"SVEGLIAAAAAA" mi giro. Shay mi sta sorridendo dal mio letto. La spingo per la spalla enon vedo l'ora di sentire il tonfo del suo sedere che cade a terra così da tirare la coperta sopra le mie spalle.
"Perché sei qui?" brontolo.
"Perché sono le undici e mezza," risponde Shay. Mi butto fuori dal letto e scatto verso l'armadio. "Calmati, la scuola è stata chiusa di nuovo. Sono venuta qui e ho spento la tua sveglia poi sono tornata a casa e ora sono di nuovo qui."
Sospiro e mi stendo di nuovo, la mia gamba è dolorante. Mi ero dimenticata di questa merda. Shay ride "Dovremmo fare qualcosa."
"Vorrei tornare a dormire, sono esausta, faccio sogni terribili, Shay," borbotto coprendomi di nuovo. "Non riesco mai a dormire."
"Sogni riguardo cosa?" aggrotta le sopracciglia.
"Fumo," dico pigramente con amarezza, "fumo nero che mi soffoca e mi circonda e ci sono tutte queste persone che bisbigliano, ma non le riesco a sentire."
Shay si acciglia. "Dovresti chiedere un incontro con il consulente scolastico. Vado a chiederlo io per te, va bene? Torna a dormire."
"Grazie, hun," mormoro e chiudo di nuovo gli occhi. Mi stringe il braccio e mentre la sento uscire mi rimetto a dormire.
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Sono a casa di Harry. Dentro. E non so come sia arrivata qui, ma sto in piedi nella sua stanza da letto da sola. La sua voce rimbomba nella casa da una parte del corridoio.
"Che diavolo vuoi che faccia? Perché io sono sicuro come l'inferno che non farò quello che tu vuoi da me e non ho intenzione di dirglielo," urla Harry. Lascio la stanza andando a cercare il ragazzo.
"Sai cosa faremo se non lo farai," dice un altro uomo.
"Io non ti farò posare neanche un accidenti di dito su di lei," Harry dice appena dietro l'angolo. "Non voglio più giocare a questo gioco," aggrotta la fronte. È di nuovo a torso nudo con un paio di pantaloncini da corsa e una bandana nera legata nei suoi capelli ricci.
"Non si tratta di un gioco. È questione di vita o di morte," dice l'uomo di bassa statura. È giovane, con un taglio pulito e professionale, bello. Probabilmente avrebbe continuato a parlare, ma Harry alza un dito per farlo tacere e di acciglia.
"L'hai mandata qui?" aggrotta le sopracciglia verso il ragazzo. L'uomo si guarda intorno accigliato.
"Io non la vedo," dice.
Harry alza gli occhi. "Sta dormendo, idiota. È qui. Lei non lo sa. Svegliala e falle dimenticare questo," ordina. Harry si guarda intorno nella stanza fino a che i sui occhi non si fermano nel punto in cui mi trovo. Il cuore mi martella nel petto. Sto sognando. Sto sognando.
Viene verso la parte dove mi trovo io. "Trovata?" chiede l'altro ragazzo. Harry si ferma con gli occhi sul mio mento. È come se mi stesse guardando attraverso. Beh, in realtà lui mi sta guardando attraverso. Non può vedermi. I suoi occhi si muovono un po' e si bloccano nei miei. Guardo le sue labbra curvarsi in un sorriso.
"Trovata," mormora facendo un passo verso di me senza spostare gli occhi. Sento la sua mano sul mio fianco. Lo sento. Sento il calore fluire dentro di me, sento il suo corpo premere lentamente sul mio, sempre più vicino. Lui può sentire la mia mano sulla sua schiena. Lo posso dire dal sorriso sul suo volto. "Non puoi chiedermi in nessun modo di farle questo. Vedi questo? Lei è così innocente. Così ingenua. Lei lo sa che è qui?"
L'altro ragazzo si avvicina a noi. È bello, sì, ma sembra spaventoso. Non so perché, ma qualcosa in lui mi provoca terrore. Le caratteristiche scure sul suo volto ombrato lo rendono ancora più minaccioso. I suoi occhi scuri guardano il posto dove io mi trovo.
Si schiarisce la gola. "No. Qualcuno l'ha mandata qui. Non sapevano che tu avevi sviluppato dei sentimenti, non sapevano che tu saresti stato in grado di percepirla. Volevano che lei cogliesse me e te mentre parlavamo," dice l'uomo. Sentimenti? Per me? Cos'è questo?
"Ma perché? Perché siete tutti così terribili?" dice a bassa voce. "Non avete decenza?"
"Noi non possiamo scegliere chi essere," sibila l'uomo.
"Maledizione, perché no? Perché lei può? Perché nessuno di loro può farne a meno? Loro sono quelli buoni, non noi. Perché lo dobbiamo fare?" dice Harry e i suoi occhi non lasciano i miei nemmeno una volta. Posso sentire la pelle calda della sua fronte sulla mia mentre cerca di calmarsi un po'. Un bacio sfiora la mia guancia prima che lui si giri verso il ragazzo di nuovo.
"Harry, tu sei uno dei migliori," lo avvisa. Harry rabbrividisce a questa affermazione. "Taci, ragazzo. Lo farai. So che lo farai. Giovedì a mezzogiorno, altrimenti... Capito?"
"No," dice Harry disperatamente, "Io ti ucciderò. Ti distruggerò in tutti i sensi. Capito?"
L'uomo deglutisce ancora. "Sto per farla svegliare."
"Lei non vuole ricordare," dice. L'uomo scuote la testa.
"No. Dov'è la sua fronte?" domanda. Sono confusa. Chi è questo ragazzo? Cosa sta succedendo?
Harry mi guarda ancora negli occhi e sospira. "Amore, sono un cazzone e sono così, così terribilmente dispiaciuto," è quello che mi ha detto. Pressa le sue labbra sulla mia fronte e sospiro accucciandomi di nuovo nel suo petto. Il ragazzo poggia due dita affianco alle labbra di Harry. L'ultima cosa che vedo è uno sguardo triste e pieno di dolore da parte di Harry e questo mi confonde mentre il mio corpo inizia a diventare sempre più pesante.
È poi tutto divenne nero.
N/A
Ecco a voi la prima parte del capitolo 18. Consideratelo un piccolissimo regalo di Natale ricevuto un po' in ritardo.
BUON PROSEGUIMENTO DI VACANZE!
Raf xx
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wicked || harry styles || a. u. - italian translation
Teen Fiction------- “Tu sei...” balbetto cercando le parole giuste. Lui mi fa un largo sorriso, inclinando la sua testa da un lato. Rabbrividisco e tutti i miei muscoli si irrigidiscono quando pressa le sue dita sul mio bicipite. I suoi occhi si fissano nei mei...