capitolo 3.

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Mi ritrovai per la seconda volta in quel prato verde. Era tutto diverso: il leggero venticello smuoveva le foglie degli alberi, gli uccelli cinguettavano mentre gli scoiattoli erano alla ricerca di qualcosa. Il prato era pieno di piccoli animali che giocavano, correvano e mangiavano.

Due farfalle dalle ali arcobaleno mi danzarono intorno per poi posarsi sulla mia spalla. Una farfalla mi salì sulla guancia e camminando mi fece il solletico. Mi divincolai così da farle volare via.

Percepì una presenza dietro di me. Mi girai e vidi la donna dagli occhi color ambra.

- Benvenuta Dominatrice - parlò la donna inchinandosi.

La guardai confusa e spaventata per tutta la situazione che stavo vivendo.

- Chi sei? E perché mi chiami Dominatrice? Dove mi trovo? Rispondi! - urlai agitata.

Sorrise dolcemente scuotendo la testa. - Hai il suo stesso carattere. La sua stessa bellezza e la sua stessa forza - disse mentre una piccola lacrima le rigava il viso.

A quel punto mi addolcì e mi avvicinaì alla donna lentamente. - Potrei sapere dove mi trovo? E chi sei? -

Mi accarezzò la guancia sinistra e io le sorrisi come una figlia fa con la propria madre. Mi rabbuiaì all'improvviso ricordando mia madre. Ributtai indietro le lacrime tornando a guardare la donna.

L'ultima dominatrice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora