Abbiamo ripreso le lezioni già da un'ora, ma non presto nemmeno un minimo d'attenzione al professore, che delle volte, mi volge occhiate di rimprovero.
Non sto ascoltando per niente ció che dice. A dire il vero, credo che nessuno qui sia interessato alla letteratura, compreso lui. Ha sempre affermato di odiare la sua materia, i ragazzi e anche la scuola. Per questo non capisco cosa ci fa ancora qui.Incrocio le braccia sul banco, e dopo averci appoggiato la testa, chiudo gli occhi. Ho tanti pensieri in mente che non mi permettono di rimanere tranquilla.
Quando credo di avere un po' di pace, un forte rumore mi fa traballare dalla sedia, facendomi quasi cadere.
Subito dopo si sente un altro boato, che questa volta, mi sveglia completamente dai miei pensieri."Buongiorno signorina Smith".
Rivolgo lo sguardo a destra e sinistra, incrociando quello divertito di Giulia e quello preoccupato di Ty. Poi riguardo il prof in modo interrogativo.
Ma dice a me?
Quasi come in risposta alla mia domanda, continua a parlare."Mi riferivo a lei signorina. Ho notato la sua particolare attenzione, per questo voglio che ripeta."
Parla con tono quasi ironico mentre si tocca la barba sotto al mento, per poi squotere la testa.
Sarebbe un bell uomo se non avesse questo suo "modo criminale" di vedere le cose.
Rimango a fissarlo senza aprire bocca, mentre sento delle risatine di sottofondo che mi fanno innervosire terribilmente."Può anche andarsene se la lezione non le interessa, nessuno la trattiene."
Conclude alla fine sistemando dei libri sulla cattedra, e sfoggia un sorriso che merita un Oscar.A quelle parole, tiro un sospiro di sollievo.
Mi alzo, e in una velocità straordinaria infilo tutto nello zaino. Mi affretto ad uscire e saluto tutti con un cenno di mano.
Sono completamente distrutta, avrei bisogno di una bella dormita, oppure una chiacchierata con Josh...Scendo velocemente le scale, e in meno di due minuti mi ritrovo fuori da quell'istituto che odio tanto.
Ciò che mi ritrovo davanti è un panorama mozzafiato: il cielo è cupo, illuminato da qualche fulmine che andrà a finire chissà dove."Ecco da dove venivano quei boati."
Penso tra me e me.
Le goccie di pioggia fanno gare a chi scende più velocemente, e ben presto la visuale è quasi impossibile.
È a quel punto che inizio a correre, a cantare e ridere. Mi è sempre piaciuto farlo, fin da piccola.
È una sorta di sfogo per me.Continuo per quasi mezz'ora, fino a quando divento zuppa, e il freddo si fa sentire.
Credo di avere il trucco completamente colato oltre ai capelli disastrosi.
Decido di fare un ultimo giro al parco, prima di ritornare a casa con una forte polmonite.Il parco non è molto distante da casa mia, infatti ci vado spesso; è un luogo ricco di ricordi, pieno di vita. Quand'ero piccola la mamma mi ci portava sempre, specialmente quando facevo i capricci, ecco perché è così importante per me.
Ora ci vado quasi tutti i giorni, è diventato il luogo in cui vissuto le sensazioni più belle della mia vita.Faccio qualche altro passo, ma non riesco ad andare avanti più di tanto. Ho le gambe che mi tremano e se la testa prima mi scoppiava, ora è andata a farsi fottere.
Decido quindi di appoggiarmi ad una panchina vicino la strada, per riposarmi un po'.Mi stendo, e chiudo gli occhi, cercando di tranquillizzarmi.
Dopo un po' credo di essermi addormentata...perchè non ricordo più nulla.*******************************
Una strana luce, dopo quel buio intenso, mi infastidisce gli occhi, portandomi così ad aprirli.
Sposto lo sguardo un po intorno, spaesata.
Non mi trovo nella mia camera, dove sono? Cos é successo?
Faccio un po' più di attenzione a ciò che mi circonda:
Ci sono dei poster con delle boyband rock, un paio di palloni da calcio e qualche maglia buttata a caso sulla scrivania in legno battuto.
È la camera di un ragazzo, ma non di mio fratello.
Oh mio Dio, dove sono finita?
Rimetto la testa sotto le coperte in flanella bianche che a dire la verità.. sono davvero molto comode. Non riesco ad alzarmi."Vedo che sei sveglia".
All'improvviso sento una voce molto conosciuta che mi fa completamente bloccare in una strana posizione. Non riesco nemmeno più a respirare.
Non ho forze per alzarmi dal letto, figuriamoci ad affrontarlo.
Sento i suoi passi diventare lentamente più forti, mentre il mio cuore perde milioni di battiti al secondo e si sta formando un grande nodo in gola.
In un minuto mi leva di dosso la calda colperta con cui ho dormito e si siede accanto a me.
È davvero bellissimo, anche se mi guarda preoccupato, ma perché?Ora che ci penso...chissà come sarò conciata ora oddio!
Sento le guance tingersi di rosso mentre si avvicina e appoggia le labbra sulla mia fronte.
"Sei ancora calda, come ti senti?"
Le sue labbra sono morbide e candide sulla mia pelle, mi procura milioni di brividi.
Mi chiedo come sarà il loro sapore sulle mie..."Abbastanza bene Josh...
Perché sono qui?"Credo di aver rovinato la dolce atmosfera che si era creata con questa stupida domanda. Ma non sono riuscita a farne almeno.
"Ohh bhè...
Angolo autrice.
È orribile e cortissimo lo so, ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo e molto molto meglio.
Cerco di postarlo domani.❤
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"Tempesta tra le stelle"
RomanceLa storia di una ragazza come tante, timida e molto introversa, con pochissimi amici e una vita apparentemente normale, che in realtà è l'opposto di ciò che sembra. Un'uragano la sta travolgendo dentro portando via con se tanti piccoli pezzi e un'in...