Un anno prima(julia)

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<<Julia, svegliati!>> in casa mia non esiste il famoso "giorno di riposo", qui tutte le mattine devi svegliarti presto e ancor di più se si tratta della domenica.
Però oggi sono davvero stanca, non ho voglia di alzarmi presto e quindi con voce roca dal sonno e ancora gli occhi chiusi le dico <<mamma ti prego, altri 5 minuti >>non glielo chiedo, quasi la scongiuro.
<<Juli, amore di mamma: la nonna  ha bisogno del tuo aiuto, oggi più che mai...>>
Mi rigiro nel letto fino ad incontrare il viso di mamma e la guardo accigliata. <<perché?>> biascico passando una mano sul volto, capendo che piega prenderà la mia mattina.
<<L'ho chiamata prima e mi ha detto che non ci  saremo solo noi a pranzo...>> e si blocca per andare ad aprire le tende che non facevano passare il sole e quindi mi permettevano di riposare ancora un altro po'. <<e poi, cosa ti ha detto più?>> <<nulla, mi ha detto solo che è molto importante. Ma nulla di più>> Alla fine mi arrendo, sono costretta ad alzarmi e fare quello che vuole la nonna e mamma, ma non sono affatto felice e glielo lascio capire dicendole <<ok mamma, avete vinto voi. Ora mi preparo e vado>> tutta stizzita.
Mamma fa finta di non aver capito. Mi schiocca solo  un bacio sulla guancia e corre giù.
Jack ci ha messo più tempo ad affondare...
Io mi alzo dal mio  bellissimo letto caldo e mi stiracchio.
<<cosa devo mettermi?>> mi domando ancora assonnata.
Prendo il codino che ho sempre al polso e mi lego i capelli in una coda disordinata. Mi faccio coraggio e provo a non pensare a quanto faccia freddo oggi.
Vado verso l'armadio e senza troppi ripensamenti decido di mettere l'abito color Tiffany con i tacchi bianchi, che non sono troppo alti.
Dopo aver deciso gli abiti da indossare mi reco in bagno mi doccio e mi vesto.
Pettino energicamente  i miei capelli castani e mi trucco in maniera molto leggera. Non sono abituata a vedermi con troppe cose sul viso. Il fondotinta mi da fastidio e ultimamente il rossetto rosso lo trovo troppo rosso per le mie labbra...
Mi specchio per l'ultima volta, controllando di non aver fatto nessun pasticcio  e scendo giù.
<<Mamma allora io vado>> la informo senza neppure passare per la cucina. Lei si affaccia e mi chiede <<tesoro non vuoi mangiare nulla?>> davvero lo chiede?
<<mamma ricordati che devo andare da nonna. Sicuramente avrà preparato una colazione per 100 persone, nel frattempo che stava cominciando a preparare il pranzo.>>> le dico ridendo e lei mi segue, immaginando quell'uragano di donna che inforna ,sforna, frigge, cuoce e senza protezioni per le mani.
Io glielo dico sempre che lei è stata forgiata con il fuoco dell'inferno...
<<Hai ragione tesoro , allora vai c'è papà fuori che sta pulendo la macchina . Ha detto che ti accompagna lui>>annuisco e dopo averla salutato scappo fuori da papà che coccola la sua macchina come se fosse una neonata.
Io lo guardò male e lui ride. <<Dai nana, sali in auto che ti accompagno.>>
***
Mi trovo di fronte casa di nonna.
Papà mi ha detto che doveva andare a sbrigare delle commissioni, ma che sarebbero arrivati molto presto.
Busso e ad aprirmi è un'anziana  signora arzilla e pimpante con indosso un delizioso abitino floreale.
<<Julia>> mi abbraccia <<nonna>> ricambio il suo abbraccio.
<<cara, ma sei dimagrita?>> eccola... secondo i suoi ragionamenti io perderei peso ogni tre giorni.
<<no, nonna sono sempre dello stesso peso>>sbuffo facendo una giravolta per farla controllare che sia tutto apposto, ma lei mi guarda non troppo convinta.
<<sarà... comunque entra ho preparato la colazione>>
Di getto , senza volerlo,alzo gli occhi al cielo e lei se ne accorge.
<<signorina niente storie. Di corsa in cucina a mangiare.>> senza darmi il tempo di ribattere mi trascina in cucina.
<<Oddio nonna>> sono scioccata! ha preparato anche più del solito, ma a che ora si è svegliata? E soprattutto perché prepara tutte queste cose che sono da sola a mangiarle!
Ci sono 3 crostate, un cestino pieno di croissant e tanti altri piccoli dolcetti.
<<Dai amore siediti, ti porto il caffè >> sono ancora a bocca aperta e così mi trascino al tavolo, annuendo.
Mentre mangio la crostata cerco di carpire delle informazioni sugli invitati.
Spezzo un pezzo della pasta frolla e le chiedo <<Nonna, mamma mi ha detto che ci saranno degli ospiti oggi a pranzo?>> lei è indaffarata a impastare la pasta e non mi guarda, soprattutto perché non vuole vedere che nel mio stomaco non centra più nulla.
<<Ce ne sarà solo uno in più cara>> dice. Io che per farmi scendere un altro pezzetto di torta mi stavo versando del caffè lo faccio cadere chiedendole sbigottita <<C...come un solo ospite?>>
Non posso crederci ! Tanta confusione per un solo ospite in più?
<<Si tesoro, ma è un ospite importantissimo>>  Non è che sarà un suo nuovo fidanzato? Penso
<<e chi è?>> cerco di rimanere sul vago pulendo sull'isola.
<<Miller>> dice lei tutta entusiasta.
Azzardo, o la va  o la spacca <<nonna ma è un nuovo fidanzato?>> dico velocemente per paura che mi possa arrivare il mattarello sulla testa .
<<No,cara  >> ride invece, lei.<<Miller ha una cinquantina d'anni in meno di me>>  e lei come  lo conosce?
<<Nonna ma allora come fai a conoscerlo?>>le chiedo troppo curiosa.
<<È il primo figlio dei migliori amici dei tuoi genitori>> io non ricordo nessuno e poi perché mamma non me lo ha detto questa mattina? Acciglio le sopracciglia e le dico <<che strano, mamma questa mattina non mi ha nominato nessun Miller.>> <<si, loro non sanno nulla. Non vedono la famiglia da parecchio tempo e sicuramente non ricorderanno del piccolo Miller.>>
Sono confusa, ci sono molte domande che le vorrei fare, ma la nonna mi dice semplicemente che lo vedrò tra poco e io annuisco.
Quando finisco di fare colazione comincio a cucinare anche io, ma io preferisco la pasticceria e quindi al dolce ci penso io.
Non so questo ragazzo che gusti abbia, quindi decido di preparare un dolce che piace a tutta la nostra piccola famiglia: la sbriciolata con ricotta e gocce di cioccolata.
Persa nella preparazione non mi accorgo di quanto tempo io stia qui e alzando lo sguardo sull' orologio noto che sono passate già due ore.
Sentiamo bussare alla porta e nonna inizia a saltellare tutta felice
<<Tesoro, vai ad aprire tu. Ti prego!>> si liscia l'abito e io annuendo mi reco  alla porta, ma non capisco davvero tutto questo suo entusiasmo.
Adesso sono tanto curiosa di vedere questo famoso Miller.
Apro la porta e... oh, mio Dio!

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