24||Shadows

2.2K 150 102
                                    

Camilla

-Non la voglio fare questa cosa.-

I capelli biondi mi scivolarono davanti al viso quando mi piegai per poggiare a terra un'enorme palla di plastica.
Mi sollevai, dopo aver stabilizzato il gonfiabile blu a terra. Scostai le ciocche lisce dai miei occhi stanchi e pieni di ombre scure.
La notte non riuscivo a dormire, poi mi sentivo nervosa e irritata. Mi dimenavo nel letto cercando una posizione comoda, senza mai riuscire ad assopirmi. I pensieri erano più forti e rumorosi di qualsiasi altra sensazione. Le tenebre amavano prendere possesso di me da sempre.

Mi sembrava impossibile ciò che stava accadendo.
Sapevo che sarebbe successo. Sapevo che Lorenzo avrebbe trovato qualcuno migliore e mi avrebbe rimpiazzato. Ma per quanto lo sapessi, non sarei mai stata abbastanza pronta.

Soprattutto, non mi sarei mai aspettata che a prendere il mio posto sarebbe stato un'ostaggio.
Una quindicenne testarda, dal carattere forte, ma troppo stupida per non farsi ingravidare.

La stessa ragazza che ora stava in piedi davanti a me, nelle mie scarpe da ginnastica, i miei leggins ed una maglia di Leonardo.
La stessa ragazza che avevo aiutato costantemente e per cui, ora, provavo solo un odio represso.

-Senti. Per procurarmi queste cose ci ho messo secoli. Quindi ora tu vedi di posare il tuo amatissimo culo su questa cosa e fare ginnastica.- sbottai.

Solleticai con le dita il bordo del mio reggiseno sportivo per sistemarlo sul busto esile. Ne avrei prestato uno anche ad Eleonora per stare più comoda, ma quegli ammassi di stoffa erano abituati al mio piattume e non avrebbero mai trattenuto il seno prominente della mora.
Forse era quello il motivo per cui Lorenzo la preferiva.

-Ma mi vergogno.-

Sbattè gli occhi grigi come se al posto delle palpebre avesse le ali di una farfalla.
Le sue dita si strinsero attorno al cotone della maglia rossa, nervose ed incerte. Vagò con gli occhi su di me, poi osservò le sue mani giocare.
E fu in quel momento che vidi la ragazza fragile e insicura. Si stava accorgendo di star perdendo lentamente tutti i pezzi del puzzle che la tenevano in piedi.
Forse era proprio quel senso di aver bisogno di protezione che emanava ad attirare Lorenzo.
Ma anche io voleva sentirmi al sicuro, ogni tanto.

-Ma di cosa? Senti, per me va benissimo. Sei tu quella che avrà smagliature, cellulite e schifo ovunque.- sputai.

Sembravo ferirla con le mie parole dure, ma improvvisamente non mi interessava.
Non avrei mai creduto di poter diventare gelosa di una ragazzina di cinque anni più piccola. Non capivo cosa io non avessi che lei invece possedeva.
Era bella, graziosa, sperduta e molto volubile. Io invece sicura, sfrontata e decisa.

Strinsi le labbra, poi sospirai come se potessi eliminare tutto quel peso che mi appesantiva il petto dalla bocca. Ma c'era ancora.
Mi sedetti sul pallone, sprofondai sulle mie gambe che trovarono un appiglio sulla plastica fredda.

Non volevo farlo nemmeno io, ma sentivo che aiutarla sarebbe stata una ripicca giusta verso Lorenzo. Ora, però, iniziavo a pensare che forse era fatica sprecata.

-Camilla, perché ce l'hai tanto con me?-

Sollevai il viso per guardare Eleonora, negli occhi più chiari dei miei.
Erano tristi, feriti, mi si strinse il cuore di colpo.

-Io non ce l'ho con te, Eleonora. Dico solo che mi sono affaticata per trovare queste cose e ora tu..-

-No, non quello. Ho quasi la sensazione che mi odi per qualcosa che io non...so.-

Era troppo intelligente per non capirlo. Sapeva bene che nutrivo rancore nei confronti di Lorenzo e ora lei era stata la ragione della rottura completa del nostro rapporto.

Hostage || Lorenzo Ostuni (collab with @InvincibLorenzo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora