BARBARA P.O.V
Un altro giorno di scuola stava finendo, e l'estate era sempre piu' vicino. Alleluja, tra poco saro' libera per tre mesi.
L'ultima ora era educazione fisica, quindi avrei avuto un ora per anticiparmi inglese.
Andai nella palestra e mi sedetti in un posto isolato per non essere disturbata, ma sapete che sono molto sfigata e proprio in quel momento fui chiamata dal professore.
-Palvin vieni subito qui. Sarai attaccante nella squadra femminile di basket. Oggi partita maschi contro femmine.- disse buttandomi il pallone.
-Cosa? No. Non se ne parla, io non gioco mai.- dissi restituendo il pallone.
-Ed ecco la volta buona per iniziare. Muoviti subito in campo.- disse dandomi per la seconda volta il pallone.
-Prof no.- dissi quasi supplicandolo.
-PALVIN. IN. CAMPO. ORA.- disse urlando e scendendo bene le parole.
-Okay. - dissi furiosa.
Mi misi al centro del campo facendo dei palleggi sul posto facendo in modo di non dare molto all'occhio.
Dopo poco arrivò la squadra maschile. Tutti si sistemarono nel campo e Adam mi raggiunse al centro.
-Pronta per perdere?-Disse rubandomi il pallone.
-Gioca e sta zitto Cooper. Vedremo alla fine della partita - Dissi riprendendo il pallone.
-Sei fortunata che c'è il professore se no avresti assistito alla partita da sopra il canestro - disse prendendo di nuovo il pallone. Ormai era diventato un tira e molla.
Mentre stavamo "discutedo", arrivò l'arbitro che, con il suo fisco mi mandò l'orecchio a puttane.
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I don't lighthouse 'evil
RandomBarbara Palvin, 17 anni. Vittima di bullismo, odiata da tutti. Cerca in tutti i modi di far migliorare la sua vita, ma ci sara' sempre Adam Cooper a farla sempre piu' debole per poi potersi prendere gioco di lei. Ma un giorno, lui, Thomas Sangster s...