3 Chapter

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La mattina seguente fui la seconda ad alzarmi infatti quando arrivai giù trovai Adele intenta a versare del caffè nella tazza di mia madre. La salutai con il sorriso più bello che potessi rivorgerle.

"buongiorno Adele, sei mattiniera vedo. Ti sei messa subito a lavoro." le dissi

"oh si, non ho resistito cara." mi rispose ridendo

Presi una tazza di latte e qualche biscotto, subito dopo scese Michael che mi rivolse un sorriso dolce accompagnato dal suo 'buongiorno' che io ricambiai con entusiasmo.

"mi piacerebbe cucinare una volta per voi, dico davvero sta volta." Sputai senza pensare.

Loro furono molto sorpresi, si vedeva dalle loro facce che non se lo aspettavano proprio.

Adele subito dopo sorrise ma un sorriso vero e potevo vedere una piccola luce nei suoi occhi il che mi faceva solo che piacere. Cosi aggiunsi:

"sarei davvero contenta se tu potessi darmi qualche lezione Adele." le dissi.

"oh ma certo cara mi farebbe molto piacere." rispose avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla fronte. Era davvero una donna meravigliosa, sentivo come se fosse mia nonna anche se la conoscevo appena.

Dopo dieci minuti entrarono in cucina mia sorella e mia madre che fecero colazione e avvertirono tutti che sarebbero uscite per andare a fare spese in centro, così mi aggregai anche io e Adele si aggiunse, così in casa sarebbero rimasti solo Michael e Cameron. Ah proposito.

"Cameron dorme ancora?" chiesi.

Adele e Michael si scambiarono un'occhiata poi guardarono me e Michael aggiunse:" lui ha questo piccolo vizio di alzarsi tardi quando non c'è scuola, molto tardi." sorrise debolmente.

"ma per noi non c'è nessun problema, lasciatelo dormire quanto vuole speriamo solo che per l'ora di pranzo ci sia." Disse mia madre ridendo.

"oh si, di quello non ci possiamo lamentare durante i pasti è sempre presente, come se sentisse un richiamo dalla cucina." ridemmo tutti e dopo di che noi donne uscimmo per fare un giro.

Entrammo in un negozio di vestiti e mia madre mi convinse a prendere una maglietta stupenda di American Apparel. Adele comprò un grembiule per la cucina e qualche fermaglio per i capelli.

Tornammo a casa per le 12 perfettamente in orario per il pranzo. Prima di entrare in casa vedemmo Michael armeggiare con il nostro giardino intento a piantare qualche seme di un fiore. Mia sorella, mamma e Adele si fermarono a osservarlo io invece entrai in casa. Posai le buste sul divano e andai in cucina ma mi bloccai di colpo trovando le spalle muscolose di Cam che si contraevano sicuramente perché era intento a fare qualcosa. La visione davanti a me mi lasciò senza fiato così tossì e lui si girò di colpo facendomi venire le palpitazioni. La visione davanti era decisamente migliore di quella dietro.

"oh scusa pensavo non ci fosse nessuno." sorrise

Evitai di rispondere e chiesi:

"che stai facendo?".

"cerco di aprire questa bottiglia di succo d'arancia, ma sembra non collaborare." rispose timido.

"il tappo non và svitato, lo devi solo tirare verso l'alto." dissi ridendo sotto i baffi.

"Oh!" disse solo.

Dopo aver aperto la bottiglia la presi dalle sue mani e mi versai un po' di succo solo per fargli un dispetto.

Lui rise a quel gesto poi sussurrò al mio orecchio:

"non si lascia un ospite a casa da solo il secondo giorno, è da maleducati."

Era seriamente troppo vicino al mio orecchio tant'è che sentì dei brividi invadermi il corpo ,poi ripresi conoscenza.

"magari se questi 'ospiti' non dormissero fino all'ora di pranzo forse sarebbe meglio." la sua risata invase tutta la cucina a tal punto da essere sentita anche dagli altri che stavano nuovamente entrando in casa.

"finalmente ce l'hai fatta caro." disse Adele a Cam.

"si nonna, sai come funziona." le rispose ridendo.

Si abbracciarono e Cam le lasciò tanti baci sulle guance. Si vedeva proprio, il loro rapporto era molto speciale e questo era bellissimo tanto da ritrovarmi a sorridergli come una scema.


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