Arianna pov's
Sto camminando da quasi un'ora, quando finalmente riesco a trovare la strada di casa.
Devo recuperare gli appunti e farmi riferire i compiti che dovrò fare per domani, visto le mie due assenze.
Sono quasi arrivata:
Abito in una piccola casa immersa nelle campagne. All'inizio avevo paura di ritornare da sola, è una zona della città in cui non c'è mai nessuno, e di sera, se la spassano tranquillamente drogati e alcolisti. Col tempo però ci ho fatto l'abitudine... e ormai la cosa non mi preoccupa più di tanto.
Non sono mai stata più contenta di ritornare a casa. Mi manca il mio letto... anche se lo uso solo per dormire. Ma, in quello di Josh mi sono trovata abbastanza bene..era così comodo, così caldo e..
Sognava di stringere un'altra mentre parlava con te
Maledetta coscienza, maledetto Josh, maledetta me!
Non m'interessa, infondo cosa doveva fare? È già stato abbastanza gentile ad ospitare una sconosciuta che dormiva beatamente sotto la pioggia, mi ha offerto la colazione e mi ha addirittura lasciata dormire nel suo letto, senza preavviso, e..
E ha pronunciato un nome CHE NON È IL TUO mentre cercavi di svegliarlo.
È una battaglia persa. Io e il mio subconscio non ci capiamo per niente.Intanto sono già arrivata a casa, senza nemmeno accorgermene.
Percorro il cortile, e vedo che è molto trascurato. Max senza me non riesce a fare nulla. Arrivo di fronte all'ingresso, e senza pensarci due volte, busso alla porta.
Driiiiin.
Uno..due...tre..
Nessuna risposta.
Riprovo, questa volta un po' più forte, ma alla fine, sospiro sconfitta.
Tra tutte le cose che mi passano per la testa, mi viene in mente la chiamata che gli ho fatto, a casa di Josh.
Mi ha detto che rimaneva via una settimana se non mi sbaglio.Non ho nemmeno le chiavi, e non voglio rimanere chiusa qui fuori.
L'unico tentativo è l'entrata di riserva. Di solito è aperta, spero non l'abbia chiusa.
Per mia fortuna, riesco ad entrare facilmente.
Butto la borsa per aria, che atterra 'felicemente' sul pavimento, rovesciando tutti i libri al suo interno. Poco me ne importa, ho ancora sonno.
Mi sdraio sul letto, e poco dopo, mi addormento...
Sono in camera mia.
I miei genitori sono li, di nuovo.
Un uomo incappucciato ha in mano una pistola, e parla con voce rauca.
Punta la pistola su mia madre, mentre accanto a lei c'è mio padre, privo di vita in una pozza di sangue.
"Noooooo, ti prego,bastaa"
Urlo con le lacrime in gola, mentre osservo quella orribile scena ripetersi per la millesima volta.
Ma le parole non bastano a fermarlo, anzi, lo vedo divertirsi.
Accade tutto in un nano minuto, e anche mia madre finisce dritta a terra, con una pallottola al cuore, accanto a papà.
Vedo l'uomo girarsi nella mia direzione, con un sorriso malato stampato sul volto.
"Ora tocca a te."
Dice tranquillamente, mentre io chiudo gli occhi per la paura.
C'è un silenzio tombale. L'unico rumore che si sente è il battito accellerato del mio cuore, ma ben presto se ne aggiunge un altro: il grilletto appena premuto.Mi aspetto il peggio, ma riapro gli occhi di sbotto. Mi trovo ancora in camera mia, col cuore al mille, e il sudore che scende dalla mia fronte. Un incubo, un orribile scena che mi tormenta quasi ogni notte. Osservo il soffitto con occhi sgranati, mentre mi porto una mano al cuore, quasi per la paura che possa uscire dal mio petto, poi poso lo sguardo sul pavimento, e vedo che i miei genitori non ci sono, non più.
Aspetto che il cuore si calmi un po', poi mi alzo e mi preparo per farmi una doccia. Devo sbollire la rabbia, la paura, l'ansia.Josh pov's
Stupida mocciosa impertinente!
Le ho dato un posto dove stare, ha dormito nel mio letto, e lei? Mi spintona per terra per dire: "me ne vado a casa blabla"
Ma infondo che mi aspettavo?
È una tipa difficile, magari col tempo si abituerà. Non penso di farla scappare facilmente, non come sono fatto io.
Ormai dalle mie parti mi conoscono tutti.
"Smith", è un cognome molto pronunciato nella mia città.
La gente mi guardava inorridita, ogni volta che mi vedeva. Mi divertita veder tremare chiunque mi passava accanto.
Può sembrare una sciocchezza, ma bhè, ho fatto cose inimmaginabili, e se devo dirla tutta, non me ne pento per niente. Ho sempre ottenuto ciò che volevo, ciò che desideravo.
I miei genitori.. mi correggo: mio padre, non mi ha mai detto di no.
Ormai è in carcere, passerà tutta la vita in quel lurido postaccio, per colpa di uno stupido ragazzino.
L'unica cosa di cui mi dispiace è stato ciò che ha dovuto subire mia madre, non credo si meritasse tutto quel dolore. Non si meritava quella morte.
Parlare della mamma mi riapre un altro varco dentro, carico di odio e adrenalina.
Ed è per questo che sono qui:
Completare ciò che mio padre non è riuscito a portare a termine, e rivendicare la morte di mia madre.
Quella stupida ragazzina non può fare di testa sua, non ha capito che qui, a comandare, sono io.
Forse ho fatto troppo il ragazzo gentile, o altre cazzate simili, ma volevo vedere solamente come ci si sentiva ad essere apprezzati come persona normale.
Beh, se il risultato è questo, preferisco far vedere agli altri chi sono in realtà.Angolo autrice.
Vi piace??
Secondo voi cos'è che deve fare Josh?
Ci sono davvero rimasta malissimo...mi aspettavo qualche visualizzazione in più. Ma vabbè, spero che modificando la storia vi piaccia almeno un po'
Un bacioneee
-Angy.
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"Tempesta tra le stelle"
RomanceLa storia di una ragazza come tante, timida e molto introversa, con pochissimi amici e una vita apparentemente normale, che in realtà è l'opposto di ciò che sembra. Un'uragano la sta travolgendo dentro portando via con se tanti piccoli pezzi e un'in...