Subito dopo essere tornata a casa dal bar ricevetti una chiamata,un numero sconosciuto,era Ashton che chiedeva come stavo,sembrava un ragazzo molto gentile e simpatico,il contrario di Justin.
Dovevo veramente smettere di pensarci,non era niente,neanche un amico.
Ignorai il messaggio di Ashton, non volendo avviare una conversazione in quel momento.
Nell'istante in cui decisi di rilassarmi in un parco piuttosto vicino notai che il cielo iniziava a scurirsi,segnale di un brutto temporale,cambiai direzione volendo arrivare a casa il più in fretta possibile.
Corsi veloce,anche non essendo una vera e propria atletica,quando delle goccie picchiettarono leggermente sulla mia testa.
Maledii di non essermi portata un ombrello,affannai non avendo più forze per correre,forse mia madre aveva ragione quando diceva di mangiare di più.
Mi concentrai sul trovare un riparo quando un clacson attirò la mia attenzione 'Hai bisogno di un passaggio?' Mi girai nella direzione della voce piuttosto riconoscibile 'No' scattai,dio che stupida era ovvio che avevo bisogno di un passaggio,Justin fece per partire quando lo fermai accettando la sua offerta.
Il viaggio era un po imbarazzante quindi decisi di parlare 'Grazie' dissi riferendomi al fatto che mi avesse fatto entrare in auto quando fuori pioveva,Justin annuì non proferendo parola,l'ansia prese il sopravvento in me quando mi accorsi che stavamo in una via che non conoscevo 'Dove stiamo andando?' Chiesi nella speranza che almeno sta volta mi rispondesse.
'A casa mia' disse allungando una mano per accedere la radio.
Non erano certo questi i miei piani quando decidisi di entrare nella sua macchina,pensavo non so mi avesse chiesto il mio indirizzo di casa? Così da portarmi li.
Mi metteva un po a disagio entrare a casa sua,in fondo non lo conoscevo,anche se erano ormai quattro anni che stavamo nella stessa scuola.
Che poi cosa voleva fare a casa sua?
Spero non quello che penso,anche perché non ci avrei messo molto a dargli un calcio solo Dio sa dove.Persa tra i miei pensieri non mi accorsi della voce di Justin che mi diceva che eravamo arrivati.
Feci per scendere quando la portiera fu aperta da lui,sussultai per il gesto ma non ci fece caso.
Si aprii davanti a me una casa più grande della mia,una enorme villa con un bellissimo giardino,ammirai il tutto quasi estasiata.
Seguii Justin all'interno della villa.
Era anche più bella.'Vuoi qualcosa da bere?' Annuii chiedendo un bicchiere d'acqua.
Continuai ad ammirare la casa fin quando una foto catturò la mia attenzione.
Ritraeva Justin con un bambino piccolo in braccio e una ragazza accanto,forse era la sua ragazza?Un rumore mi fece girare di scatto provocandomi un leggero giramento di testa.
'Cosa stavi guardando?' Justin entrò in soggiorno lanciando uno sguardo all'immagine per poi arrivare a me.
'Oh.. io niente' farfugliai intimata da lui e dal suo sguardo.
'Bene' sussurrò non rompendo il contatto visivo.
Per quanto fosse strano non riuscì a distogliere le sguardo,ero come incatenata a quei occhi color caramello.Mi appoggiai delicatamente sul divano almeno a un metro di distanza da lui,non sapevo che fare,insomma,ero a casa sua,sul suo divano,non potevo certo stendermi o accendere la tv?
Come se leggesse i miei pensieri accese la tv,lo ringraziai mentalmente per aver tirato la situazione fuori dall'imbarazzo.
Non mi accorsi di quando fossimo vicini al punto di toccare con la mia spalla il suo braccio.
Ci girammo nello stesso momento,non riuscendo a dire niente.
Passò ripetutamente lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra incastrate trai miei denti,mi accorsi di star fissando le sue labbra e trovai la forza di girarmi,non doveva succedere.
So che di li a poco ci sarebbe stato un bacio,e non avrei potuto farlo accadere,non ero fatta per lui e lui non era fatto per me,eravamo diversi.
Anche se non lo conoscevo sapevo che era così.'Forse..forse è meglio che mi riporti a casa' parlai piano,Justin annuì alzandosi dal divano.
Il viaggio durò un pò,da dire ovviamente che fu silenzioso tranne per le poche parole scambiate su come arrivare a casa mia.
Una volta arrivati scesi,ringraziando Justin che mi salutò con un cenno della mano.
Entrai in camera buttandomi sul letto,cosa diamine era successo?
Justin voleva baciarmi e io mi ero tirata indietro.Non so come,qualsiasi ragazza ci sarebbe stata,ma io non ero come le altre.
Non negai a me stessa che sentivo quella sensazione allo stomaco,quel bruciore al solo pensiero delle sue labbra sulle mie.
Respinsi l'idea di un bacio tra me e lui e non preoccupandomi di togliermi i vestiti mi addormentai decisa a scordare tutto.