Mi hai sostituito?

15 2 0
                                    

Mi sveglio di colpo nel momento in cui stavamo salendo sul palco. Solo un sogno. Non so esattamente perché abbia sognato di incontrare la band e suonare (quasi) con loro, amo suonare la chitarra, ma probabilmente non mi esibirei mai per altre persone. Quando suono ci siamo solo io e il mio strumento, la considero una cosa privata, un modo per liberare la mia mente, per questo non riuscirei a condividerlo con un pubblico.

Sveglio anche Chris, perché dobbiamo andare a lavorare. Abbiamo un lavoro part-time in una pasticceria, il posto è carino, ma non è nel mio stile. Tutti che sorridono e che sono educati, questa parte di me non c'è più da tempo ormai. Però ho bisogno di soldi quindi o lavoro o lavoro.
I proprietari sono una coppia sulla sessantina, sempre gentili e disponibili. Il problema principale è il figlio di 22 anni, Josh. Non riesco più neanche a guardarlo in faccia, non vorrei ma è così. Se avessi potuto mi sarei licenziata quattro anni fa. Allora vivevo fuori alla città, circa 15 km dal centro, ma da tutt'altra parte rispetto a dove sono ora. Adesso mi sono trasferita dall'altro lato di Wolverhampton, vicino a Chris e mi sono lasciata alle spalle il mio vecchio quartiere e tutto ciò che lo riguardasse.

-Oh buongiorno ragazze, vorrei chiedervi un favore. Oggi noi dobbiamo andare fuori città, riuscireste a stare qui un paio di ore in più? Ovviamente verranno pagate e poi ci sarà Josh con voi- siamo arrivate in pasticceria e Kara, la proprietaria, ci ha subito accolte sorridendo.

-Certo Kara, non c'è problema- risponde Chris per tutte e due, la guardo male per un attimo, ma so che non avrei potuto rifiutare in ogni caso.

-Perfetto, allora buon lavoro- detto questo sia lei che George, il marito, escono dal locale, lasciandoci da sole con il ragazzo.

Mentre sistemiamo i dolci che arrivano dalla cucina, nessuno dei tre parla. Josh e Chris sono amici, ma evitano di parlare per non mettermi a disagio.

Con la coda dell'occhio vedo Josh che mi fissa, inizialmente lo lascio perdere, ma poi, dato che il suo sguardo mi sta perforando la pelle, decido di parlare.

-Cosa vuoi Josh?- mi giro verso di lui e vedo che i suoi occhi, per un attimo, si accendono. Non ci parlo, se non obbligata, da anni.

-Io? Niente-

-Allora smettila di fissarmi, vorrei lavorare e tu mi dai fastidio-

-Se è per questo lo faccio anche quando non ti guardo- sussurra, ma lo sento.

-Bene, allora o mi dici perché mi fissi, oppure la smetti di darmi più fastidio del solito-

-Ecco, vedi...- si ferma senza un apparente motivo e continua a guardarmi.

-Hai intenzione di continuare?-

-Sì, scusa. È che non so come la prenderai-

-Se non me lo dici non lo saprai mai! Sappi che mi stai facendo perdere tempo, dovresti muoverti-

-Alexmihadettochevorrebberivedertieparlareconte-

-Alex cosa? Non ho capito niente! A parte il fatto che mi basta aver sentito il suo nome per capire che non mi interessa-

Sospira, poi continua -Alex mi ha detto che vorrebbe rivederti e parlare con te, ah e ha anche aggiunto che gli manchi, ma questo non avrei dovuto dirtelo-

-Dì al tuo caro amico Alex che non mi interessa quello che vuole lui, anzi no. Non dirgli niente, lascia perdere e basta-

-Sai com'è fatto, vorrà una risposta-

-Certo che lo so, per questo non gliela darò-

-Va bene, almeno possiamo incontrarci fuori di qua, solo io e te?-

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

GuitaristDove le storie prendono vita. Scoprilo ora