One

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Haley's pov

Chi siamo? Perché siamo qua?
Sembrano strane e infantili, ma queste domande sono alla base di tutti i nostri giorni. Ci chiediamo continuamente chi siamo, ci poniamo mille domande e cerchiamo altrettante risposte. Tutto questo per rispondere solamente ad una sciocca ed inutile domanda. È un ciclo continuo. Domanda, risposta. Domanda risposta. Ma alla fine che cosa ne ricaviamo noi? Non possiamo sapere realmente chi siamo se prima non impariamo a conoscere noi stessi, la nostra anima. Bisogna scavare a fondo, studiare noi stessi e metterci alla prova per riuscire a trarne delle conclusioni. Ho sempre provato a fare spazio e chiarezza nella mia anima per vedere chi sono veramente, ma è macchiata. È stata macchiata. Ho rinunciato a questo, ho smesso di ricercare la vera me stessa due anni fa, precisamente due anni e una settimana fa. Da allora ho sempre e solo desiderato andarmene e trovare pace e calma, ma soprattutto protezione. Mi sono sempre protetta da sola, ma ora sono veramente troppo debole per farcela da sola, solo che non lo avrei mai ammesso a nessuno. Non riesco a fidarmi di nessuno.

Tutti questi pensieri si ammassano nella mia testa, come sempre del resto, mentre siedo sull'umida e verde erba dinanzi al piccolo lago che divide il giardino di casa mia dall'altra sponda, che confina con la strada che porta alla città. Osservo incantata il panorama difronte a me: il sole è basso, quasi dietro le montagne, contornato da qualche nuvola colorata di rosa chiaro, violetto e arancione. Adoro il tramonto. È una delle tante cose che mi piace e osservo spesso della natura. La leggera brezza di settembre mi colpisce il viso, facendo ondeggiare i miei rossastri e disordinati capelli nel vento.
Chissà come sarà fare ritorno in Inghilterra, rivedere Harry e i miei zii.
Mi mancano...

I miei pensieri sono bruscamente interrotti dalla voce roca di mio padre.
"Aly, se non ti muovi arriveremo tardi in aeroporto e perderai l'aereo."

"Arrivo papà."

Detto ciò, se ne va, chiudendo dietro di se la porta suo retro, mentre mi alzo e, a passo lento, raggiungo la medesima porta appena chiusa da mio padre.
Mi affretto a prendere le mie ultime cose e le caccio velocemente nel mio zainetto nero che potrò tenere con me durante il viaggio. Tutto ciò avviene sotto lo sguardo vigile ma dolce di mio padre.
"Hai preso tutto?" Mi domanda in modo dolce.

"Sì, credo..."

"Haley, se dimentichi qualcosa non potrai venire a riprendertela, lo sai."

"Lo so, papà. Ho tutto, andiamo."
Pronuncio fermamente dirigendomi vero la porta d'entrata. Raggiungo a passo svelto la macchina di mio padre, dove mia madre ci sta impazientemente aspettando.

L'aeroporto è affollato mentre cammino trascinando dietro di me la mia valigia. Mi guardo attorno spaesata.
Non mi sono mai piaciuti questi posti, no che non ami viaggiare, ma odio qualunque luogo contenga un numero elevato di persone, e un aeroporto contiene decisamente un numero troppo elevato di persone. Vedo i miei genitori fermarsi a delle panchine vicino a una vetrata che da sulla pista di pilotaggio.
Una voce metallica annuncia che i passeggeri del volo Vienna-Londra sono pregati di affrettarsi verso l'aereo e, vedendo mia madre alzarsi di scatto, deduco sia il mio volo.
Mio padre mi si piazza davanti. Il suo sguardo è dolce, ma terribilmente triste mentre fa un passo avanti per abbracciarmi.

"Quando vorrai o avrai bisogno del tuo vecchio, sai dove trovarmi" sussurra nell'abbraccio. Il suo tono triste, ma non perde mai quel pizzico di umorismo che lo caratterizza.

Una delle cose che odio in assoluto sono gli addii. Li detesto, decisamente.
Cercando di trattenere le lacrime, mi stacco velocemente dall'abbraccio annuendo a ciò che ha appena detto mio padre e, impugnando il manico della mia valigia, raggiungo mia madre impegnata a mostrare i nostri biglietti ad una giovane donna mora.

"Pronta a partire?" Mi domanda in tono gentile mia madre.
Dicono che dov'è il cuore, c'è casa e, se il mio cuore batte forte mentre penso ai miei parenti, allora si, sono pronta a tornare a casa.

"Sì, sono decisamente pronta."

Haley KellerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora