SE TROVO ALTRI COMMENTI CON SU SCRITTO "AGGIORNA" "VAI AVANTI" O "CONTINUA" GIURO SU DIO CHE CANCELLO QUESTA STRAFOTTUTISSIMA STORIA.
va bene sperare che l'autrice pubblichi presto, o è bene anche appassionarsi alla storia, MA COSÌ È TROPPO.
poi non è che sono inviti dolci. no. so popo degli obblighi. AO. CARMATEVE. ABBIAMO ANCHE NOI UNA VITA.
passo e chiudo, buona lettura.Mi sembrò di sprofondare.
Lanciai un'occhiata terrorizzata a Camilla che mi guardava impotente, mentre veniva portata via da Leonardo dimenandosi.
Sparirono giù per le scale, nonostante sentissi ancora le sue urla di protesta soffocate.L si voltò verso di me, e la paura invase il mio corpo, mentre il cuore mi martelleva.
Da quando avevo così paura?
Forse solo perché mi ero illusa per un attimo che grazie a Camilla non mi avrebbero fatto nulla per davvero.
Ma mi sbagliavo.Avanzò verso di me, lentamente, guardandomi con il solito sguardo intimidatorio.
Strinsi i denti e indietreggiai fino a sbattere contro il muro, così portai le braccia davanti al mio viso per proteggermi e chiusi gli occhi.-Non ho fatto nulla, non c'entro, lo giuro. Non farmi male.-
Mi pentii del tono supplichevole che avevo assunto, mi stavo mostrando debole e ne ero cosciente, ma ero terrorizzata.
Sentii un risolino, e schiusi gli occhi guardando la sua espressione divertita.-Non fai più le tue psicoanalisi del cazzo, Eleonora?-
Non sapevo che dire o fare, così provai a riprendere forza mentale velocemente per rispondergli per le rime.
Ma prima che potessi reagire, due mani afferrarono i miei polsi bendati strofinando appena i polpastrelli sulla superficie, per poi farmi abbassare le braccia.-O ti é bastato sentire le parole di quella puttana?-
Qualcosa si mosse in me.
Strattonai i polsi, e tirai uno schiaffo sulla guancia del moro, facendogli girare il volto.
Vidi la sua mascella serrarsi e strinse i miei polsi, tanto da farmi emettere un gemito di dolore.-Non ti azzardare a chiamarla così.- parlai io a denti stretti, piegandomi leggermente in avanti per sopportare il dolore.
Lui continuó a fare pressione sulle ferite, e dai miei occhi iniziarono a scendere copiose lacrime, mentre fissavo le garze immacolate, man mano tingersi di rosso.
Vuoi giocare? Giochiamo.
-Il...il soggetto presenta vari punti oscuri sulla sua personalità, in quanto possono essere collegati al fatto che con molta probabilità abbia un passato complicato-
Fui interrotta da un piccolo urletto che fuoriuscì dalle mie labbra, data la pressione esercitata sui polsi.
Sentivo il battito cardiaco del moro che aumentava sempre di più, e sicuramente si stava mordendo il piercing al labbro per il nervoso.-...nonostante tutto, il paziente dovrebbe prestare più attenzione ai suoi scatti d'ira, indice di ansia e insicurezza-
-Smettila.- sibiló lui, sbattendomi al muro facendomi emettere un ennesimo gemito.
-La paura creatasi da questi fattori può determinare il fatto che sfoci il carattere dell'individuo, in atti di violenza-
-Stai zitta!- alzó lui la voce, tappandomi la bocca con una mano, che io morsi, in modo che lui la levasse, cosicché potessi continuare il discorso.
Sapevo che si stava innervosendo.
E sapevo anche che gli servivo viva.-...e che questi atti non siano controllati. Le persone che hanno rapporti di vicinanza con il paziente dovrebbe guardarsi intorno... Perché si potrebbero ritrovare morte, uccise da lui stesso.-
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Hostage || Lorenzo Ostuni (collab with @InvincibLorenzo)
FanfictionEleonora Eatress è sempre stata una ragazza sulle sue, limitata dalla ricchezza dei suoi genitori, impresari di una grande azienda. Un giorno Eleonora non si fa più trovare in casa, sul suo letto c'è solo un biglietto: "Fate trovare un sacchetto con...