una piccola lavagna per terra, con sopra scritte delle lettere e dei numeri.

Casa nostra era diventata una scena del crimine.

Qualcuno mi picchiettò la spalla con un dito per farmi voltare.

Persi un battito nel vedere l'agente Morgan proprio davanti a me. [A/N Criminal Minds everywhere]

"Salve signorina Hemmings, mi stavo chiedendo se io potessi venire più tardi per farle qualche domanda. Va bene per lei verso le 1:15 pm?" chiese lui.

Annuii "uhm.. certo" gli sorrisi.

Ricambiò il sorriso e mi salutò educatamente per poi uscire dalla stanza affollata.

"Dove andremo adesso?" rabbrividii.

"Hmm non lo so.. Troveremo un posto" disse Calum sorridendomi, per poi lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.

"Intanto vai a fare le valigie ok?" disse lui.

Annuii per poi zoppicare velocemente - non avendo le stampelle - verso il piano di sopra.

"Hmm.. dove diamine sono le mie stampelle.." borbottai tra me e me.

Quando arrivai in camera mia, tirai fuori velocemente una grande valigia da sotto il letto, trascinandola successivamente davanti al mio armadio.

Iniziai a riempirla di tutti i vestiti decenti che trovavo nell'armadio.

Non sapevo per quanto tempo saremmo stati fuori casa, perciò cercai di riempire la valigia il più possibile, con tutto ciò sarebbe potuto essermi utile.

Posai lo sguardo sul computer e sul mio iPhone, che giacevano da tempo sulla scrivania. Sembrava egoista, da parte mia, non usarli mentre loro mi pagavano ogni mese l'abbonamento del telefono.

Afferrai delicatamente il telefono, però poi infilarlo nella tasca esterna della mia valigia. Feci la stessa cosa con il suo caricabatterie ed il Mac che non avevo mai utilizzato.

Chiusi la valigia e mi incamminai verso il piano di sotto.

Quando arrivai giù, notai Ashton e Luke sull'uscio della porta, conversare con un agente.

Camminai dolorante verso di loro, unendomi al gruppo.

Mi squadrarono dalla testa ai piedi.
"Oh ecco Cassidy, l'agente ha trovato le tue stampelle! Stava aspettando che tu finissi di fare le valigie per dartele. Dai vieni." disse Luke per poi accovacciarsi in avanti, in una strana posizione.

"Cosa stai facendo?" scoppiai a ridere, mentre era ancora accovacciato davanti a me.

Sembrava una rana.

"Sto aspettando"

"Che cosa" continuai a ridere.

"Che tu salga sulle mie spalle" rise.

Aggrottai le sopracciglia.

"N-ne sei sicuro?" chiesi, lasciando che la mia insicurezza desse il meglio di se. Quanto odiavo essere così insicura.

Luke annuì sorridendomi, ed io mi aggrappai alla sua schiena a mo' di koala. Portai le sue braccia intorno alle mie gambe per essere sicura di non cadere.

Luke mi portò verso il salone mentre Ashton prese la mia valigia e ci seguì. [A/N Ashtono passione pilipino, lava, stila, cucina, polta valigie]

Ci avvicinammo ad un agente molto alto.

Aveva i capelli neri ed una folta barba del medesimo colore, sull'etichetta lessi il nome 'John'.

"Salve John, lei ha detto di avere le stampelle, giusto?" chiese Luke.

John annuì.

"Ma c'è qualcosa di strano. Direi che la domanda giusta da fare sarebbe, come e dove le abbiamo trovate." rispose lui sedendosi sul divano.

"Cosa sta cercando di dirci?" gli chiese Luke confuso.

"Vedi.. le stampelle della ragazza.." fece una pausa.

"Loro erano, beh loro erano, al piano di sotto. Nella cantina" disse lui.

Sgranai gli occhi. Come diamine ci erano finite lì?

"E non è la parte peggiore. Erano in quella stanza. Con il cadavere" sia io che Luke sbiancammo.

"Ma non è possibile, la porte erano completamente chiuse a chiave. Come sono arrivate lì giù?" iniziò ad agitarsi Luke.

"Abbiamo parecchi agenti che stanno cercando di scoprirlo, insieme a tutto il resto del mistero" disse prima di girarsi verso di me.

"Un'ultima cosa" disse giocando con la sua barba.

Annuimmo.

"Le tue stampelle, ecco, erano al centro di un.." sospirò "pentacolo satanico." disse emettendo nuovamente un sospiro profondo, con lo sguardo perso nel vuoto.

Un pentacolo...

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HI PEOPLEE
come va?

Che ne pensate delle rivelazioni dell'agente? paura?

Se non sapete cos'è un Pentacolo satanico, vi ho messo la foto ad inizio capitolo. Non sapendo darvi una definizione precisa di esso, vi consiglio di dare un'occhiata su internet.

Grazie mille per le 32K views. È inquietante, vi state triplicando aiuto haha. Qui c'è lo zampino di 'Cass'..

Non penso nemmeno di meritarmi tutte queste visualizzazioni e voti. Inoltre i vostri commenti sono fantastici.
Alcuni mi fanno morire dalle risate, mentre altri sono davvero dolcissimi e vi ringrazio per la miriade di complimenti che mi fate ogni giorno.

Grazie di tutto siete meravigliose lettrici.

Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Lots of love,
-Sis.

Adopted By 5SOS [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora