Per la terza volta, mi ritrovai al centro del grande prato verde. Sotto la mia schiena, sentivo qualcosa di morbido e caldo mentre i miei occhi erano rivolti verso il cielo leggermente oscurato. Mi tirai su di scatto guardandomi intorno.
Ero stesa su un letto a baldacchino. La tastiera era ricoperta dalle pianti arrampicanti.
Mi alzai e urlai a gran voce: - Elis! -
Continuai così per altri cinque minuti finché la donna non apparse di fronte a me, facendomi balzare in aria e cadere a terra con un gran tonfo.
- Oddio che spavento! - esclamai portandomi una mano sul cuore.
- Scusami Kathleen. - si affrettò a dire aiutandomi ad alzarmi. - Non era mia intenzione spaventarti. -
- Non ti preoccupare. Mi spavento anche per le piccole cose. - dissi battendo le mani sui jeans per levare i fili d'erba.
Elis mi guardò prima di distogliere lo sguardo per puntarlo sull'albero che affiancava la roccia dove erano incise le strane lettere.
Guardava l'albero con amarezza. Deglutí e riportò i suoi occhi nei miei.
- A quanto pare non ti hanno ancora detto niente. - esclama camminando verso l'albero.
- Dirmi cosa? Aspetta, Elis! - urlai rincorrendola.
La donna si sedette ai piedi dell'albero e mi fece cenno di fare la stessa cosa. Mi sedetti e guardai Elis strappare l'erba per poi trasformarla in un bracciale dove incastrò un piccolo diamante bianco che portava al collo.
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L'ultima dominatrice.
RomanceA soli quattro anni, Kathleen ha dovuto assistere alla morte della madre per mano di strane creature venute dall'oscurità. Da quel giorno, le notti della ragazza sono tempestate da strani sogni che Kathleen non ricorda. Robin, il padre, venendo a co...