Il ritorno in grande stile.

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D'un tratto, mentre le urla e le barzellette squallide dilagavano fra il caos creato da tutti i personaggi lezzi di questa storia lezza (chenonverrannoelencatiperchèquestapoverascrittricenoncistaacapìpiùuncazzo), si sentì un pianto fino provenire da quella piccola e adorabile pallottola di carne uscita dal corpo della Fiera più arrapante e c-aspirante della Toscana; si zittirono immediatamente tutti e, nella commozione generale, si distinse una voce pronunciare due ferme parole.

X: Chiamiamola Ignazia.

Tutti si girarono per capire chi avesse suggerito il nome e si stupirono nel vedere l'Antigne avvolto da una nuvola nera-verdognola mentre veniva accerchiato da un gruppo di angelkillers che gli incitavano di non muoversi impugnando fermamente i loro fucili contenenti squirto divino color verde fluo.

Gne: Bene bene bene. Simone, l'Antigne.- il vecchiardo si avvicinò al ragazzo lentamente mentre quest'ultimo gli sorrideva in modo spavaldo.- A cosa dobbiamo la tua onorevole presenza?

S: Beh vedi, mi annoiavo e così sono passato a fare una visita. Ti ho portato un cesto di frutta da bravo ospite.

Simone lanciò allo Gne un cestino contenente un'unica mela andata a male dalla forma alquanto strana. Lo Gne prese la mela incuriosito e successivamente guardò Simone con un'espressione che voleva significare "ma mi prendi per il culo?".

S: Sai, caro Gne, dal momento in cui mi hai espulso da questo stupido e luminoso posto ho pensato molto spesso a come tornare qui. Sapevo benissimo che il tuo perdono non lo avrei mai ottenuto, visto che sei amorevole come una vecchia comare che pensa di aver ricevuto un malocchio da un'altra sua compaesana; così ho pensat-

Il discorso della divinità venne interrotto da gemiti provenienti da uno stanzino comparso totalmente a caso: solo allora il gruppo pieno di lezzità si accorse della mancanza di due persone, la concubina Parady e lady Antina Conformina. 

L'elicotterista Agnese si avvicinò a passi svelti fino all'origine di quei suoni che si facevano sempre più forti e lesse un cartello con scritto su "Stan-zin : non disturbate stronzi.". La ragazza bussò violentemente alla porta e una scompigliata e seminuda Parady le rispose aprendo leggermente.

P: Agnè, sono leggermente occupat-

AC: Che b-bo-no Y-Yifa-n...- gemeva la ragazza dentro allo stan-zin.- a sentire quelle parole, Parady sorrise ampiamente.

A: Ma qui stiamo parlando di cose importan-!

Quando la porta le venne chiusa in faccia, la giovane messaggera si infuriò così tanto che come scopo nella vita si fissò quello di rovinare la ship appena nata: "sarò il vostro incubo, la vostra Danny" pensò malvagiamente mentre si riuniva al gruppo. L'Antigne, nonostante fosse tentato dall'assistere allo yuri che si stava svolgendo in quello spazio così ristretto, si schiarì rumorosamente la gola richiamando l'attenzione dei presenti su di se.

S: Stavo dicendo... Ho pensato ai possibili modi di ritornare a vivere qui e di usufruire di questa bellissima erba, anziché quella varietà scadente e disgustosa che lo Zio Rob coltiva con tanto amore. Un incontro di cricket e subito dopo un the delle 5? Troppo da spocchiose signorine dell'800' . Una riunione con gli avvocati? Purtroppo i miei avvocati trovano convenevoli solo con il sesso e presumo che i tuoi non siano d'accordo...- guardò gli angeli che lo accerchiavano negare con la testa disgustati al solo pensiero di fare uno yaoi. Che angeli lezzi.

G: Sai, un semplice "scusa" mi sarebbe bastato.

S: ... davvero?

G: Ma manco per il cazzo!- il "gran burlone" iniziò a ridere mentre tutti i presenti lo guardavano basiti.

S: Bene. Dato che le cose stanno così, allora ho pensato...

Dovahlene smise per un attimo di ascoltare Simone e di immaginare robe poco caste su di lui quando percepì un debole ticchettio provenire dalla mela marcia che lo Gne teneva in mano.

S: ... di tornare con la forza. Ed è per questo, mio carissimo Gne, che tornerò in grande stile e mi riapproprierò di quello che mi spetta. - il ragazzo estrasse un telecomando dalla tasca e premette un bottone sul quale vi era scritto "BOOM".

D: Oh no... GNE STAI ATTEN-!

Le urla della ragazza erano ormai vane; dentro la mela marcia si era già innescata la bomba ed un'esplosione assordante aveva zittito tutti.


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TICK TICK BOOM BOOM 'BOUT TO BLOW!

Salve a tutti! So perfetamente che sto capitolo fa un po' cagare visto che è stato scritto con la stessa velocità con cui è stata partorita la prescelta ma... non insultatemi please, ho fatto del mio meglio ^^"

Ho usato troppe poche volte il termine "lezzo" in questo capitolo, vero? 

In tal caso, lezzilezzilezzilezzilezzilezzilezzilezzilezzilezzi. ^^

Baci da Paradise 








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