Ottavo round

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Impotente. È questo il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere come mi sento quando vedo certi scenari in televisione. Impotente perché mi rendo conto che mentre sono seduta tranquilla sul mio divano, al caldo nel mio appartamento, con due genitori e la possibilità di andare a scuola e studiare, in altri posti del mondo la gente deve lottare ogni giorno per la sopravvivenza. La loro vita è qualcosa di incerto, non sanno mai se il giorno seguente sarà forse l'ultimo. Mi capita di sentirmi in colpa per questo. Perché loro e non io? mi chiedo spesso. Perché io ho avuto la fortuna di nascere in un paese sicuro, con cibo a sufficienza e un tetto sulla testa (oltre a mille altre cose meno essenziali), mentre altri bambini, uomini, donne e adolescenti devono sopportare condizioni di estrema povertà o vivere ogni giorno con il terrore? La risposta probabilmente non la troveró mai. Peró una volta ho parlato con un'amica di questo argomento. Ció che lei mi ha detto mi ha fatto riflettere.
Lei dice che non si sente in colpa. Non perché dà per scontato la grande fortuna che abbiamo, anzi è il contrario. Proprio perché sa che la vita che abbiamo è un regalo, lei cerca di sfruttarla al meglio possibile, apprezzandone ogni particolare. Lei la vede come una possibilità che le è stata data, e che utilizzata al meglio potrebbe contribuire a migliorare anche quella di altri.
C'è stato un periodo in cui ero molto triste, quasi depressa. La causa di questo era un cuore spezzato; non voglio parlarne in dettaglio. Lo accenno solo perché in quel periodo, circa un anno fa, la vita mi sembra abbastanza uno schifo. Non riuscivo a vedere nulla di positivo nel mio presente e continuavo a rimpiangere il passato, senza voler volgere lo sguardo al futuro. Con il tempo peró il dolore è passato e sono di nuovo riuscita a godermi le piccole cose che mi facevano sorridere.
Ora, da qualche settimana, ho trovato una persona che ha ancora portato dei cambiamenti nella mia vita. Se prima cercavo di apprezzare gli attimi di felicità che trascorrevo, adesso la mia vita è felicità. Se prima sorridevo spesso, ora sorrido quasi costantemente, come una cretina, solamente ripensando ai momenti trascorsi con lui. Se prima qualche volta mi chiedevo quale fosse il senso della vita, ora non ho più alcun dubbio.
La vita è la cosa più preziosa che abbiamo. Mi sento la persona più fortunata al mondo ora, perché sono sana, ho una famiglia, un'istruzione, diverse buone amiche e un ragazzo che mi fa sentire amata ogni giorno. Amore. Questa è la parola chiave per migliorare il nostro mondo. Forse le mie idee sono pari a quelle di una bambina di dieci anni, forse è qualcosa di utopico, eppure... io ci credo con convinzione. Sono certa che l'amore è l'arma migliore per far scomparire il male che c'è nel mondo. Amore per il prossimo, amore che è più forte di qualsiasi desiderio di vendetta, amore che prima o poi ci salverà. Se ognuno di noi mostra un po' di gentilezza e cortesia nel confronto degli altri, anche di chi non conosce, possiamo iniziare a costruire pian piano questo mondo che tanto desideriamo. Perché è cosí che vorrei vivere: in un mondo dove gli affetti personali superino gli affetti materiali.

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