capitolo 1

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Dieci minuti.
Mancano solo dieci dannatissimi minuti e io e l'ansia siamo ormai una cosa sola.

'Winnie sbrigati!! È già tardi!'
'Sì sì, mi serve solo un attimo, lasciami finire di sistemare i capelli e poi sono pronta.'

Oh dio, lei e i suoi capelli, ci mette sempre otto secoli a sistemarli, e alla fine non vengono mai come dice lei, così cerca di farli tornare come erano prima, ovviamente con scarsi risultati, e ci mette altri venticinque anni.
In tutto questo io faccio la parte di quella che si lamenta, per qualsiasi cosa.
Penso di avere un talento speciale nel lamentarmi, dovrebbero darmi un premio.

Il rumore di un clacson proveniente dalla strada mi fa sobbalzare, e comincio a torturarmi il bracciale che ho al polso per l'agitazione.
Sono arrivati.
'Winnie, Mason e Blake sono già qui, vedi di darti una mossa o ti lascio a casa.'
'Va bene, va bene, ma sappi che se non conoscerò nessun ragazzo a causa dei miei capelli a dir poco orribili, e non avrò quindi mai un fidanzato e un marito, morirò sola e attribuirò la colpa di tutto questo a te.' Esclama incrociando le braccia al petto.
'Me ne assumo la completa responsabilità.' Ribatto io, con un'espressione divertita in volto.

Appena usciamo troviamo Mason e Blake appoggiati alla macchina nera del primo, intenti a fumare una sigaretta.
Quando ci vedono la buttano a terra, spegnendola con la suola della scarpa.

'Buonasera mie damigelle' esclama galantemente Blake, accennando un inchino mentre con gli occhi azzurri percorre il corpo snello e sinuoso di Winnie.
Mason mi sorride, mi avvicino a lui e lo abbraccio.

'Ciao Mason.'
'Ciao principessa'.

Al solo suono della sua voce roca vicina al mio orecchio arrossisco violentemente.
Brividi come scosse elettriche mi percorrono la spina dorsale.

Non saprei dire con precisione cosa siamo io e Mason... ci frequentiamo da qualche mese, ma mi sembra di conoscerlo da sempre, come un amico di infanzia, come se mi appartenesse.
Winnie e Blake invece hanno un rapporto completamente diverso, ho sempre sospettato che lui avesse una cotta per lei, ma non ho mai indagato a fondo nella faccenda, perché sono sicura che lei non ricambi, e non vorrei che si creassero tensioni tra noi tre, sono i miei migliori amici e per loro farei di tutto.

Saliamo in macchina e Mason è al volante, mentre io e Winnie siamo dietro.

'Oggi il cielo è più.... alto.
Sì, questa sera il cielo mi sembra più lontano.'

Ed ecco perchè adoro Blake: ha sempre la testa tra le nuvole, ma nonostante questo non è mai scontato o fuori luogo.

Quante volte capita di guardare il cielo e cercarne una fine?

Quante volte, non riuscendo a trovarla, allunghiamo un braccio per toccare una stella, rendendoci conto di quanto effettivamente sia lontana?

Il cielo inganna, appare sereno ma è pronto a schiacciarti appena abbassi lo sguardo.

'Sei sicuro di non aver ancora bevuto, Blake? No sai, perché se sei così da sobrio non voglio immaginarti da ubriaco.' Sorrido all'affermazione della mia amica, ma allo stesso tempo ne sono turbata, soprattutto quando vedo dallo specchietto che anche Mason sta sorridendo.

Di Winnie invidio tante cose: il corpo perfetto, le battute pronte, il carattere forte e la sicurezza, odio però il suo rifiuto verso ogni forma di arte.
Lei non pensa, lei non scrive.
Lei non si ferma mai a riflettere sul significato profondo nascosto nelle piccole cose.

Siamo diverse, io e lei.
Winnie è uno splendido dipinto, io sono la firma dell'autore nell' angolo in basso a destra; appaio quasi insignificante, ma senza di me il quadro sarebbe anonimo.

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